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Dopo aver superato le prove scritte, i candidati saranno chiamati ad affrontare la prova orale. Sono numerose le materie su cui saranno esaminate i candidati, i cui contenuti sono affrontati in modo meticoloso e completo in questo corso.
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A CHI È DIRETTO IL CORSO
A tutti i candidati al concorso che abbiano superato la prova scritta. È possibile iscriversi al corso anche prima di aver saputo i risultati delle prove precedenti, per avere più tempo a disposizione per studiare le principali materie della prova orale.
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Incontri esclusivi con esperti delle singole materie d'esame, affrontate sotto gli aspetti sia teorici che pratici da chi affronta quotidianamente questioni di natura amministrativa o contabile.
Introduzione al Diritto costituzionale
Il Presidente della Repubblica, nel sistema politico italiano, è il capo dello Stato italiano, rappresentante dell'unità nazionale. Il Presidente della Repubblica si configura come un potere «neutro», ovvero posto al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo o giudiziario). Svolge una funzione di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla Costituzione italiana, di cui è garante.
Prima parte
Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio di separazione dei poteri: il potere legislativo è attribuito al Parlamento, al governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura, indipendente dall'esecutivo e dal potere legislativo, esercita invece il potere giudiziario; il presidente della repubblica è la massima carica dello Stato e ne rappresenta l'unità.
Seconda parte
La legge fondamentale della Repubblica è la Costituzione, ossia il codice che indica i principi fondamentali, i diritti e i doveri dei cittadini e ne fissa l'ordinamento. Il potere legislativo statale spetta al Parlamento ai sensi dell'art. 70 della Costituzione, suddiviso in due camere: il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati.
parte prima
Per pubbliche amministrazioni si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, le Città metropolitane, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
parte seconda
Il Governo è a capo della Pubblica Amministrazione e risponde dell'operato di questa di fronte al Parlamento.
prima parte
I maggiori strumenti di tutela previsti dalla costituzione a garanzia dei diritto e libertà sono: riserva di legge, riserva di giurisdizione, tutela giurisdizionale, responsabilità del funzionario, sindacato di legittimità costituzionale.
seconda parte
La garanzia dei diritti costituzionali viene assicurata, a monte degli strumenti di protezione predisposti, entro il quadro della legalità ordinaria (principio di legalità), nei confronti dell’azione illegittima dei poteri pubblici (e delle autorità amministrative in particolare), dalla posizione di supremazia delle norme costituzionali nell’ordinamento (principio di costituzionalità).
parte prima
La magistatura è l'organo dello Stato che verifica se le norme giuridiche siano state violate e applica le sanzioni previste attraverso una decisione finale chiamata sentenza. La magistratura è composta da magistrati o giudici. La magistratura è chiamata ad amministare la giustizia in nome del popolo.
Seconda parte
Il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere l'azione disciplinare. I magistrati si distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni. Il pubblico ministero gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull'ordinamento giudiziario.
prima parte
Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico.
Seconda parte
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge [95 c.3], in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
I principi del diritto amministrativo: dall'organizzazione della P.A. all'azione amministrativa.
Le ordinanze sindacali (aggiornate alle recenti modifiche al T.U.E.L.) Le disposizioni contenute nel Testo unico degli enti locali – D. Lgs. n. 267 del 2000 – attribuiscono al Sindaco, tra l’altro, il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti.
Cosa si intende per pubblico impiego e come è disciplinato. La privatizzazione e gli aspetti che ne sono rimasti esclusi
Altre ipotesi patologiche dell'atto amministrativo. Altre tipologie di vizi, già conosciute al diritto civile, quali la nullità, l’inesistenza e la irregolarità.
Il ricorso gerarchico è una istanza interna stragiudiziale rivolta contro la pubblica amministrazione per gli atti amministrativi.
Un tribunale amministrativo regionale (TAR) è, nell'ordinamento della Repubblica italiana, un organo di giurisdizione amministrativa.Come si redige un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale? A cosa fare attenzione?
Nell'ordinamento giuridico italiano il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è un peculiare ricorso amministrativo, disciplinato dal Decreto del presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n.1199.
Ha carattere alternativo rispetto ai ricorsi giurisdizionali, e può essere esperito nelle sole materie devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo, da chi intenda tutelare un proprio diritto (nelle sole materie di giurisdizione esclusiva) o interesse legittimo, contro atti della pubblica amministrazione.
I caratteri strutturali dell’illecito erariale.
Dall'ottemperanza al rito elettorale, vediamo le peculiarità di alcuni riti speciali del processo amministrativo.
parte prima
I fallimenti di mercato: Le esternalitá
parte seconda
I fallimenti di mercato: Le esternalità
i fallimenti del mercato: I beni pubblici.
I fallimenti del mercato: il monopolio naturale.
I fallimenti di mercato: Asimmetrie informative e comportamenti opportunistici
Il diritto degli enti locali rappresenta un segmento fondamentale dell’amministrazione pubblica, e, in generale, del diritto amministrativo.
Approcceremo alla materia partendo dai principi e dall’evoluzione normativa, proseguiremo introducendo le caratteristiche principali degli enti locali e concluderemo con le Regioni e gli organi periferici.
In questa lezione approfondiremo caratteristiche, principi e funzioni di Comuni, Città metropolitane, Roma Capitale e Province ed analizzeremo il fenomeno delle aggregazioni tra enti per l’esercizio associato di determinate funzioni.
In questa lezione comprenderemo gli aspetti e la latitudine caratterizzanti l’autonomia degli enti locali, con particolare riferimento all’autonomia statutaria, regolamentare e amministrativa.
In questa lezione tratteremo il sistema elettorale degli enti locali. Approfondiremo lo status degli amministratori locali.
Le peculiarità degli organi di governo dei Comuni e delle Province.
Partendo dalle fonti e dall’evoluzione normativa, ripercorreremo le tematiche e le caratteristiche che contraddistinguono il rapporto di pubblico impiego. Affronteremo il tema della contrattazione collettiva e dell’accesso al pubblico impiego, per poi analizzarne i principali attori, e concluderemo con un cenno alla giurisdizione in materia.
Partendo dalle fonti e dall’evoluzione normativa, ripercorreremo le tematiche e le caratteristiche che contraddistinguono il rapporto di pubblico impiego. Affronteremo il tema della contrattazione collettiva e dell’accesso al pubblico impiego, per poi analizzarne i principali attori, e concluderemo con un cenno alla giurisdizione in materia.
Sempre il TUEL fornisce il sistema normativo complessivo di finanza propria e derivata degli enti locali. Analizzeremo il sistema impositivo e gli investimenti degli enti locali, con un inquadramento analitico, esaustivo ed aggiornato per ogni fattispecie.
Partiremo dalla funzione del controllo, per poi analizzare il controllo sugli atti e quello sugli organi. Concluderemo con i controlli interni ed esterni sulla gestione.
Partiremo dalla funzione del controllo, per poi analizzare il controllo sugli atti e quello sugli organi. Concluderemo con i controlli interni ed esterni sulla gestione.
Partiremo dalla funzione del controllo, per poi analizzare il controllo sugli atti e quello sugli organi. Concluderemo con i controlli interni ed esterni sulla gestione.
Pur senza pretesa di esaustività, partiremo dalla nozione e dall’inquadramento sistematico, per procedere con le modalità di gestione dei servizi pubblici e le relative modalità di affidamento.
Approfondiremo la gestione decentrata dei servizi di competenza statale che, ai sensi dell’art. 14 TUEL, è affidata al Comune, quale organo decentrato dello Stato, con esercizio delle relative funzioni da parte del Sindaco, in veste di Ufficiale del Governo.
Il management delle risorse umane: la separazione tra attività politica e attività di gestione
Il management delle risorse umane: la nuova disciplina della dirigenza della P.A.
Nozioni economico-aziendali: economicità ed efficienza
Nozioni economico-aziendali: Efficacia e rendimento
Concetti generali
Nozioni economico-aziendali: Il Performance Management
I Ministeri
Nozioni economico-aziendali: Il Sistema dei Controlli
Le Agenzie
Le Autorità Indipendenti
Il management delle risorse umane: dalla burocrazia al New Public Management
Il management delle risorse umane: la gestione delle risorse umane nella P.A.
Teoria liberista e teoria keynesiana
La scuola monetarista e la Supply Side Economics
L’ordoliberismo e la Nuova Macroeconomia Classica
L’elasticità della domanda e dell’offerta
La stabilità dell’equilibrio di mercato: l’approccio walrasiano
La stabilità dell’equilibrio di mercato: l’approccio marshalliano
L’equilibrio del consumatore
Decisioni di produzione: il breve periodo
Decisioni di produzione: il lungo periodo
Le economie di scala
La funzione individuale del consumo e la funzione individuale del risparmio: l’analisi keynesiana
La teoria del ciclo vitale del consumo di Modigliani
La teoria del reddito permanente di Friedman
Incertezza e instabilità della funzione di investimento
Aspettative, probabilità soggettive e incertezza residua
Domanda di lavoro ed offerta di lavoro. Principali indicatori economici
La flessibilità del mercato del lavoro: pro e contro
Disoccupazione: definizione, natura e cause
La piena occupazione
L’inflazione: definizione. Differenza tra inflazione e deflazione
La dinamica dell’inflazione. L’inflazione nell’area euro. L’inflazione percepita
L’inflazione da costi e l’inflazione da domanda
La teoria quantitativa della moneta come spiegazione dell’inflazione. La curva di Phillips
Seconda parte
Sul corretto uso delle risorse finanziarie pubbliche (controlli di gestione e responsabilità amministrativo-contabile), nonché l'attività principale con la quale la P.A. provvede ad impegnare le spese previste in bilancio, ossia la stipulazione di contratti passivi...
La lezione sarà incentrata sullo studio delle fonti del diritto privato distinguendo tra fonti di cognizione e fonti di produzione.
Le singole fonti verranno poi analizzate in base al principio gerarchico spiegando quando l'una prevale rispetto all'altra. Al riguardo si terrà conto anche della impossibile contrarietà di una data fonte rispetto a quella ad essa gerarchicamente sovraordinata e, in particolare, analizzando il controllo di legittimità costituzionale pevisto dall'ordinamento.
In ultimo, a completamento della lezione, si accennano i limiti posti dai vincoli derivanti da obblighi internazionali e comunitari.
In questa lezione si affronta il tema dei soggetti di diritto partendo dalle definizioni di capacità giuridice e capacità di agire, spiegando i relativi modi di acquisto e le tipologie di atti che presuppongono requisiti e condizioni determinate dalla legge. La lezione prosegue poi sul'analisi della disciplina prevista in materia di capacità di agire del minore, illustrando quali sono le autorizzazioni necessarie al compimento di negozi giuridici, tenendo conto delle modifiche apportate dalla Riforma Cartabia sul processo civile.
La lezione è incentrata sul tema, iniziato in quella precedente, dei soggetti di diritto. In particolare si analizzeranno le disposizioni previsti dal codice civile per quanto concerne la capacità di agire del minore emancipato, interdetto, inabilitato e beneficiario dell'amministrazion di sostegno. Si illustreranno le procedure e le autorizzazioni richieste dalla legge al fine di compiere atti giuridici da parte di tali soggetti, tenendo conto delle modifiche apportate dalla Riforma Cartabia in materia.
In questa lezione si analizzerà la capacità delle persone giuridiche, in particolare quella degli enti distinguendoli in base ai criteri previsti dalla legge: presenza della struttura associativa, tipo di scopo perseguito, tipo di autonomia patrimoniale.
La lezione verà sulla spiegazione della distinzione tra fatto ed atto giuridico. Proseguendo si illustreranno le classificazioni dei vari negozi giuridici, distinguendo tra fattispecie semplici e complesse, fattispecie collegate, negozi inter vivos e mortis causa, negozi a titolo gratuito e a titolo oneroso, unilaterale e bilaerali e/o plurilaterali. In conclusione si analizzerà il negozio giuridico dal punto di vista sia spaziale che temporale, con un collegamento all'istituto della prescrizione e della decadenza.
La lezione verte sulla materia dei beni e dei diritti reali. In particolare si analizza la definizione fornita dal legislatore circa la qualificazione dei beni che possono formare oggetto di diritto. Proseguendo si illustreranno le classificazioni giuridiche dei beni fornite dal codice civile, in paricolare distinguendo tra beni immateriali e materiali, generici o specifici, fungibili e infungibili, divisibili e indivisibili, produttivi e non produttivi. Oltre alla classificazioni si avrà modo di analizzare le universalità di beni sia mobili che immobili, concludendo – sui beni che possono formare oggetto di diritto– con la definizione di pertinenza.
Proseguendo lo studio sarà incentrato sui diritti che nel dettaglio possono essere vantati sui beni, partendo dal diritto di proprietà, per poi seguire con l'analisi del modi di acquisto a titolo originario di questo stesso diritto.
La lezione prosegue nella trattazione iniziata con quella precedente concernente i beni e i diritti reali. In particolare si conclude l'argomento dei modi di acquisto della proprietà a titolo originario spiegando l'istituto dell'usucapione.
Per concludere lo studio circa il diritto di proprietà si esamineranno le azioni a difesa di tal diritto distinguendo tra a) azione revocatoria, b) azione negatoria, c) azione di regolamento dei confini e d) azioni per l'apposizione dei termini. Di queste si studieranno i requisiti, i termini di prescrizione e i relativi effetti seguendo le norme previste dal codice civile.
Proseguendo la lezione verterà sullo studio del diritto di possesso distinguendolo dalla detenzione e spiegando la particolare ipotesi di interversione. Anche per tal diritto si procederà successivamente allo studio delle azioni a sua difesa distinguendo tra a) azioni di reintegrazione, b) azione di manutenzione e c) azione di nunciazione.
A conclusione dello studio circa i diritti che possono vantarsi sui beni giuridicamente intesi, si analizzeranno quelli reali di godimento.
La lezione è incentrata sul diritto di famiglia. In particolare si spiegheranno i requisiti stabiliti dalla legge in virtù dei quali venga a configurarsi un nucleo familaire suscettibile di validi rapporti giuridici. Proseguendo si analizzerà il matrimonio, spiegando la differenza tra quello regolato dal diritto civile e quello invece regolato dal diritto canonico; si analizzerà altresì la struttura dell'atto, illustrando le tesi sulla natura giuridica di questo stesso. Proseguendo si spiegherà l'istituto della filiazione, quali sono i diritti dei figli, quali gli obblighi.
La lezione è incentrata sulla disamina del rapporto coniugale. In particolare si spiegheranno gli istituti della seprazione e dell'accordo di separazione, e lo scioglimento del matrimonio la cui causa è il divorzio. Nel dettaglio si illustrano quali sono i requisiti e le condizioni richieste dalla legge per poter addivenire all'uno o all'altro modo di estinzione del rapporto coniugale e, in particolare, quali sono gli effetti che ne derivano –sia per quanto riguarda i diritti personali che i diritti ti tipo patrimoniale.
In questa lezione si analizzerà il regime patrimoniale della famiglia, illustrando quale è quello previsto dalla legge, in mancanza di convenzioni matrimoniali, e come questa si sia evoluta nel tempo passando dalla seprazione dei beni alla comunione legale. Nel dettaglio poi si prosegue con l'analisi del fondo patrimoniale e della comunione dei beni per quanto concerne gli effetti sui diritti che competano ai titolari del rapporto coniugale, nonchè quelli spettanti ai propri discendenti.
In questa lezione si affronterà il tema di una particolare tipologia contrattuale a titolo gratuito quale quella delle donazioni. Anzitutto si spigheranno i criteri distintivi in base ai quali essa può essere individuata, in particolare partendo dalla definizione giuridica di liberalità e gratuità; gratuità che non sempre determina la qualificazione di un negozio come donazione, pertanto, si avrà modo di illustrare in quali casi nonostante la ricorrenza di tale requisito si è in presenza di contratti del tutto differenzi e non assimilabili a delle liberalità. Proseguendo la lezione si incentrerà sulla disciplina dettata dal codice, partendo dalla capacità di donare e di ricevere per donazione; quale può essere l'oggetto della donazione, distinguendo dal caso in cui essa consista in un dare o nell'assunzione di un obbligo; quale la forma richiesta per l'atto. In conclusione si analizzeranno particolari tipi di donazione regolati in modo differenziato dal codice civile, quale quella abnuziale, modale, il negozio misto con donazione e la donazione indiretta.
In questa lezione si inizierà lo studio delle obbligazioni. In particolare si analizzeranno i requisiti del rapporto giuridico dal quale possa desumersi la nascita di un obbligazione, ciò spiegando l'importanza della relizzazione dell'interesse altrui e la necessaria bilateralità del rapporto stesso– quali elementi essenziali della fattispecie in esame. Proseguendo si analizzeranno, in particolare, i tipi di interesse che le diverse tipologie di obbligazioni previste dall'ordinamento mirano a comporre e cosa possa formare oggetto di obbligazione– inteso come il comportamento che l'obbligato è tenuto ad avere. L'oggetto della prestazione e, quindi, dell'obbligo verrà poi analizzato in base alle classificazioni emerse: nel dettaglio si spiegherà in cosa consiste l'obbligo di un fare, o di un non fare, l'obbligo di un dare e la necessaria patrimonialità della prestazione, comune a tutti i tipi di obbligazioni assunte.
In questa lezione si analizzano le vicende che interessano il rapporto obbligatorio. Anzitutto si illustreranno ed esamineranno i modi di estinzione dell'obbligazione, partendo dall'adempimento. Al riguardo si analizzeranno le disposizioni del codice civile che regolano il comportamento che il debitore è tenuto ad avere nell'adempiere alla prestazione oggetto dell'obbligo da lui assunto; nel dettaglio si spiegherà cosa si intende per diligenza e correttezza e, come questi criteri debbano essere valutati al fine di decretarne il rispetto da parte del debitore. Si analzizeranno altresì i requisiti dell'adempimento, quali l'esattezza e l'integralità, spiegando quando il creditore possa o non possa ritenere sufficiente un adempimento soltanto parziale. Al riguardo si avrà modo di spiegare l'istituto della datio in solutum che consente al debitore di eseguire una prestazione diversa da quella dovuta con il consenso espresso del creditore. In ultimo si analizzeranno le disposizioni del codice civile per quanto concerno il tempo e il luogo dell'adempimento.
In questa lezione si esamineranno i modi di estinzione del rapporto obbligatorio diversi dall'adempimento, distinguendo tra i modi satisfattori e i modi non satisfattori– a seconda che all'estinzione del rapporto si accompagni o non il contestuale soddisfacimento dell'interesse del creditore. Si avrà modo pertanto di spiegare l'istituto della compensazione e della confuzione, quali modi satisfattori di estinzione dell'obbligazione, e l'istituto della novazione, della remissione del debito e dell'impossibilità sopravvenuto, quali modi non satisfattori di estinzione dell'obbligazione. Gli istituti, nel dettaglio, verranno analizzati sulla base dei requisiti richiesti dalle norme dettate dal codice civile e delle teorie eleborate dalla dottrina e dalla giurisprudenza in ordine alla loro natura giuridica, la quale, si riflette sulla strutturazione del tipo di negozio giuridico utilizzabile e, di conseguenza, sui suoi effetti.
In questa lezione si analizzeranno le possibili modificazioni del rapporto obbligatorio, distinguendo tra i tipi di modificazione oggettiva-soggettiva, e le modifificazioni che riguardano il lato attivo e passivo del rapporto obbligatorio. Nel dettaglio, per quanto concerne le modificazioni soggettive attinenti al lato attivo del rapporto si analizzerà il contratto di cessione del credito e, segnatamente, la natura giuridica dello stesso, i requisiti richiesti dalle norme del codice civile e le diverse tipologie di cessione a cui è possibile ricorrersi. In particolare, poi, si spiegheranno quali sono gli effetti per quanto riguarda sia il rapporto tra cedente e cessionario sia il rapporto tra debitore ceduto e terzo cessionario. A completamento della lezione si analizzerà l'istituto della surrogazione per pagamento, che è il secondo modo attraverso il quale è possibile realizzare una modificazione soggettiva del lato attivo di un rapporto obbligatorio.
In questa lezione si analizzeranno le modificazioni soggettive del lato passivo. Anzitutto si partirà dall'istituto della delegazione spiegando che con questo stesso l'ordinamento giuridico permette di estinguere con un unico adempimento due distinti rapporti obbligatori, quale quello intercorrente tra delegante e delegato e, quello esistente tra delegante e delegatario. A tal riguardo si distinguerà tra delegatio promittendi, quando il delegato assume soltanto l'obbligazione del delegante, e delegatio solvendi, cioè quando il delegato estingue direttamente l'obbligazione del delegante. Ancora, si terrà conto dei diversi tipi di delegazione distinguendo tra quella titolata e astratta, al coperto e allo scoperto, liberatoria e cumulativa. La lezione prosegue poi con l'analisi dell'espromissione e l'accollo seguendo gli stessi criteri adottati per la spiegazione dell'isituto della delegazione, pertanto, si illustreranno quali sono i requisiti richiesti dalle norme del codice civile, quali sono le teorie elaborate dalla dottrina e giurisprudenza in ordine alla loro struttura dal punto di vista negoziale e quali sono gli effetti che ne derivano in termini di rapporti tra le parti.
La lezione è incentrata sul fenomento dell'inadempimento. Nel dettaglio si analizzeranno i requisiti richiesti dalle norme del codice civile al fine di poter decretare il mancato adempimento da parte del debitore della prestazione da lui dovuta e l'imputabilità dello stesso inadempimento ad un suo comportamento. A tal riguardo di spiegherà l'importanza della valutazione circa la diligenza utilizzata dal debitore, spiegando in quali casi e per quali motivi il debitore, quandanche inadempiente, non è tenuto al risarcimento del danno o, comunque, il creditore non può più pretendere l'adempimento. Tutto quanto spiegato sarà poi cordinato con le norme dettate in tema di colpa e dolo: si spiegherà quando la valutazione della colpevolezza e dell'intenzionalità possa condurre all'imputabilità dell'inadempimento al debitore, quando invece non rileva in ogni caso tale valutazione. Proseguendo la lezione continua sull'analisi del tipo di risarcimento dovuto al creditore distinguendo tra il danno causato da un illecito aquiliano (o extracontrattuale) e il danno come conseguenza diretta dell'inadempimento. La lezione si conclude con la spiegazione degli istituti a cui le parti di un rapporto obbligatorio possono ricorrere, al fine di evitare le conseguenze dell'inadempimento, quali la clausola penale e la caparra confirmatoria.
La lezione si incentra sull'analisi dei requisiti essenziali di un contratto, che sono fondamentali per la sua validità– quali la volontà delle parti, la causa, l'oggetto del contratto e la forma quando richiesta dalla legge a pena di nullità. Nel dettaglio si analizzano i tipi di accordi dai quali possa sorgere l'esistente di un contratto tra le parti che lo hanno raggiunto, spiegando in quali casi, e in quali invece non, rileva al tal fine la volontà –e quindi lo scopo– voluto dalle parti. Proseguendo si spiegherà in particoalre cosa si intende per causa del contratto, illustrando al riguardo le teorie elaborate dalla dottrina in ordine alla sua natura giuridica. Dalla causa del contratto si avrà modo di analizzare altresì la possibilità per i privati, ad espressione dell'autonomia negoziale, di concludere negozi cd. atipici e negozi cd. misti o collegati. A conclusione della lezione si spiegheranno quali sono i requisiti richiedi dalle norme del codice civile in ordine all'oggetto del contratto.
In questa lezione, continuando con gli argomenti spiegati nella precedente, si analizzerà l'ultimo requisito richiesto dalle norme del codice civile in ordine alla validità di un contratto e, segnatamente della forma– quando questa sia richiesta a pena di nullità. Si spiegherà qual è, in generale, la funzione a cui puo assurgere la forma di un negozio giuridico, quale quella di esteriorizzazione dell'atto umano, rendere possibile la pubblicità del negozio stesso, dirimere controversie. Al riguardo si terrà conto della distinzione tra la forma richiesta ad substantiam e quella richiesta ad probationem, spiegando gli effetti che derivano dall'uno e dall'altro tipo. Proseguendo si analizzeranno altresì gli elementi accidentali del contratto, quindi quelli che dalle norme del codice civile non risultano essere essenziali– in particolare per quanto concerne la condizione, il termine ed il modus.
La lezione è incentrata sullo studio delle ipotesi di invalidità del contratto quali la nullità e l'annullabilità. Anzitutto si partirà dalla definizione del concetto di nullità, illustrando quali sono le teorie elaborate dalla dottrina al riguardo– in particolare si distinguerà dall'ipotesi in cui il contratto nullo tolleri delle eccezioni per quanto riguarda la produzione di un qualche suo effetto e le ipoteci in cui, invece, non si ammette nessuna eccezione. Proseguendo si esporranno le diverse classificazioni della nulità eleborate da dottrina e giurisprudenza e si analizzeranno, poi, nello specifico le singole cause di nullità. In ultimo si analizzerà l'azione di nullità, nel dettaglio per quanto riguarda i soggetti che possono esperirla, se vi sono termini per il suo esercizio e se sia possibile sanare in qualche modo la nullità di un negozio giuridico.
Per quanto concerne l'annullabilità, allo stesso modo, si spiegherà anzitutto qual è il suo fondamento e la sua natura giuridica. Proseguendo si analizzeranno anche per tale vizio le singole ipotesi di annullabilità previste dalle norme del codice civile e, in conclusione, si illustreranno i modi attraverso i quali è possibile rimediare all'annullabilità di un contratto.
In questa lezione, per proseguire poi nella successiva, si analizzeranno le vicende che interessano il contratto. Nel dettaglio si spiegheranno gli istituti della risoluzione, della rescissione e della cessione. Partendo dalla rescissione si illustreranno i requisiti richiesti dalle norme del codice civile affinchè il contratto possa essere rescisso, distinguendo tra l'ipotesi di rescissione perchè si è contratti in stato di pericolo e, l'ipotesi, invece, in cui si è contratti in stato di bisogno. Proseguendo si esaminerà l'azione di rescissione in termini di soggetti che possano esercitarla, tempi richiesti, e possibilità di rimediare allo squilibrio contrattuale verificatosi. A seguire si analizzerà l'istituto della risoluzione del contratto, in particolare, per quanto concerne quella per inadempimento. Al riguardo si avrà modo di illustrare quali sono i rimedi esperibili dalle parti al fine di evitare l'esercizio dell'azione di risoluzione, la quale, richiede certamente tempi notamente lunghi. In particolare si inizierà a trattare, per poi proseguire nella successiva lezione, delle ipotesi di risoluzione di diritto.
La lezione continua sulla trattazione delle vicende del contratto, affrontata nella lezione precedente. Nel dettaglio si esaminano le altre due ipotesi di risoluzione di diritto quali il termine essenziale e la clausola risolutiva espressa. Al riguardo si avrà modo di illustrare quali sono i requisiti richiesti quali, invece, gli effetti dell'uno e dell'altro. Proseguendo la lezione sarà incentrata sugli altri due tipi di risoluzione e, cioè, quella per impossibilità sopravvenuta della prestazione ed eccessiva onerosità della stessa. In conclusione al tema trattato si analizzerà l'istituto della cessione del contratto, spiegando la sua natura giuridica –in base alle teorie elaborate in dottrina– e di conseguenza, la struttura richiesta per il negozio; quali sono gli effetti, in particolare, per quanto concerne i rapporti tra ceduto e cedente, ceduto e cessionario e tra cedente e cessionario.
In questa lezione si esaminerà l'istituto della rappresentanza. L'analisi verte anzitutto sulla distinzione tra rappresentanza diretta e indiretta, spiegando quali sono gli effetti prodotti nell'uno e nell'altro caso, quali sono i poteri riconosciuti al rappresentante e quali sono le fonti. Ulteeriore distinzione che sarà affrontata nel prosieguo della lezione è quella tra rappresentanza legale e volontaria. Per quella legale si rinvia alle lezioni precedenti sulle autorizzazioni necessarie, al fine di compiere negozi giuridici, nei casi in cui il rappresentato sia un incapace; pertanto, in particolare, l'esame verterà sul tipo di rappresentanza volontaria con espresso riferimento alla procura. Si analizzeranno i requisiti richiesti dal codice civile affinchè questa possa essere valida, quando non è possibile conferirla, quali tipologie si distinguono. In ultimo si esamineranno i vizi che possono inficiare il negozio di rappresentanza e l'ipotesi di conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato.
In questa lezione si esaminerà il contratto di compravendita. Uno dei contratti più ricorrenti nell'attività negoziale di diritto privato dei singoli. Anzitutto si partirà dall'analisi della sua natura giuridica, dei requisiti richiesti per esso dalle norme, e sulle caratteristiche del negozio che si riflettono sui relativi suoi effetti. Proseguendo si distinguerà tra i diversi tipi di vendita quali a) la vendita di cosa generica, b) la vendita alternativa, c) la vendita di cosa futura e d) la vendita di cosa altrui. Si analizzeranno poi, nel dettaglio, le obbligazioni gravanti in capo al venditore con riferimento alla particolare garanzia per evizione e garanzia per i vizi; in cocnlusione si esamineranno gli obblighi invece gravanti in capo al compratore.
In questa lezione si analizzeranno gli altri contratti di tipo traslativo, diversi dalla vendita, quali a) il riporto, b) la permuta e c)la somministrazione.
Per tutte e tre le tipologie contrattuali si esamineranno anzitutto i requisiti richiesti dalle norme del codice civile per quanto concerne, in particolare, la forma, i soggetti, l'oggetto e gli effetti. Ogni singolo contratto sarà spiegato dal punto di vista dei suoi elementi essenziali, così da fornire le competenze necessarie al fine di poter comprenderli e capire come essi vengano utilizzati nell'attività contrattuale dei privati.
In questa lezione si esamineranno i contratti di godimento e i contratti di prestito.
Per i contratti di godimento, in particolare, si studieranno a) la locazione e b) l'affitto.
Per i contratti di prestito, in particolare, si studieranno a) il comodato e b) il mutuo.
Per ogni tipologia contrattuale esaminata si spiegheranno i requisiti richiesti dal codice civile per quanto riguarda la loro struttura, la capcità dei soggetti, l'oggetto delle prestazioni. L'analisii sarà arricchita dagli orientamenti giurisprudenziali circa la loro natura giuridica e le possibili fattispecie atipiche che potrebbero configurarsi.
In questa lazione si tratteranno i contratti per la prestazione di servizi, in particolare del contratto di appalto e del contratto di mandato.
Le due tipologie contrattuali saranno esaminate in relazione alle norme previste dal codice civile per quanto riguarda i loro requisiti, i soggetti che possono stipularli, l'oggetto della prestazione e i relativi effetti.
In particolare per quanto riguarda l'appalto si esamineranno gli obblighi e i diritti in capo all'appaltatore e il committente; cosa comportano le modifiche apportare al progetto inizialmente pattuito, distinguendo tra quelle necessarie, non necessarie volute dall'appaltatore e non necessarie volute dal committente. L'analisi conclude con i tipi di responsabilità previsti in capo all'uno e l'altra parte del rapporto,
In particolare per il mandato, essendo esso convenuto finalizzato al compimento di attività giuridica per conto di un soggetto, si studieranno gli atti che possono essere compiuti dal mandatario e quali sono gli effetti che si producono nella sfera giuridica del mandante.
In questa lezione si esamineranno i contratti aleatori e i contratti di garanzia.
Partendo dai contratti aleatori si spiegheranno anzitutto i requisiti in base ai quali un contratto può definirsi tale. In particolare analizzando il concetto di alea la cui definizione non è stata fornita dal legislatore; si esporranno pertanto le teorie elaborate dalla dottrina sul tema. Proseguendo, si distinguerà tra i contratti che sono aleatori per legge e quelli che invece sono tali per volontà delle parti. Al riguardo si concluderà con lo studio del contratto di assicurazione.
Passando all'esame dei contratti di garanzia si esaminerà a) la fideiussione e b) l'anticresi. Entrambi saranno esaminati in base ai criteri stabiliti dal codice civile per quanto concerne i requisiti, i soggetti, l'oggetto e i relativi effetti. L'esame è arricchito dall'esposizione delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali.
In questa lezione si esamineranno i contratti nelle liti. In particolare a) la transazione, b)la cessione dei beni ai creditori, c) il compromesso e d) il sequestro convenzionale. La lezione sarà inizialmente incentrata sulla disamina dei caratteri generali del contratto stipulabile al fine di risolvere una controversia. L'esame verterà sulla causa del contratto che è determinante ai fini della configurazione di siffatto tipo contrattuale se la risoluzione della controversia è elemento essenziale del contratto. Al riguardo si esporranno le teorie dottrinali e giurisprudenziali prevalenti elaborate sul tema. Le suddette tipologie contrattuali, nel dettaglio, verranno esaminate in base alle norme previste dal codice civile– talvolta anche del codice di procedura civile– per quanto concerne i requisiti, i soggetti, l'oggetto e i relativi effettivi. I contratti nelle liti non costituendo una categoria unitaria e circoscritta, richiederanno altresì l'esposizione, durante il corso della lezione, degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in ordine alle singole caratteristiche previste per essi.
In questa lezione si esamineranno i contratti che hanno un contenuto socialmente tipico, i quali, hanno avuto origine e diffusione negli ordinamenti giuridici di stampo anglosassone. In particolare si esamineranno tre figure contrattuali particolarmente diffue nell'ambito dell'attività negoziale dei privati (anche del pubblico).
In particolare si studieranno a) il contratto di leasing, b) il contratto di factoring, c) di brokeraggio e d) di sponsorizzazione. Essendo contratti atipici si ricostruiranno le prevalenti tesi dottrinali e giurisprudenziali in ordine ai loro requisiti, carattere essenziali e capacità dei soggetti stipulanti. L'analisi è arricchita dall'individuazione degli schemi contrattuali tipici che ad essi sono assimilabili, fornendo le competenze necessarie al fine di individuarne la disciplina applicabile
Nella prima lezione sarà, innanzitutto, analizzata la nozione di ragioneria. Successivamente l'attenzione sarà rivolta agli obiettivi di questa materia e ad alcuni cenni alla storia di quest'ultima.
Nella seconda lezione saranno analizzati i sistemi ed i metodi di rilevazione.
In particolare, sarà posta l'attenzione sulla circostanza che nel linguaggio comune questi due elementi sono spesso oggetto di confusione.
Nella terza lezione saranno approfonditi i concetti di patrimonio e di capitale netto con particolare attenzione agli effetti che le dinamiche aziendali producono su questi ultimi.
Nella quarta lezione si affronterà, dapprima, l'analisi delle operazioni di gestione.
In secondo luogo, saranno presi in considerazione i conti ed i libri contabili.
Nella quinta lezione l'analisi proseguirà nel solco della ragioneria generale affrontando il sistema del reddito ed il metodo della partita doppia.
Nella sesta lezione si passerà a trattare la ragioneria applicata focalizzando l'attenzione sulle scritture di costituzione, sulla rilevazione dei principali fatti aziendali e sulle scrittura di chiusura.
Nella settima lezione si continueranno a trattare le scritture di costituzione, la rilevazione dei principali fatti aziendali e le scrittura di chiusura.
Nella ottava lezione si continueranno a trattare le scritture di costituzione, la rilevazione dei principali fatti aziendali e le scrittura di chiusura.
Nella nona lezione si continueranno a trattare le scritture di costituzione, la rilevazione dei principali fatti aziendali e le scrittura di chiusura.
Nella decima lezione sarà affrontata la tematica del bilancio di esercizio focalizzando l'attenzione sul suo ruolo, sulle sue funzioni e sulla normativa che lo regolamenta.
Nella undicesima lezione l'analisi proseguirà su altri aspetti relativi al bilancio di esercizio, vale a dire i postulati ed i principi di quest'ultimo.
Nella dodicesima lezione l'analisi proseguirà focalizzando l'attenzione sugli schemi di bilancio e sui criteri di valutazione, andando a spiegare le peculiarità di entrambi.
Nella lezione tredici l'attenzione sarà ancora rivolta agli schemi di bilancio ed ai criteri di valutazione con focalizzazione sugli aspetti peculiari di tali elementi.
Nella quattordicesima ed utlima lezione l'attenzione sarà rivolta, dapprima, ad alcuni cenni riguardanti le imposte sul reddito.
In secondo luogo, saranno affrontati alcuni brevi cenni sull'mposta sul valore aggiunto.
Infine, si tratterano i collegamenti di tali imposte con il bilancio di esercizio.
Roberto Bin è stato Professore Ordinario di Diritto costituzionale presso l´Università di Ferrara. Formatosi nell’Università di Trieste, è stato anche professore di Diritto costituzionale a Macerata. È co-autore di alcuni fortunati manuali di Diritto costituzionale e di Diritto pubb...
chi è Roberto Bin ?Saverio Setti è Dirigente presso il I Reparto Reclutamento, Affari Giuridici ed Economici del Personale dello Stato Maggiore, oltre ad essere consulente esterno per la Procura Generale militare presso la Suprema Corte di cassazione e professore a contratto di diritto militare presso l'Università Link Campus di ...
chi è Saverio Setti ?Formazione: Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Messina (2012 - 2017) Dottore di ricerca in diritto internazionale e della concorrenza presso l'Università degli studi di Enna "Kore" (2019 - 2022) Esperienze lavorative: Abilitato all'esercizio della ...
chi è RICCARDO SAMPERI ?E' iscritta all'Ordine degli Avvocati del foro di Roma. Svolge attività accademiche, come Cultore della materia, presso il Dipartimento di Diritto ed economia delle attività produttive, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", per l'insegnamento di Diritto del Mercato e degli Strum...
chi è Valeria Lucia ?Dott. Gianluca Dente è Dirigente del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento delle Finanze è attualmente direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Pesaro-Urbino. Servizio affari generali, contenzioso, antiriciclaggio Servizio riscontro e vigilanza su enti, uffici e altre g...
chi è Gianluca Dente ?Il Comitato Scientifico di Formazione Cammino Diritto è composto da professori universitari, magistrati, notai, avvocati e dirigenti pubblici di consolidata preparazione ed esperienza, capaci di accompagnare gli iscritti ai Corsi online in un percorso innovativo ed unico nel panorama nazionale. Il coinvolgimento di num...
chi è Formazione Cammino Diritto ?Laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Parthenope con votazione 110/110 con lode discutendo una tesi sulle partecipazioni rilevanti nelle società per azioni quotate. Svolge la pratica notarile e frequenta Corsi di aggiornamento in ambito notarile. ...
chi è Aurora Di Maio ?Alessio Giaquinto è Avvocato, fondatore e direttore responsabile della Rivista scientifica ANVUR Cammino Diritto. È iscritto nell'Elenco speciale dell'Ordine dei Giornalisti della Campania. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno con una tesi in diritto processual...
chi è Alessio Giaquinto ?In qualità di Direttore, ad oggi, è responsabile delle attività di sviluppo software e gestione del portale Cammino Diritto e Formazione FCD. Si occupa, inoltre, del controllo del centro dati, della ServerFarm e la verifica delle funzionalità per le attività di pubblicazione degli articoli i...
chi è Raffaele Giaquinto ?E' nato a Pontedera il giorno 06 ottobre 1995. Nel 2014 ha conseguito il diploma presso l' "Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Enrico Fermi" a Pontedera. Nel 2017 ha conseguito la laurea triennale in "Economia Aziendale" presso l'Università di Economia e Management di Pisa co...
chi è Lorenzo De Biasi ?Dipartimenti e settori d'interesse dai corsi ai concorsi
Concorsi pubblici ed esami.