Recentemente è stato approvato da parte del Ministero della Giustizia il Piano Integrato di attività e organizzazione (PIAO) 2022-2024 contenente il programma delle assunzioni previste per i prossimi anni volte a colmare i vuoti di organico dell’amministrazione. Saranno oltre 11000 posti da coprire nell'Ufficio del processo, con l’inserimento in servizio nell’estate 2024.
Come riporta il PIAO, la grave carenza di forza lavoro dopo quasi due decenni di blocco delle assunzioni per frenare la spesa pubblica ha fatto sì che finora circa un quarto dei dipendenti è scomparso. È per questa ragione che il PNRR autorizza l'utilizzo di una parte dei 2,2 miliardi stanziati per aumentare il numero dei funzionari dell'Ufficio per il Processo.
L’Ufficio per il Processo è un organismo interno al Ministero della Giustizia che svolge funzioni giudiziarie e giudicanti. Come riporta il sito ufficiale del Ministero della Giustizia, l'Uffico per il processo è una struttura organizzativa (prevista dall' art. 16-octies del D.L. n. 179/2012) operativa presso i tribunali ordinari e presso le Corti d'appello con l’obiettivo di “garantire la ragionevole durata del processo, attraverso l’innovazione dei modelli organizzativi ed assicurando un più efficiente impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
I funzionari dell'ufficio del processo sono impiegati per collaborare in tutte le attività collateralii al giudicare, come la ricerca, il monitoraggio, la preparazione di bozze di provvedimenti. In particolare, gli addetti all’ufficio del processo hanno il compito di:
Un primo contingente di personale è già entrato in servizio lo scorso settembre mentre un secondo contingente di Addetti all’Ufficio per il Processo, sempre di complessive 8.250 unità (con contratto della durata di due anni), entrerà in servizio nell’estate 2024.
Nelle ultime settimane è arrivato dal Ministero della Giustizia un annuncio importante: il sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare alla Camera, ha dichiarato che gli addetti all’ufficio del processo assunti a termine per il Pnrr saranno stabilizzati. «Sarà compito di questo Governo – ha detto nello specifico Ostellari – adottare iniziative, anche di natura normativa, per prevedere e disporre la stabilizzazione dei contratti degli addetti presso l’Ufficio per il processo attualmente in servizio». Stabilizzazioni che potrebbero riguardare anche i funzionari che verranno, e che viscerano il concorso di prossima pubblicazione.
I concorsi per i funzionari dell’Ufficio per il processo permetteranno a giovani laureati del settore giuridico di avere nuove opportunità di lavoro nel loro ambito di studi, possibilmente con un contratto stabile e a tempo indeterminato. Le selezioni pubbliche saranno gestite dalla Commissione Interministeriale RIPAM.
Terminare l’incarico di Addetto all’Ufficio per il Processo comporta numerosi vantaggi, tra cui:
Inoltre, potrebbero essere previste apposite riserve di posti per i vincitori del Concorso Ufficio per il Processo nei futuri concorsi banditi dal Ministero della Giustizia.
È richiesto uno dei seguenti titoli di studio:
Inoltre, come il precedente concorso potrebbero essere previste delle riserve di posti per i laureati in economia e commercio o in scienze politiche.
Se, come per il precedente concorso, ci sarà una riserva di posti per i laureati in economia e commercio o in scienze politiche, i riservatari dovranno possedere uno dei seguenti titoli di studio:
La procedura concorsuale sarà per titoli ed esame, consistente in una prova scritta unica.
La prova scritta unica consisterà in un test di 40 quesiti a risposta multipla, da risolvere nell’arco di 60 minuti, che verterà sulle seguenti materie:
Continua a seguirci per aggiornamenti relativi la pubblicazione del bando di concorso.
Formazione Cammino Diritto
Aggiornato: giovedì 22 giugno 2023