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Introduzione al Diritto costituzionale
Il Presidente della Repubblica, nel sistema politico italiano, è il capo dello Stato italiano, rappresentante dell'unità nazionale. Il Presidente della Repubblica si configura come un potere «neutro», ovvero posto al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo o giudiziario). Svolge una funzione di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla Costituzione italiana, di cui è garante.
Prima parte
Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio di separazione dei poteri: il potere legislativo è attribuito al Parlamento, al governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura, indipendente dall'esecutivo e dal potere legislativo, esercita invece il potere giudiziario; il presidente della repubblica è la massima carica dello Stato e ne rappresenta l'unità.
Seconda parte
La legge fondamentale della Repubblica è la Costituzione, ossia il codice che indica i principi fondamentali, i diritti e i doveri dei cittadini e ne fissa l'ordinamento. Il potere legislativo statale spetta al Parlamento ai sensi dell'art. 70 della Costituzione, suddiviso in due camere: il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati.
parte prima
Per pubbliche amministrazioni si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, le Città metropolitane, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
parte seconda
Il Governo è a capo della Pubblica Amministrazione e risponde dell'operato di questa di fronte al Parlamento.
prima parte
I maggiori strumenti di tutela previsti dalla costituzione a garanzia dei diritto e libertà sono: riserva di legge, riserva di giurisdizione, tutela giurisdizionale, responsabilità del funzionario, sindacato di legittimità costituzionale.
seconda parte
La garanzia dei diritti costituzionali viene assicurata, a monte degli strumenti di protezione predisposti, entro il quadro della legalità ordinaria (principio di legalità), nei confronti dell’azione illegittima dei poteri pubblici (e delle autorità amministrative in particolare), dalla posizione di supremazia delle norme costituzionali nell’ordinamento (principio di costituzionalità).
parte prima
La magistatura è l'organo dello Stato che verifica se le norme giuridiche siano state violate e applica le sanzioni previste attraverso una decisione finale chiamata sentenza. La magistratura è composta da magistrati o giudici. La magistratura è chiamata ad amministare la giustizia in nome del popolo.
Seconda parte
Il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere l'azione disciplinare. I magistrati si distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni. Il pubblico ministero gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull'ordinamento giudiziario.
prima parte
Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico.
Seconda parte
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge [95 c.3], in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
In questa lezione si inizierà lo studio delle obbligazioni. In particolare si analizzeranno i requisiti del rapporto giuridico dal quale possa desumersi la nascita di un obbligazione, ciò spiegando l'importanza della relizzazione dell'interesse altrui e la necessaria bilateralità del rapporto stesso– quali elementi essenziali della fattispecie in esame. Proseguendo si analizzeranno, in particolare, i tipi di interesse che le diverse tipologie di obbligazioni previste dall'ordinamento mirano a comporre e cosa possa formare oggetto di obbligazione– inteso come il comportamento che l'obbligato è tenuto ad avere. L'oggetto della prestazione e, quindi, dell'obbligo verrà poi analizzato in base alle classificazioni emerse: nel dettaglio si spiegherà in cosa consiste l'obbligo di un fare, o di un non fare, l'obbligo di un dare e la necessaria patrimonialità della prestazione, comune a tutti i tipi di obbligazioni assunte.
In questa lezione si analizzano le vicende che interessano il rapporto obbligatorio. Anzitutto si illustreranno ed esamineranno i modi di estinzione dell'obbligazione, partendo dall'adempimento. Al riguardo si analizzeranno le disposizioni del codice civile che regolano il comportamento che il debitore è tenuto ad avere nell'adempiere alla prestazione oggetto dell'obbligo da lui assunto; nel dettaglio si spiegherà cosa si intende per diligenza e correttezza e, come questi criteri debbano essere valutati al fine di decretarne il rispetto da parte del debitore. Si analzizeranno altresì i requisiti dell'adempimento, quali l'esattezza e l'integralità, spiegando quando il creditore possa o non possa ritenere sufficiente un adempimento soltanto parziale. Al riguardo si avrà modo di spiegare l'istituto della datio in solutum che consente al debitore di eseguire una prestazione diversa da quella dovuta con il consenso espresso del creditore. In ultimo si analizzeranno le disposizioni del codice civile per quanto concerno il tempo e il luogo dell'adempimento.
In questa lezione si esamineranno i modi di estinzione del rapporto obbligatorio diversi dall'adempimento, distinguendo tra i modi satisfattori e i modi non satisfattori– a seconda che all'estinzione del rapporto si accompagni o non il contestuale soddisfacimento dell'interesse del creditore. Si avrà modo pertanto di spiegare l'istituto della compensazione e della confuzione, quali modi satisfattori di estinzione dell'obbligazione, e l'istituto della novazione, della remissione del debito e dell'impossibilità sopravvenuto, quali modi non satisfattori di estinzione dell'obbligazione. Gli istituti, nel dettaglio, verranno analizzati sulla base dei requisiti richiesti dalle norme dettate dal codice civile e delle teorie eleborate dalla dottrina e dalla giurisprudenza in ordine alla loro natura giuridica, la quale, si riflette sulla strutturazione del tipo di negozio giuridico utilizzabile e, di conseguenza, sui suoi effetti.
In questa lezione si analizzeranno le possibili modificazioni del rapporto obbligatorio, distinguendo tra i tipi di modificazione oggettiva-soggettiva, e le modifificazioni che riguardano il lato attivo e passivo del rapporto obbligatorio. Nel dettaglio, per quanto concerne le modificazioni soggettive attinenti al lato attivo del rapporto si analizzerà il contratto di cessione del credito e, segnatamente, la natura giuridica dello stesso, i requisiti richiesti dalle norme del codice civile e le diverse tipologie di cessione a cui è possibile ricorrersi. In particolare, poi, si spiegheranno quali sono gli effetti per quanto riguarda sia il rapporto tra cedente e cessionario sia il rapporto tra debitore ceduto e terzo cessionario. A completamento della lezione si analizzerà l'istituto della surrogazione per pagamento, che è il secondo modo attraverso il quale è possibile realizzare una modificazione soggettiva del lato attivo di un rapporto obbligatorio.
In questa lezione si analizzeranno le modificazioni soggettive del lato passivo. Anzitutto si partirà dall'istituto della delegazione spiegando che con questo stesso l'ordinamento giuridico permette di estinguere con un unico adempimento due distinti rapporti obbligatori, quale quello intercorrente tra delegante e delegato e, quello esistente tra delegante e delegatario. A tal riguardo si distinguerà tra delegatio promittendi, quando il delegato assume soltanto l'obbligazione del delegante, e delegatio solvendi, cioè quando il delegato estingue direttamente l'obbligazione del delegante. Ancora, si terrà conto dei diversi tipi di delegazione distinguendo tra quella titolata e astratta, al coperto e allo scoperto, liberatoria e cumulativa. La lezione prosegue poi con l'analisi dell'espromissione e l'accollo seguendo gli stessi criteri adottati per la spiegazione dell'isituto della delegazione, pertanto, si illustreranno quali sono i requisiti richiesti dalle norme del codice civile, quali sono le teorie elaborate dalla dottrina e giurisprudenza in ordine alla loro struttura dal punto di vista negoziale e quali sono gli effetti che ne derivano in termini di rapporti tra le parti.
La lezione è incentrata sul fenomento dell'inadempimento. Nel dettaglio si analizzeranno i requisiti richiesti dalle norme del codice civile al fine di poter decretare il mancato adempimento da parte del debitore della prestazione da lui dovuta e l'imputabilità dello stesso inadempimento ad un suo comportamento. A tal riguardo di spiegherà l'importanza della valutazione circa la diligenza utilizzata dal debitore, spiegando in quali casi e per quali motivi il debitore, quandanche inadempiente, non è tenuto al risarcimento del danno o, comunque, il creditore non può più pretendere l'adempimento. Tutto quanto spiegato sarà poi cordinato con le norme dettate in tema di colpa e dolo: si spiegherà quando la valutazione della colpevolezza e dell'intenzionalità possa condurre all'imputabilità dell'inadempimento al debitore, quando invece non rileva in ogni caso tale valutazione. Proseguendo la lezione continua sull'analisi del tipo di risarcimento dovuto al creditore distinguendo tra il danno causato da un illecito aquiliano (o extracontrattuale) e il danno come conseguenza diretta dell'inadempimento. La lezione si conclude con la spiegazione degli istituti a cui le parti di un rapporto obbligatorio possono ricorrere, al fine di evitare le conseguenze dell'inadempimento, quali la clausola penale e la caparra confirmatoria.
La lezione si incentra sull'analisi dei requisiti essenziali di un contratto, che sono fondamentali per la sua validità– quali la volontà delle parti, la causa, l'oggetto del contratto e la forma quando richiesta dalla legge a pena di nullità. Nel dettaglio si analizzano i tipi di accordi dai quali possa sorgere l'esistente di un contratto tra le parti che lo hanno raggiunto, spiegando in quali casi, e in quali invece non, rileva al tal fine la volontà –e quindi lo scopo– voluto dalle parti. Proseguendo si spiegherà in particoalre cosa si intende per causa del contratto, illustrando al riguardo le teorie elaborate dalla dottrina in ordine alla sua natura giuridica. Dalla causa del contratto si avrà modo di analizzare altresì la possibilità per i privati, ad espressione dell'autonomia negoziale, di concludere negozi cd. atipici e negozi cd. misti o collegati. A conclusione della lezione si spiegheranno quali sono i requisiti richiedi dalle norme del codice civile in ordine all'oggetto del contratto.
In questa lezione, continuando con gli argomenti spiegati nella precedente, si analizzerà l'ultimo requisito richiesto dalle norme del codice civile in ordine alla validità di un contratto e, segnatamente della forma– quando questa sia richiesta a pena di nullità. Si spiegherà qual è, in generale, la funzione a cui puo assurgere la forma di un negozio giuridico, quale quella di esteriorizzazione dell'atto umano, rendere possibile la pubblicità del negozio stesso, dirimere controversie. Al riguardo si terrà conto della distinzione tra la forma richiesta ad substantiam e quella richiesta ad probationem, spiegando gli effetti che derivano dall'uno e dall'altro tipo. Proseguendo si analizzeranno altresì gli elementi accidentali del contratto, quindi quelli che dalle norme del codice civile non risultano essere essenziali– in particolare per quanto concerne la condizione, il termine ed il modus.
La lezione è incentrata sullo studio delle ipotesi di invalidità del contratto quali la nullità e l'annullabilità. Anzitutto si partirà dalla definizione del concetto di nullità, illustrando quali sono le teorie elaborate dalla dottrina al riguardo– in particolare si distinguerà dall'ipotesi in cui il contratto nullo tolleri delle eccezioni per quanto riguarda la produzione di un qualche suo effetto e le ipoteci in cui, invece, non si ammette nessuna eccezione. Proseguendo si esporranno le diverse classificazioni della nulità eleborate da dottrina e giurisprudenza e si analizzeranno, poi, nello specifico le singole cause di nullità. In ultimo si analizzerà l'azione di nullità, nel dettaglio per quanto riguarda i soggetti che possono esperirla, se vi sono termini per il suo esercizio e se sia possibile sanare in qualche modo la nullità di un negozio giuridico.
Per quanto concerne l'annullabilità, allo stesso modo, si spiegherà anzitutto qual è il suo fondamento e la sua natura giuridica. Proseguendo si analizzeranno anche per tale vizio le singole ipotesi di annullabilità previste dalle norme del codice civile e, in conclusione, si illustreranno i modi attraverso i quali è possibile rimediare all'annullabilità di un contratto.
In questa lezione, per proseguire poi nella successiva, si analizzeranno le vicende che interessano il contratto. Nel dettaglio si spiegheranno gli istituti della risoluzione, della rescissione e della cessione. Partendo dalla rescissione si illustreranno i requisiti richiesti dalle norme del codice civile affinchè il contratto possa essere rescisso, distinguendo tra l'ipotesi di rescissione perchè si è contratti in stato di pericolo e, l'ipotesi, invece, in cui si è contratti in stato di bisogno. Proseguendo si esaminerà l'azione di rescissione in termini di soggetti che possano esercitarla, tempi richiesti, e possibilità di rimediare allo squilibrio contrattuale verificatosi. A seguire si analizzerà l'istituto della risoluzione del contratto, in particolare, per quanto concerne quella per inadempimento. Al riguardo si avrà modo di illustrare quali sono i rimedi esperibili dalle parti al fine di evitare l'esercizio dell'azione di risoluzione, la quale, richiede certamente tempi notamente lunghi. In particolare si inizierà a trattare, per poi proseguire nella successiva lezione, delle ipotesi di risoluzione di diritto.
La lezione continua sulla trattazione delle vicende del contratto, affrontata nella lezione precedente. Nel dettaglio si esaminano le altre due ipotesi di risoluzione di diritto quali il termine essenziale e la clausola risolutiva espressa. Al riguardo si avrà modo di illustrare quali sono i requisiti richiesti quali, invece, gli effetti dell'uno e dell'altro. Proseguendo la lezione sarà incentrata sugli altri due tipi di risoluzione e, cioè, quella per impossibilità sopravvenuta della prestazione ed eccessiva onerosità della stessa. In conclusione al tema trattato si analizzerà l'istituto della cessione del contratto, spiegando la sua natura giuridica –in base alle teorie elaborate in dottrina– e di conseguenza, la struttura richiesta per il negozio; quali sono gli effetti, in particolare, per quanto concerne i rapporti tra ceduto e cedente, ceduto e cessionario e tra cedente e cessionario.
In questa lezione si esaminerà l'istituto della rappresentanza. L'analisi verte anzitutto sulla distinzione tra rappresentanza diretta e indiretta, spiegando quali sono gli effetti prodotti nell'uno e nell'altro caso, quali sono i poteri riconosciuti al rappresentante e quali sono le fonti. Ulteeriore distinzione che sarà affrontata nel prosieguo della lezione è quella tra rappresentanza legale e volontaria. Per quella legale si rinvia alle lezioni precedenti sulle autorizzazioni necessarie, al fine di compiere negozi giuridici, nei casi in cui il rappresentato sia un incapace; pertanto, in particolare, l'esame verterà sul tipo di rappresentanza volontaria con espresso riferimento alla procura. Si analizzeranno i requisiti richiesti dal codice civile affinchè questa possa essere valida, quando non è possibile conferirla, quali tipologie si distinguono. In ultimo si esamineranno i vizi che possono inficiare il negozio di rappresentanza e l'ipotesi di conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato.
In questa lezione si esaminerà il contratto di compravendita. Uno dei contratti più ricorrenti nell'attività negoziale di diritto privato dei singoli. Anzitutto si partirà dall'analisi della sua natura giuridica, dei requisiti richiesti per esso dalle norme, e sulle caratteristiche del negozio che si riflettono sui relativi suoi effetti. Proseguendo si distinguerà tra i diversi tipi di vendita quali a) la vendita di cosa generica, b) la vendita alternativa, c) la vendita di cosa futura e d) la vendita di cosa altrui. Si analizzeranno poi, nel dettaglio, le obbligazioni gravanti in capo al venditore con riferimento alla particolare garanzia per evizione e garanzia per i vizi; in cocnlusione si esamineranno gli obblighi invece gravanti in capo al compratore.
In questa lezione si analizzeranno gli altri contratti di tipo traslativo, diversi dalla vendita, quali a) il riporto, b) la permuta e c)la somministrazione.
Per tutte e tre le tipologie contrattuali si esamineranno anzitutto i requisiti richiesti dalle norme del codice civile per quanto concerne, in particolare, la forma, i soggetti, l'oggetto e gli effetti. Ogni singolo contratto sarà spiegato dal punto di vista dei suoi elementi essenziali, così da fornire le competenze necessarie al fine di poter comprenderli e capire come essi vengano utilizzati nell'attività contrattuale dei privati.
In questa lezione si esamineranno i contratti di godimento e i contratti di prestito.
Per i contratti di godimento, in particolare, si studieranno a) la locazione e b) l'affitto.
Per i contratti di prestito, in particolare, si studieranno a) il comodato e b) il mutuo.
Per ogni tipologia contrattuale esaminata si spiegheranno i requisiti richiesti dal codice civile per quanto riguarda la loro struttura, la capcità dei soggetti, l'oggetto delle prestazioni. L'analisii sarà arricchita dagli orientamenti giurisprudenziali circa la loro natura giuridica e le possibili fattispecie atipiche che potrebbero configurarsi.
In questa lazione si tratteranno i contratti per la prestazione di servizi, in particolare del contratto di appalto e del contratto di mandato.
Le due tipologie contrattuali saranno esaminate in relazione alle norme previste dal codice civile per quanto riguarda i loro requisiti, i soggetti che possono stipularli, l'oggetto della prestazione e i relativi effetti.
In particolare per quanto riguarda l'appalto si esamineranno gli obblighi e i diritti in capo all'appaltatore e il committente; cosa comportano le modifiche apportare al progetto inizialmente pattuito, distinguendo tra quelle necessarie, non necessarie volute dall'appaltatore e non necessarie volute dal committente. L'analisi conclude con i tipi di responsabilità previsti in capo all'uno e l'altra parte del rapporto,
In particolare per il mandato, essendo esso convenuto finalizzato al compimento di attività giuridica per conto di un soggetto, si studieranno gli atti che possono essere compiuti dal mandatario e quali sono gli effetti che si producono nella sfera giuridica del mandante.
In questa lezione si esamineranno i contratti aleatori e i contratti di garanzia.
Partendo dai contratti aleatori si spiegheranno anzitutto i requisiti in base ai quali un contratto può definirsi tale. In particolare analizzando il concetto di alea la cui definizione non è stata fornita dal legislatore; si esporranno pertanto le teorie elaborate dalla dottrina sul tema. Proseguendo, si distinguerà tra i contratti che sono aleatori per legge e quelli che invece sono tali per volontà delle parti. Al riguardo si concluderà con lo studio del contratto di assicurazione.
Passando all'esame dei contratti di garanzia si esaminerà a) la fideiussione e b) l'anticresi. Entrambi saranno esaminati in base ai criteri stabiliti dal codice civile per quanto concerne i requisiti, i soggetti, l'oggetto e i relativi effetti. L'esame è arricchito dall'esposizione delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali.
In questa lezione si esamineranno i contratti nelle liti. In particolare a) la transazione, b)la cessione dei beni ai creditori, c) il compromesso e d) il sequestro convenzionale. La lezione sarà inizialmente incentrata sulla disamina dei caratteri generali del contratto stipulabile al fine di risolvere una controversia. L'esame verterà sulla causa del contratto che è determinante ai fini della configurazione di siffatto tipo contrattuale se la risoluzione della controversia è elemento essenziale del contratto. Al riguardo si esporranno le teorie dottrinali e giurisprudenziali prevalenti elaborate sul tema. Le suddette tipologie contrattuali, nel dettaglio, verranno esaminate in base alle norme previste dal codice civile– talvolta anche del codice di procedura civile– per quanto concerne i requisiti, i soggetti, l'oggetto e i relativi effettivi. I contratti nelle liti non costituendo una categoria unitaria e circoscritta, richiederanno altresì l'esposizione, durante il corso della lezione, degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in ordine alle singole caratteristiche previste per essi.
In questa lezione si esamineranno i contratti che hanno un contenuto socialmente tipico, i quali, hanno avuto origine e diffusione negli ordinamenti giuridici di stampo anglosassone. In particolare si esamineranno tre figure contrattuali particolarmente diffue nell'ambito dell'attività negoziale dei privati (anche del pubblico).
In particolare si studieranno a) il contratto di leasing, b) il contratto di factoring, c) di brokeraggio e d) di sponsorizzazione. Essendo contratti atipici si ricostruiranno le prevalenti tesi dottrinali e giurisprudenziali in ordine ai loro requisiti, carattere essenziali e capacità dei soggetti stipulanti. L'analisi è arricchita dall'individuazione degli schemi contrattuali tipici che ad essi sono assimilabili, fornendo le competenze necessarie al fine di individuarne la disciplina applicabile
L'integrazione europea è il processo di integrazione industriale, politico, legale, economico (e in alcuni casi anche sociale e culturale) di tutti o alcuni ...
I trattati dell'Unione europea sono l'insieme di trattati internazionali, stipulati tra gli Stati membri, che pongono le basi dell'ordinamento giuridico ...
Le fonti del diritto e i principi generali
Il principio di sussidiarietà e il principio di proporzionalità
Le fonti del diritto dell'Unione Europea
L'interpretazione delle norme e i principi generali del diritto
Il diritto derivato vincolante: i regolamenti e le direttive
Il diritto derivato non vincolante: le raccomandazioni e i pareri
Differenza tra diretta applicazione ed effetti diretti
Le direttive e gli effetti diretti
Principi alla base delle competenze del diritto dell'Unione Europea
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: il Consiglio europeo
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: il Consiglio
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: il Coreper
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: la Commissione europea
La struttura istituzionale dell'Unione Europeo: l'Alto rappresentante per gli affari esteri
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: il Parlamento Europeo
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: la Corte di giustizia
La struttura giurisdizionale dell'Unione Europea
La Costituzione Italiana all'articolo 32 sancisce il diritto alla salute come diritto fondamentale e inderogabile. In materia di sicurezza sul lavoro, il Testo Unico n. 81/2008 rappresenta la legge quadro di riferimento, delineando i principi e le responsabilità per la tutela dei lavoratori.
Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. n. 81/2008) rappresenta la legge quadro in materia di sicurezza e salute dei lavoratori in Italia. Si tratta di un corposo documento composto da 306 articoli e 51 allegati, che disciplina organicamente tutti gli aspetti della prevenzione nei luoghi di lavoro.
I compiti di vigilanza e controllo in materia di sicurezza sul lavoro sono affidati a diversi enti, tra cui:
La lezione ha ad oggetto l'analisi degli avvenimenti immediatamente successivi all'instaurazione del Regno d'Italia (1861), con particolare riferimento all'annosa questione del consolidamento dell'unità nazionale. Dopo aver riunificato il Regno, infatti, si pose la questione di «fare gli italiani» e ciò, anche a causa della prematura scomparsa di Camillo Benso Conte di Cavour, risultò alquanto difficoltoso, stante l'arretratezza del sistema economico e la lacunosità di quello amministrativo. La prima Costituzione del Regno fu lo Statuto albertino, a dimostrazione di un processo di unificazione da taluno definito di “piemontesizzazione”.
La lezione è incentrata sull'analisi delle principali vicende storico-politiche che connotarono l'epoca della c.d. Destra storica, espressione parlamentare di un determinato gruppo politico-sociale che guidò saldamente il Regno d'Italia dal 1861 al 1876. Particolarmente rilevanti furono l'annessione del Veneto a seguito della terza guerra d'indipendenza e quella di Roma dopo la breccia di Porta Pia (1870). La Destra storica si caratterizzò per l'introduzione di un elevata tassazione e per la ricerca di una completa attuazione della laicità dello Stato, perseguita anche mediante la c.d. eversione dell'asse ecclesiastico.
Incentrata sulla disamina delle principali vicende politico-economico-sociali che caratterizzarono il periodo della c.d. Sinistra storica, la lezione si dipana attraverso l'analisi di importanti innovazioni giuridico-sociali (la legge Coppino e la legge Zanardelli,oltre alle estese codificazioni di epoca crispina) sino a lambire la problematica gestione dei moti di piazza che incendiarono la fine del XIX secolo, anticipando i tragici avvenimenti che condurranno la “vecchia” Europa al primo conflitto mondiale.
La lezione analizza la c.d. età giolittiana, estesa grosso modo dal 1901 al 1914. Abile statista, “maestro” del trasformismo parlamentare, Giolitti seppe parlamentarizzare la protesta socialista e nazionalizzare le infrastrutture ferroviarie e le assicurazioni. Tuttavia, anche per i suoi rapporti con i grandi latifondisti, Giolitti non riuscì a far approvare la tanto agognata riforma agraria. In ambito internazionale, i Governi guidati dal Giolitti proseguirono le politiche coloniali avviate dai loro predecessori.
Obiettivo precipuo della lezione è quello di analizzare le principali vicende politico-sociali che indussero l'Italia a scendere nel primo conflitto armato mondiale, nonostante l'esteso fronte neutralista. La sopraggiunta dichiarazione di guerra dimostrò la debolezza intrinseca dello Statuto albertino (che consentiva al sovrano di prendere importanti decisioni scavalcando il Parlamento) e la profonda spaccatura presente nel tessuto sociale italiano, mai come allora dilaniato tra interventisti e neutralisti. La dichiarazione di guerra segnerà anche il tramonto dell'età giolittiana.
La lezione è incentrata sull'analisi delle vicende che connotarono il primo conflitto mondiale a seguito della fuoriuscita della Russia a causa della rivoluzione dell'ottobre del 1917. L'esercito italiano, inizialmente travolto a Caporetto, si riorganizzò sotto la guida del generale Armando Diaz e vinse un'importante battaglia a Vittorio Veneto. Da lì a poco, si giunse all'armistizio di Villa Giusti: l'Italia uscì vittoriosa dal primo conflitto mondiale e ottenne l'annessione del Trentino e dei territori oggi ricompresi nel Friuli-Venezia Giulia. La situazione economico-social-politica era tuttavia drammatica e pronta ad esplodere.
Lezione dedicata ai fattori che favorirono l'avvento del fascismo, con particolare attenzione al rapporto che il "movimento" fascista ebbe con le classi dominanti del Paese, della monarchia e della classe dirigente italiana
Lezione dedicata al dibattito storiografica circa la qualificazione del fascismo come autoritarismo;
Indagine del rapporto tra fascismo e Chiesa Cattolica;
Leggi fascistissime
Lezione dedicata all'antifascismo, con particolare attenzione ai partiti politici italiani che si organizzarono nella lotta contro il regime; focus sulle dinamiche della Resistenza italiana
Lezione dedicata agli esiti del referendum istituzionale del 1946, con particolare attenzione alle scelte della classe dirigente italiana in merito; esiti della Costituente; esclusione delle sinistre dal governo De Gasperi (1947)
Lezione dedicata alle scelte della Democrazia Cristiana all'indomani della vittoria del 1948, con particolare riferimento alle modalità con cui vennero affrontate la "vicenda comunista" e la "questione dell'estrema destra"
Lezione dedicata alle riforme approvate durante la fase del centrismo; attenzione particolare al tentativo (fallito) di approvazione della legge "Truffa" del 1953
Lezione dedicata al periodo di "costituzionalizzazione" dello Stato italiano; panoramica generale circa le più importanti riforme approvate
Lezione dedicata alla prima esperienza di centro-sinistra della Repubblica, attraverso l'analisi del graduale avvicinamento tra DC e PSI fino alla formazione del governo "di centro sinistra organico"
Lezione dedicata alla strategia della tensione italiana ed alla risposta immaginata da DC e PCI per la salvaguardia democratica del Paese (c.d. compromesso storico)
Lezione dedicata all'ascesa del Partito Comunista Italiano degli anni '70, al compromesso storico tra DC e PCI, alla rottura del patto tra i due partiti a seguito del "caso Moro"
La lezione è dedicata all'analisi delle principali vicende storico-politiche che hanno connotato un periodo cruciale nella storia della Repubblica, gli anni '80. Dalla strage di Bologna all'attentato a Papa Giovanni Paolo II, dall'ascesa di Bettino Craxi e del PSI alla caduta del muro di Berlino. Nel 1984 muore Enrico Berlinguer e il Partito comunista, nei cui confronti ancora operava la conventio ad excludendum per il Governo nazionale, si ritrova privato del suo leader politico.
La lezione ha ad oggetto le principali vicende storico-politiche che connotarono gli anni '90, decennio particolarmente rilevante e critico per le sorti della Repubblica. Non solo per le stragi mafiose a danno dei giudici Falcone e Borsellino, ma anche per le conseguenze politico-sociali dischiuse dall'inchiesta Manipulite, con lo scioglimento della DC e del PSI e la formazione di Forza Italia. Da ultimo, poi, con la Bicamerale si tenterà un'ampia modifica della Costituzione, fallita a causa di sopraggiunte divisioni in seno alle forze politiche.
La lezione è incentrata sui principali avvenimenti che hanno caratterizzato gli anni 2000, a partire dalla vittoria del centrodestra alle elezioni politiche del 2001. Dal 2008 si affaccia lo spettro della recessione economica e della crisi finanziaria globale, il quale, come si vedrà nella prossima lezione, avrà importanti effetti sulla stessa stabilità politica italiana. Nel 2007 nascono il PD e il Popolo delle Libertà.
Dal 2010 ad oggi, diverse sono state le vicende che hanno segnato la storia d'Italia: dalla crisi economico-finanziaria che ha condotto alle dimissioni del Governo Berlusconi ed alla nomina del prof. Mario Monti a Presidente del Consiglio dei ministri, all'ascesa di Matteo Renzi; dalla formazione del c.d. Governo Conte I (Lega-M5S) alla formazione del c.d. Governo Conte II (M5S-PD), per arrivare alla nomina ed alle dimissioni del Governo Draghi ed alla vittoria elettorale della coalizione di centrodestra il 25 settembre 2022. Sono questi gli avvenimenti al centro di questa ultima lezione di Storia d'Italia.
La lezione affronta la complessa tematica del sistema delle fonti del diritto parlamentare, branca dell'ordinamento giuridico in cui più intensa è la capacità derogatoria delle prassi e dei precedenti. In particolare, oggetto di analisi saranno le previsioni costituzionali in materia parlamentare e i Regolamenti di Camera e Senato.
La lezione è incentrata sull'analisi, anche in chiave storica, della fonte precipua del diritto parlamentare: i Regolamenti. In particolare, oggetto d'analisi sono le principali differenze intercorrenti tra i due Regolamenti di Camera e Senato e la traduzione da essi offerta ai principi sanciti nella Carta repubblicana.
La lezione è incentrata sull'analisi dei gruppi parlamentare quali soggetti necessari della rappresentanza politica sul piano costituzionale. In particolare, oggetto di appronfondimento sono la loro natura giuridica, i requisiti per la loro costituzione nelle Camere e la loro rilevanza per i lavori interni delle Camere. Si approfondisce la divergente disciplina dei gruppi nei due Regolamenti delle Camere.
La lezione affronta la complessa disamina del sistema delle commissioni parlamentari, a partire dalla possibile istituzione di commissioni bicamerali per giungere all'esame di quelle permanenti specializzate per materia. Sono queste, infatti, a razionalizzare i lavori delle Camere e, per tal motivo, devono formarsi sulla base della regola della proporzionalità rispetto ai gruppi che albergano nel Plenum.
La lezione affronta il tema delle giunte parlamentari, organo centrale per l'espletamento di alcune rilevanti funzioni all'interno delle Camere. Le giunte parlamentari elaborano proposte di provvedimenti che dovranno poi tuttavia essere approvati dall'Assembelea. Sono formate sulla base della regola della proporzionalità, pur se mitigata con il criterio della rappresentatività
La lezione analizza la figura ed i poteri del preisdente d'Assemblea, organo centrale e decisivo per il buon andamento dei lavori parlamentari. Il presidente presiedi infatti organi rilevantissimi nello svolgimento dei lavori delle Camere e, soprattutto nella Camera dei deputati, è depositario di importanti poteri in materia di approvazione - e non solo proposta - del programma e dal calendario dei lavori.
Al centro della lezione odierna è la Conferenza dei Presidenti dei gruppi parlamentari, organo che, anche a causa dell'assenza di pubblicità con cui si svolgono i suoi lavori, ha conosciuto una costante espansione del proprio ambito operativo nelle procedure parlamentari. Si tratta di un organo decisivo per la definizione del programma e del calendario dei lavori.
La lezione è incentrata sulla ricostruzione e l'analisi critica dell'organo Ufficio di presidenza, svolgente rilevanti funzioni soprattutto all'interno della Camera dei deputati, sol che si pensi all'autorizzazione alla costituzione di gruppi in deroga al prescritto requisito numerico da esso rilasciata. La sua composizione rispecchia la proporzione tra i gruppi parlamentari, cercando al contempo di soddisfare l'esigenza di rappresentatività di tutti i gruppi.
La lezione principia l'analisi della parte c.d. dinamica del diritto parlamentare, una volta conclusa la disamina di quella c.d. statica (organi e loro composizione). In particolare, oggetto di analisi è la disciplina delle sedute e delle discussioni, nel cui alveo non mancherà un approfondimento sul numero legale e sui quorum richiesti per le deliberazioni parlamentari, oltre che sulle modalità di espressione del voto.
Lezione dedicata alla fase iniziale del procedimento legislativo ordinario.
Dopo una panoramica sui soggetti dell'iniziativa parlamentare, con particolare attenzione al governo, la lezione si dedica al giudizio di ammissibilità di ogni progetto di legge.
La lezione è dedicata alla seconda e alla terza fase del procedimento legislativo ordinario. Dapprima attraverso l'analisi della fase costitutiva e, successivamente, alla fase integrativa dell'efficacia (promulgazione, pubblicazione, entrata in vigore).
La lezione è dedicata all'analisi dettagliata delle commissioni riunite in sede referente, legislativa-deliberante, redigente. In conclusione, vi sono brevi accenni anche alla commissione in sede consultiva.
Lezione dedicata alla tecnica degli emendamenti.
Focus sulle tipologie e sull'ordine di discussione e votazione degli emendamenti (soppressivi, sostitutivi, modificativi, aggiuntivi etc.), approfondimento circa i vizi di ammissibilità degli emendamenti
La lezione affronta il tema decisivo della manovra di bilancio, centro gravitazionale dell'attività parlamentare contemporanea eterodiretta dalle previsioni normative europee e dalla legislazione in materia di compatibilità pubblica. La legge di bilancio rappresenta, per certi aspetti, la legge più politica approvata dei Parlamenti, dacché essa programma gli investimenti e prefigura le entrate dell'anno finanziario.
Il modulo si propone di trattare la definzione dell'imprenditore ex art. 2082 c.c. Il modulo si apre con tale definzione e prosegue con la distinzione della nozione economica e giuridica della figura dellimprenditore.
Verranno trattati i requsiti giuridici richiesti dalla norma affinchè l'imprenditore possa essere qualificato come tale.
Un breve focus sarà posto anche sullo scopo di lucro e si vedrà anche la distinzione tra lucro oggettivo e lucro soggettivo.
Nel modulo, sarà trattata anche l'attività illecita e come tale attività incide sulla qualifica dell'imprenditore.
Infine, vedremo come l'esercizio delle professioni intelelttuali possa configurarsi come attività di impresa.
Nel presente modulo tratteremo le diverse tipologie di imprenditori, qualificati in base a specifici criteri di distinzione dettati dalle singole norme.
Nello specifico vedremo l'imprenditore commerciale, l'imprenditore civile e l'imprenditore agricolo.
In merito a quest'ultimo, analizzeremo l'art. 2135 c.c., le attività essenziali e le attività per connessione.
In questo modulo andremo a trattare la figura del piccolo imprenditore, qualificato come tale in base al criterio dimensionale dell'impresa.
Nello specifico, vedremo la definizione di piccolo imprenditore data dal codice civile e dalla legge fallimentare.
Durante la lezione, vedremo anche le caratteristiche dell'impresa artigiana così come definita dalla legge nr. 860/1956 e abrogata dalla legge nr. 443 del 08/08/1985 (legge quadro sull'artigianato).
Infine, concluderemo il modulo con la presentazione dell'impresa familiare e della tutela offerta dal legislatore.
Nel presente modulo sarà trattata la distinzione tra impresa individuale e impresa collettiva,
Vedremo come per l'impresa individuale l'attività di impresa è svolta da una sola persona fisica, mentre per l'impresa collettiva sarà svolta da più persone fisiche o giuridiche.
Per entrambe le tipologie di imprese vedremo i vantaggi e gli svantaggi che li caratterizzano.
Analizzeremo anche l'impresa pubblica e il fenomeno della privatizzazione, nonchè l'attività svolta dalle associazioni e dalle fondazioni.
Concluderemo il modulo con la figura dell'impresa sociale.
Nel presente modulo vedremo come si acquista la qualità di imprenditore e i criteri di imputazione degli atti negoziali, quali la spendita del nome.
Vedremo il fenomeno dell'imprenditore occulto, dell'inzio dell'impresa e della sua fine.
Nel presente modulo tratteremo lo statuto dell'imprendiotre commerciale e la differenza rispetto allo statuto speciale dell'imprenditore commerciale.
Vedremo che cos'è la pubblicità legale e di come è variata la disciplina nel corso degli anni, fino ad arrivare alla nascita del registro delle imprese.
In merito a quest'ultimo, vedremo come è organizzato, le sezioni che lo compongono, il procedimento di iscrizione e gli effetti dell'iscrizione.
Andremo ad analizzare anche le scritture contabili, così come il perché della loro importanza. Inoltre, vedremo perché in alcune società di capitali e società cooperative i dati contabili devono essere resi pubblici.
Affronteremo, infine, l'istituto della rappresentanza commerciale e le figure interne ed esterne che possono agire in rappresentanza dell'imprenditore.
Nel presente modulo tratteremo l'azienda, così come viene definita dal codice civile.
Vedremo la differenza tra avviamento oggettivo e soggettivo, gli elementi costitutivi e il contrasto tra concezione atomistica e unitaria dell'impresa.
Capiremo come l'azienda possa essere oggetto di atti di disposizoone come vendita, conferimento in società, donazione, usufrutto e affitto.
Nella seconda parte del modulo, oggetto di trattazione saranno i cosnorzi fra imprenditori.
Affronteremo i tratti caratteristici stabiliti dall'art 2063 c.c e la distinzione fra consorzi con attività interna e consorzi con attività esterna.
Ci soffermeremo sulle società consortili e sullo scopo da queste perseguite.
Analizzeremo il GEIE e di come questo sia disciplinato a livello comunitario e nazionale, nonché la sua struttura e i requisiti necessari per il suo funzionamento.
Alla fine tratteremo le associazioni temporanee di imprese (joint ventures) e come si comportano quando devono partecipare agli appalti pubblici.
Nel presente modulo tratteremo i segni distintivi che l'imprenditore può utilizzare come ad es. la ditta, il marchio e l'insegna.
Per ognuno di questi segni vedremo quali sono i requisiti per la loro validità.
Nella seconda parte vedremo le opere dell'ingegno, quali le creazioni intellettuali, il diritto d'autore, le invenzioni industriali, il brevetto e i modelli industriali.
Come i segni distintivi, anche le opere dell'ingegno presentano delle caratteristiche di validità.
Nel presente modulo tratteremo la disciplina della concorrenza e di come determinati fattori portano il mercato in una situazione di concorrenza, oligopolio e monopolio.
Vedremo i fenomeni rilevanti per la disciplina antomonopolistica come le instese restrittive della concorrenza, gli abusi della posizione dominante e le concentrazioni.
Analizzeremo i divieti legali e le limitazioni della concorrenza.
Affronteremo la concorrenza sleale e le fattispicie tipiche come gli atti di confusione, denigrazione e altre situazioni. Vedremo quali sono le sanzioni previste per questi comportamenti.
Concluderemo il modulo con le pratiche commerciali scorrette e il fenomeno della pubblicità ingannevole e comparativa.
Nel presente modulo andremo a trattare le società, partendo dalla distinzione in due macro categorie: società di persone e società di capitali per poi vedere gli 8 modelli di organizzazione che derivano dalle 2 catgorie.
Vedremo come per la costituzione di una società sia necessario un contratto do società.
Andremo a vedere i vari tipi di conferimenti e come questi contribuiscono a dotare la società del capitale di rischio iniziale, nonchè l'oggetto sociale.
Affronteremo la società tra professionisti e le sue caratteristiche.
Oggetto di studio saranno anche lo scopo della società che, in base al risultato da raggiungere, si distingue in scopo lucrativo, mutualistico e consortile.
Poi cercheremo di capire la differenza tra il binomio società - associazioni e società - comunione, fino ad arrivare alle differenze inerenti ai diversi tipi di società, che dipendono principalmente dalla personalità giuridica e dall'autonomia patrimoniale.
Nel presente modulo andremo a trattare le società di persone che si distinguono in società semplice, società in nome collettivo e la società in accomandita semplice.
Vedremo la costituzione delle società di persone e i fenomeni che portano alla nascita di una società di fatto, di una società occulta o di una società apparente.
Analizzeremo come avvengono i conferimenti e le partecipazioni agli utili e alle perdite da parte dei soci.
In merito a questi ultimi vedremo come si comportano nei confronti delle obbligazioni sociali e come avviene l'amministrazione della società.
Affronteremo le modificazioni dell'atto costitutivo, lo scioglimento della società, la sua liquidazione e l'estinzione.
Nella seconda parte del modulo tratteremo la società in accomandita semplice, la sua costituzione e amministrazione.
Vedremo le due categorie di soci che caratterizzano questo tipo di società: soci accomandanti e soci accomandatari.
Vedremo il trasferimento e lo scioglimento della società, nonché il configurarsi di una sas irregolare quando mancano determinati presupposti.
Nel presente modulo andremo ad affrontare le società per azioni e le sue caratteristiche, passando per l'evoluzione della disciplina.
Vedremo le varie riforme, ad es. quella del 1974, 1988 e 2003.
Vedremo il procedimento di costituzione passando per la redazione dell'atto costitutivo, quale atto pubblico indispensabile e l'iscrizione nel registro delle imprese.
Analizzeremo le situazioni che presentano dei vizi e anomalie e che possono portare alla nullità del contratto.
Nel presente modulo tratteremo la società per azioni unipersonale e la novità introdotta nel 2003 per quanto riguarda i patrimoni destinati, considerati un modo alternativo di finanziamento.
Vedremo la specifica discplina in tema di conferimenti e capitale sociale.
Infine, ci soffermeremo sulla valutazione, quale procedimento specifico per i conferimenti diversi dal denaro.
Nel presente modulo andremo a trattare le azioni e i caratteri tipizzanti, nonché le partecipazioni azionarie e i diritti degli azionisti.
Vedremo le categorie speciali di azioni e la circolazione delle azioni, ma allo stesso tempo i vincoli e i limiti alla circolazione delle azioni.
Per ultimo affronteremo le partecipazioni reciproche e le singole fattispecie.
Nel presente modulo tratteremo la disciplina delle partecipazioni rilevanti e tutti i comportamenti che deve osservare chiunque intenda acquistare una partecipazione di controllo in una società con azioni quotate.
Vedremo che cosa sono le offerte pubbliche di acquisto (OPA) e tutte le sue particolarità.
Infine tratteremo le società controllate e la disciplina dei gruppi.
Nel presente modulo andremo a trattare uno degli organi che caratterizzano la S.p.A: L'assemblea dei soci.
Vedremo l'assemblea ordinaria e l'assemblea straordinaria, il procedimento e la sua costituzione.
Inoltre, affronteremo la validità delle deliberazioni assembleari e come sono distribuiti i poteri all'interno dell'assemblea e che vengono espressi attraverso il diritto di voto.
Oggetto di approfondimento sarà anche la rappresentanza in assemblea esercitata personalmente dai soci oppure a mezzo di rappresentanze.
Vedremo che cosa sono i sindacati di voto e le invalidità delle deliberazioni.
Nel presente modulo tratteremo la figura degli amministratori di una S.p.A, come avviene la loro nomina e quali sono le cause che portano alla cessazione dell'incarico, nonché i compensi spettanti e divieti connessi all'esercizio della loro funzione.
Poi, vedremo il consiglio di amministrazione, come si compone e a quale altro organo può delegare le proprie attribuzioni.
Affronteremo le responsbailità delle varie fingure, come ad es. quella degli amministratori verso la società, verso i creditori sociali e i singoli soci.
In questo modulo tratteremo l'organo di controllo interno delle società per azioni: il collegio sindacale.
Vedremo come tra le sue funzioni rientra il controllo sull'amministrazione.
Inoltre, ci soffermeremo sul suo funzionamento e la responsbailità dei sindaci.
Nella seconda parte, vedremo il controllo contabile e di come questo si differenzi a seconda che si tratti di società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio e società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio.
Vedremo, inoltre, i sistemi alternativi di controllo in base al sistema che le società hanno deciso di adottare, ovvero monistico, dualistico oppure tradizionale.
Infine, vedremo la Consob e i suoi tratti caratterizzanti.
Nel presente modulo tratteremo il bilancio, quale documento contabile da redigere alla fine di ciascun esercizio.
Vedremo come si struttura e che cosa sono i criteri di valutazione, nonché il procedimento utile alla sua formazione fino ad arrivare agli utili, dividendi e riserve.
Infine, affronteremo brevemente il bilancio consolidato di gruppi.
Nel presente modulo tratteremo le modificazioni dello statuto, del capitale sociale dovuto ad aumenti o riduzioni.
Vedremo che cos'è il diritto di opzione e quando può essere esercitato.
Nel presente modulo ci soffermeremo sulle società a responsabilità limitata.
Nello specifico vedremo i conferimenti e le forme di finanziamento, così come il capitale che è diviso secondo un criterio personale (quote sociali).
Oggetto di trattazione saranno anche il trasferimento delle quote e gli organi sociali che compongono la srl e come viene svolta l'amministrazione di questo tipo di società.
Nella seconda parte vedremo la disciplina della S.a.p.a e le sue cartteristiche.
Nel presente modulo affronteremo il tema delle obbligazioni nella prima parte e i limiti alle loro emissioni, passando per il procedimento.
Ci soffermeremo brevemente sulla disciplina dettata per le obbligazioni convertibili in azioni, nonché sull'organizzazione del gruppo articolata in due organi: l’assemblea ed il rappresentante comune.
Nella seconda parte tratteremo lo scioglimento della società per azioni e le cause che determinano questo stato.
Vedremo poi il procedimento di liquidazione e la nomina dei liquidatori.
Nel presente modulo andremo a trattare le società cooperative, come vengono costituite e cosa prevede la riforma del 2003.
Ci soffermeremo sullo scopo mututalistico perseguito dalle società cooperative e sulle cooperative a mutualità prevalente, nonché sul carattere strutturale delle stesse.
Vedremo la disciplina dei conferimenti e la partecipazione sociale, gli organi sociali e il sistema di controllo, affidato a diversi soggetti.
Oggetto di studio sarà anche la variazione della compagine societaria e del capitale sociale.
Infine, concluderemo la lezione con le organizzazioni di gruppo e lo scioglimento della società.
Nel presente modulo affronteremo l'istituto della trasformazione e la sua distinzione in trasformazione omogenea ed eterogenea e il relativo procedimento.
Vedremo la responsabilità dei soci in merito alla trasformazione.
Poi affronteremo l'istituto delle fusioni e il progetto di fusione, quale fase "preparatoria" dell'intero iter. Poi vedremo il secondo step: la delibera di fusione e l'atto di fusione, quale passaggio finale per il completamento del procedimento.
Infine, tratteremo l'istituto della scissione e il relativo procedimento.
Nel modulo sarà trattato il contratto del mandato e la distinzione in mandato con e senza rappresentanza.
Saranno affrontate le obbligazioni in capo al mandatario e al mandante e le cause di estinzione del contratto di mandato.
Vedremo due sottotipi di mandato senza rappresentanza: commissione e spedizione.
Oggetto di studio sarà anche il conto corrente ordinario per quanto riguarda la sua funzione, e le cause che portano alla chiusura del conto.
Nel presente modulo andremo a trattare anche i contratti bancari.
Nello specifico vedremo il contratto di deposito bancario, l'apertura del credito e le varie garanzie, nonché il recesso da questo tipo di contratto.
Affronteremo inoltre l'anticipazione bancaria e gli elementi caratterizzanti; il contratto di sconto e la sua funzione; le operazioni in conto corrente e le operazioni bancarie accessorie come i vari depositi.
Concluderemo il modulo con l'attività di intermediazione esercitata dalla banca.
Slides sul modulo di intermediazione finanziaria
Nel presente modulo andremo a trattare i titoli di credito e le varie distinzioni.
Andremo a trattare i principi ,contenuti nella disciplina generale dei titoli di credito.
Vedremo che cosa sono i titoli astratti e i titoli causali, nonché la circolazione dei titoli di credito.
Analizzeremo la girata con tutte le sue caratteristiche e funzioni e i titoli nominativi.
Affronteremo i diritti cartolari e la legittimazione all'esercizio di tale diritto, nonché le eccezioni al loro utilizzo.
Infine, concluderemo il modulo con l'istituto dell'ammortamento.
Nel modulo sulla cambiale, andremo a vedere la cambiale e la sua funzione .
Sarà trattata anche la sua struttura insieme ai requisiti essenziali e naturali, nonché le obbligazioni che tale titolo incorpora e la sua accettazione.
Oggetto di trattazione sarà anche la cambiale in bianco.
Ci soffermeremo brevemente sulla figura dell'avallo.
Proseguiremo la lezione con la circolazione della cambiale e sul pagamento. In merito a quest'ultimo vedremo la differenza tra pagamento parziale e pagamento per intervento.
In più, vedremo le azioni messe in atto da parte del portatore per vedersi pagata la somma a lui spettante in caso di rifiuto del pagamento, nonchè le azioni eztra cambiarie.
Infine, vedremo il processo cambiario, l'ammortamento e le cambiali finanziarie.
Nel presente modulo tratteremo la nozione di assegno bancario, la sua funzione e la distinzione rispetto alla cambiale tratta.
Indicheremo i requisti di regolarità e validità, nonchè la posizione della Banca trattaria.
Analizzeremo il pagamento dell'assegno bancario e le azioni previste lato portatore, in caso di mancato pagamento da parte della banca trattaria.
Vedremo il significato e le caratteristiche dell'assegno sbarrato, da accreditare non trasferibile e dell'assegno turistico.
Brevemente tratteremo la disciplina dell'ammortamento.
Concluderemo il modulo con un altro titolo di credito: l'assegno circolare.
I principi del diritto amministrativo: dall'organizzazione della P.A. all'azione amministrativa.
Le ordinanze sindacali (aggiornate alle recenti modifiche al T.U.E.L.) Le disposizioni contenute nel Testo unico degli enti locali – D. Lgs. n. 267 del 2000 – attribuiscono al Sindaco, tra l’altro, il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti.
Cosa si intende per pubblico impiego e come è disciplinato. La privatizzazione e gli aspetti che ne sono rimasti esclusi
Altre ipotesi patologiche dell'atto amministrativo. Altre tipologie di vizi, già conosciute al diritto civile, quali la nullità, l’inesistenza e la irregolarità.
Il ricorso gerarchico è una istanza interna stragiudiziale rivolta contro la pubblica amministrazione per gli atti amministrativi.
Un tribunale amministrativo regionale (TAR) è, nell'ordinamento della Repubblica italiana, un organo di giurisdizione amministrativa.Come si redige un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale? A cosa fare attenzione?
Nell'ordinamento giuridico italiano il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è un peculiare ricorso amministrativo, disciplinato dal Decreto del presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n.1199.
Ha carattere alternativo rispetto ai ricorsi giurisdizionali, e può essere esperito nelle sole materie devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo, da chi intenda tutelare un proprio diritto (nelle sole materie di giurisdizione esclusiva) o interesse legittimo, contro atti della pubblica amministrazione.
I caratteri strutturali dell’illecito erariale.
Dall'ottemperanza al rito elettorale, vediamo le peculiarità di alcuni riti speciali del processo amministrativo.
Classificazione dei sistemi pensionistici: ripartizione e capitalizzazione
Gli interventi pensionistici complementari
Il mercato assicurativo privato del sistema sanitario: le cause del fallimento
Il sistema sanitario pubblico: caratteristiche e criticità
Il sistema sanitario nazionale in Italia
Definizione e caratteristiche delle politiche del lavoro
Le politiche attive e le politiche passive
Il modello italiano e il raccordo con la normativa europea
Teoria liberista e teoria keynesiana
La scuola monetarista e la Supply Side Economics
L’ordoliberismo e la Nuova Macroeconomia Classica
L’elasticità della domanda e dell’offerta
La stabilità dell’equilibrio di mercato: l’approccio walrasiano
La stabilità dell’equilibrio di mercato: l’approccio marshalliano
L’equilibrio del consumatore
Decisioni di produzione: il breve periodo
Decisioni di produzione: il lungo periodo
Le economie di scala
La funzione individuale del consumo e la funzione individuale del risparmio: l’analisi keynesiana
La teoria del ciclo vitale del consumo di Modigliani
La teoria del reddito permanente di Friedman
Incertezza e instabilità della funzione di investimento
Aspettative, probabilità soggettive e incertezza residua
Domanda di lavoro ed offerta di lavoro. Principali indicatori economici
La flessibilità del mercato del lavoro: pro e contro
Disoccupazione: definizione, natura e cause
La piena occupazione
L’inflazione: definizione. Differenza tra inflazione e deflazione
La dinamica dell’inflazione. L’inflazione nell’area euro. L’inflazione percepita
L’inflazione da costi e l’inflazione da domanda
La teoria quantitativa della moneta come spiegazione dell’inflazione. La curva di Phillips
Present simple, present continuous, past simple, past continuous, present perfect, future, will, be going to, may, might, will, have to, be allowed to, must/mustn’t.
Present simple, present continuous, past simple, past continuous, present perfect, future, will, be going to, may, might, will, have to, be allowed to, must/mustn’t.
Present simple, present continuous, past simple, past continuous, present perfect, future, will, be going to, may, might, will, have to, be allowed to, must/mustn’t.
Connettivi tra frasi, aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni, relative clauses (where, which, who, which, whose, that). Passive form: present simple, past simple, interrogative form. Should, ought to, have better to, should/shouldn’t have to.
Connettivi tra frasi, aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni, relative clauses (where, which, who, which, whose, that). Passive form: present simple, past simple, interrogative form. Should, ought to, have better to, should/shouldn’t have to.
Connettivi tra frasi, aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni, relative clauses (where, which, who, which, whose, that). Passive form: present simple, past simple, interrogative form. Should, ought to, have better to, should/shouldn’t have to.
Present perfect continuous, used to, get/be used to, first conditional, second conditional, Wish + past simple, could, was/were able to, managed to, third conditional, wish + past perfect, mixed conditionals.
Present perfect continuous, used to, get/be used to, first conditional, second conditional, Wish + past simple, could, was/were able to, managed to, third conditional, wish + past perfect, mixed conditionals.
Present perfect continuous, used to, get/be used to, first conditional, second conditional, Wish + past simple, could, was/were able to, managed to, third conditional, wish + past perfect, mixed conditionals.
Past perfect. Before, after, when, by the time, because, already, never. Passive: present perfect passive, present continuous passive, past perfect passive, past continuous passive, will passive, be going to passive. Use of the -ing form. Phrasal verbs (get, make, do).
Past perfect. Before, after, when, by the time, because, already, never. Passive: present perfect passive, present continuous passive, past perfect passive, past continuous passive, will passive, be going to passive. Use of the -ing form. Phrasal verbs (get, make, do).
Past perfect. Before, after, when, by the time, because, already, never. Passive: present perfect passive, present continuous passive, past perfect passive, past continuous passive, will passive, be going to passive. Use of the -ing form. Phrasal verbs (get, make, do).
Parole di uso quotidiano (famiglia, emozioni, oggetti, contesti giuridici ed economici, cibo, vestiti, ambiente, parti del corpo)
Parole di uso quotidiano (famiglia, emozioni, oggetti, contesti giuridici ed economici, cibo, vestiti, ambiente, parti del corpo)
Brevissimi cenni sul sistema giuridico e amministrativo britannico.
parte prima
I fallimenti di mercato: Le esternalitá
parte seconda
I fallimenti di mercato: Le esternalità
i fallimenti del mercato: I beni pubblici.
I fallimenti del mercato: il monopolio naturale.
I fallimenti di mercato: Asimmetrie informative e comportamenti opportunistici
Laureato in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Torino Iscritto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torino, collabora con lo studio legale “Angeleri e Bossi” dal 2020 Dal 2022 è docente di Diritto del Lavoro per Cammino Diritto e membro del Comitato Scientifico di Camm...
chi è Mattia Angeleri ?Roberto Bin è stato Professore Ordinario di Diritto costituzionale presso l´Università di Ferrara. Formatosi nell’Università di Trieste, è stato anche professore di Diritto costituzionale a Macerata. È co-autore di alcuni fortunati manuali di Diritto costituzionale e di Diritto pubb...
chi è Roberto Bin ?Linda Brancaleone è dottoressa magistrale in giurisprudenza presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell'Università "Magna Græcia" di Catanzaro, dove si è laureata con una tesi in diritti umani (settore disciplinare IUS/20). Collabora con le cattedre di Filosofi...
chi è Linda Brancaleone ?Il Comitato Scientifico di Formazione Cammino Diritto è composto da professori universitari, magistrati, notai, avvocati e dirigenti pubblici di consolidata preparazione ed esperienza, capaci di accompagnare gli iscritti ai Corsi online in un percorso innovativo ed unico nel panorama nazionale. Il coinvolgimento di num...
chi è Formazione Cammino Diritto ?Laureata in Diritto dell'Innovazione per l'Impresa e le Istituzioni presso l'Università di Pisa discutendo una tesi dal titolo "L'arbitrato marittimo" con relatore il Prof. Avv. Claudio Cecchella. Ha, altresì, conseguito un Master in Giurista dell'Economia e Manager Pubblico presso ...
chi è Morena Capja ?Dott. Gianluca Dente è Dirigente del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento delle Finanze è attualmente direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Pesaro-Urbino. Servizio affari generali, contenzioso, antiriciclaggio Servizio riscontro e vigilanza su enti, uffici e altre g...
chi è Gianluca Dente ?Laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Parthenope con votazione 110/110 con lode discutendo una tesi sulle partecipazioni rilevanti nelle società per azioni quotate. Svolge la pratica notarile e frequenta Corsi di aggiornamento in ambito notarile. ...
chi è Aurora Di Maio ?Mirko Forti è attualmente ricercatore in Diritto dell'Unione europea presso l'Università degli Studi della Tuscia. Ha conseguito la Laurea Magistrale con lode in Giurisprudenza presso l'Università di Pisa (2014) e il Dottorato di Ricerca in Diritto Internazionale ed Europeo presso l'Universit...
chi è Mirko Forti ?In qualità di Direttore, ad oggi, è responsabile delle attività di sviluppo software e gestione del portale Cammino Diritto e Formazione FCD. Si occupa, inoltre, del controllo del centro dati, della ServerFarm e la verifica delle funzionalità per le attività di pubblicazione degli articoli i...
chi è Raffaele Giaquinto ?Alessio Giaquinto è Avvocato, fondatore e direttore responsabile della Rivista scientifica ANVUR Cammino Diritto. È iscritto nell'Elenco speciale dell'Ordine dei Giornalisti della Campania. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno con una tesi in diritto processual...
chi è Alessio Giaquinto ?Dottorando di ricerca in diritto costituzionale comparato presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"; Master di II livello in Istituzioni parlamentari "Mario Galizia" per consulenti d'Assemblea presso Università Sapienza di Roma; Già consulente presso l'Ufficio ...
chi è Piercarlo Melchiorre ?Formazione: Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Messina (2012 - 2017) Dottore di ricerca in diritto internazionale e della concorrenza presso l'Università degli studi di Enna "Kore" (2019 - 2022) Esperienze lavorative: Abilitato all'esercizio della ...
chi è RICCARDO SAMPERI ?Saverio Setti è Dirigente presso il I Reparto Reclutamento, Affari Giuridici ed Economici del Personale dello Stato Maggiore, oltre ad essere consulente esterno per la Procura Generale militare presso la Suprema Corte di cassazione e professore a contratto di diritto militare presso l'Università Link Campus di ...
chi è Saverio Setti ?Istruzione e formazione - Diploma di maturità classica conseguito con il massimo dei voti (100/esimi) presso il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Castellaneta (TA); - Laurea Magistrale in Giurisprudenza conseguita cum laude e plauso della commissione nell’Università degli Studi di Bar...
chi è Franco Sicuro ?Concorsi pubblici ed esami.