Concorso Ufficio per 3.946 Addetti all’Ufficio per il processo

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CONCORSO UFFICIO PER 3.946 ADDETTI ALL’UFFICIO PER IL PROCESSO

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Aggiornato: lunedì 29 aprile 2024

Pubblicato il nuovo bando 2024 per 3.946 Addetti all’Ufficio per il processo. Domande a partire dal 5 aprile 2024 fino al 26 aprile 2024.

AGGIORNAMENTI

Il 29 aprile 2024 è stata nominata la commissione esaminatrice del concorso, che opererà su base distrettuale, ad eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano, per selezionare il personale non dirigenziale dell’Area funzionari con il ruolo di Addetto all’Ufficio per il Processo, parte integrante del personale del Ministero della Giustizia.


In data 05/04/2024 è stato pubblicato il bando per il Concorso pubblico, per il reclutamento di 3.946 unità di personale con il profilo di Addetto all’Ufficio per il processo, da inquadrare tra il personale del Ministero della giustizia.

Domande di partecipazione possono essere inoltrate attraverso questo link.

Il concorso si svolgerà attraverso due fasi:

  • valutazione titoli
  • prova scritta

La prova scritta, che consisterà in un test di 40 quesiti a risposta multipla da risolvere nell’arco di 60 minuti, con un punteggio massimo attribuibile di trenta punti, si intende superata se è raggiunto il punteggio minimo di 21/30 ed è volta a verificare la conoscenza delle seguenti materie:

- Diritto pubblico;
- Ordinamento giudiziario;
- Lingua inglese.

Il fabbisogno territoriale è suddiviso come segue:

  • Codice CASS- Corte di Cassazione n°95 unità
  • Codice AN - Distretto della Corte di Appello di Ancona n°51 unità
  • Codice BA - Distretto della Corte di Appello di Bari n°121 unità
  • Codice BO - Distretto della Corte di Appello di Bologna n°196 unità
  • Codice BS - Distretto della Corte di Appello di Brescia n°139 unità
  • Codice CA - Distretto della Corte di Appello di Cagliari n°127 unità
  • Codice CL- Distretto della Corte di Appello di Caltanissetta n°38 unità
  • Codice CB - Distretto della Corte di Appello di Campobasso n°21 unità
  • Codice CT - Distretto della Corte di Appello di Catania n°120 unità
  • Codice CZ - Distretto della Corte di Appello di Catanzaro n°150 unità
  • Codice FI - Distretto della Corte di Appello di Firenze n°205 unità
  • Codice GE - Distretto della Corte di Appello di Genova n°146 unità
  • Codice AQ -Distretto della Corte di Appello dell'Aquila n°88 unità
  • Codice LE - Distretto della Corte di Appello di Lecce n°92 unità
  • Codice ME - Distretto della Corte di Appello di Messina n°41 unità
  • Codice MI - Distretto della Corte di Appello di Milano n°347 unità
  • Codice NA - Distretto della Corte di Appello di Napoli n°460 unità
  • Codice PA - Distretto della Corte di Appello di Palermo n°157 unità
  • Codice PG - Distretto della Corte di Appello di Perugia n°47 unità
  • Codice PZ - Distretto della Corte di Appello di Potenza n°58 unità
  • Codice RC - Distretto della Corte di Appello di Reggio Calabria n°91 unità
  • Codice RM - Distretto della Corte di Appello di Roma n°494 unità
  • Codice SA - Distretto della Corte di Appello di Salerno n°93 unità
  • Codice TO - Distretto della Corte di Appello di Torino n°260 unità
  • Codice TS - Distretto della Corte di Appello di Trieste n°106 unità
  • Codice Ve - Distretto della Corte di Appello di Venezia n°203 unità

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Informazioni passate

Recentemente è stato approvato da parte del Ministero della Giustizia il Piano Integrato di attività e organizzazione (PIAO) 2022-2024 contenente il programma delle assunzioni previste per i prossimi anni volte a colmare i vuoti di organico dell’amministrazione. Saranno oltre 11000 posti da coprire nell'Ufficio del processo, con l’inserimento in servizio nell’estate 2024.

Come riporta il PIAO, la grave carenza di forza lavoro dopo quasi due decenni di blocco delle assunzioni per frenare la spesa pubblica ha fatto sì che finora circa un quarto dei dipendenti è scomparso. È per questa ragione che il PNRR autorizza l'utilizzo di una parte dei 2,2 miliardi stanziati per aumentare il numero dei funzionari dell'Ufficio per il Processo.

La procedura concorsuale è finalizzata al reclutamento di 4200 unità di personale e rientra nel maxi piano di assunzioni che porterà alla copertura di oltre 11 mila posti di lavoro negli uffici del processo.

Il Ministero ha già avviato le procedure per la pubblicazione del bando di concorso per il reclutamento di 4.200 addetti all’Ufficio del Processo da destinare ai 169 uffici giudiziari del territorio nazionale. Si prevede di concludere tale procedura di selezione, con l’immissione in servizio del vincitori, entro il 30 giugno 2024.

L’Ufficio per il Processo è un organismo interno al Ministero della Giustizia che svolge funzioni giudiziarie e giudicanti. Come riporta il sito ufficiale del Ministero della Giustizia, l'Uffico per il processo è una struttura organizzativa (prevista dall' art. 16-octies del D.L. n. 179/2012) operativa presso i tribunali ordinari e presso le Corti d'appello con l’obiettivo di “garantire la ragionevole durata del processo, attraverso l’innovazione dei modelli organizzativi ed assicurando un più efficiente impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.

I funzionari dell'ufficio del processo sono impiegati per collaborare in tutte le attività collateralii al giudicare, come la ricerca, il monitoraggio, la preparazione di bozze di provvedimenti. In particolare, gli addetti all’ufficio del processo hanno il compito di:

  • collaborare allo studio della controversia e della giurisprudenza;
  • predisporre le bozze di provvedimenti;
  • collaborare alla raccolta della prova dichiarativa nel processo civile.

Un primo contingente di personale è già entrato in servizio lo scorso settembre mentre un secondo contingente di Addetti all’Ufficio per il Processo, sempre di complessive 8.250 unità (con contratto della durata di due anni), entrerà in servizio nell’estate 2024.

Nelle ultime settimane è arrivato dal Ministero della Giustizia un annuncio importante: il sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare alla Camera, ha dichiarato che gli addetti all’ufficio del processo assunti a termine per il Pnrr saranno stabilizzati. «Sarà compito di questo Governo – ha detto nello specifico Ostellari – adottare iniziative, anche di natura normativa, per prevedere e disporre la stabilizzazione dei contratti degli addetti presso l’Ufficio per il processo attualmente in servizio». Stabilizzazioni che potrebbero riguardare anche i funzionari che verranno, e che viscerano il concorso di prossima pubblicazione.

I concorsi per i funzionari dell’Ufficio per il processo permetteranno a giovani laureati del settore giuridico di avere nuove opportunità di lavoro nel loro ambito di studi, possibilmente con un contratto stabile e a tempo indeterminato. Le selezioni pubbliche saranno gestite dalla Commissione Interministeriale RIPAM.

Terminare l’incarico di Addetto all’Ufficio per il Processo comporta numerosi vantaggi, tra cui:

  • costituisce titolo per l’accesso al concorso per magistrato ordinario;
  • equivale a un anno di tirocinio professionale per l’accesso alla professione di avvocato e di notaio;
  • equivale a un anno di frequenza dei corsi della scuola di specializzazione per le professioni legali, superando comunque le verifiche intermedie e le prove finali d’esame;
  • costituisce titolo di preferenza per l’accesso alla magistratura onoraria;
  • può attribuire punteggio aggiuntivo nei concorsi pubblici;
  • può essere rilasciato un attestato di lodevole servizio.

Inoltre, potrebbero essere previste apposite riserve di posti per i vincitori del Concorso Ufficio per il Processo nei futuri concorsi banditi dal Ministero della Giustizia.

Qual è il titolo di studio richiesto?

È richiesto uno dei seguenti titoli di studio:

  • laurea in Scienze dei servizi giuridici (L-14);
  • diploma di laurea di vecchio ordinamento in Giurisprudenza;
  • laurea specialistica in Giurisprudenza (LS 22) o Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (LS 102);
  • laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG/01).

Inoltre, come il precedente concorso potrebbero essere previste delle riserve di posti per i laureati in economia e commercio o in scienze politiche.

Se, come per il precedente concorso, ci sarà una riserva di posti per i laureati in economia e commercio o in scienze politiche, i riservatari dovranno possedere uno dei seguenti titoli di studio:

  • laurea in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (L-18), Scienze economiche (L-33) o Scienze politiche e delle relazioni internazionali (L-36);
  • diploma di laurea di vecchio ordinamento in Economia e commercio o Scienze politiche
  • laurea specialistica in Scienze dell’economia (LS 64), Scienze economico-aziendali (LS 84), Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali (LS 57), Relazioni internazionali (60), Scienze della politica (LS 70), Scienze delle pubbliche amministrazioni (71), Scienze per la cooperazione allo sviluppo (LS 88), Sociologia (LS 89) o Studi europei (LS 99);
  • laurea magistrale in Scienze economico-aziendali (LM-77), Servizio sociale e politiche sociali (LM-87), Relazioni internazionali (LM-52), Scienze dell’economia (LM-56), Scienze della politica (LM-62), Scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63), Scienze per la cooperazione allo sviluppo (LM-81), Sociologia e ricerca sociale (LM-88) o Studi europei (LM-90).

Quale sarà l’iter concorsuale?

La procedura concorsuale sarà per titoli ed esame, consistente in una prova scritta unica.

In cosa consisterà la prova scritta?

La prova scritta unica consisterà in un test di 40 quesiti a risposta multipla, da risolvere nell’arco di 60 minuti, che verterà sulle seguenti materie:

  • diritto pubblico;
  • ordinamento giudiziario;
  • lingua inglese.

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