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COSA PREVEDE QUESTO CORSO DI PREPARAZIONE
A CHI È DIRETTO QUESTO CORSO
A tutti gli iscritti al concorso che vogliano prepararsi al meglio per affrontare la prova scritta e orale.
Introduzione al Diritto costituzionale
Il Presidente della Repubblica, nel sistema politico italiano, è il capo dello Stato italiano, rappresentante dell'unità nazionale. Il Presidente della Repubblica si configura come un potere «neutro», ovvero posto al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo o giudiziario). Svolge una funzione di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla Costituzione italiana, di cui è garante.
Prima parte
Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio di separazione dei poteri: il potere legislativo è attribuito al Parlamento, al governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura, indipendente dall'esecutivo e dal potere legislativo, esercita invece il potere giudiziario; il presidente della repubblica è la massima carica dello Stato e ne rappresenta l'unità.
Seconda parte
La legge fondamentale della Repubblica è la Costituzione, ossia il codice che indica i principi fondamentali, i diritti e i doveri dei cittadini e ne fissa l'ordinamento. Il potere legislativo statale spetta al Parlamento ai sensi dell'art. 70 della Costituzione, suddiviso in due camere: il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati.
parte prima
Per pubbliche amministrazioni si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, le Città metropolitane, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
parte seconda
Il Governo è a capo della Pubblica Amministrazione e risponde dell'operato di questa di fronte al Parlamento.
prima parte
Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico.
Seconda parte
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge [95 c.3], in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
I principi del diritto amministrativo: dall'organizzazione della P.A. all'azione amministrativa.
Le ordinanze sindacali (aggiornate alle recenti modifiche al T.U.E.L.) Le disposizioni contenute nel Testo unico degli enti locali – D. Lgs. n. 267 del 2000 – attribuiscono al Sindaco, tra l’altro, il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti.
Cosa si intende per pubblico impiego e come è disciplinato. La privatizzazione e gli aspetti che ne sono rimasti esclusi
Altre ipotesi patologiche dell'atto amministrativo. Altre tipologie di vizi, già conosciute al diritto civile, quali la nullità, l’inesistenza e la irregolarità.
Il ricorso gerarchico è una istanza interna stragiudiziale rivolta contro la pubblica amministrazione per gli atti amministrativi.
Un tribunale amministrativo regionale (TAR) è, nell'ordinamento della Repubblica italiana, un organo di giurisdizione amministrativa.Come si redige un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale? A cosa fare attenzione?
Nell'ordinamento giuridico italiano il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è un peculiare ricorso amministrativo, disciplinato dal Decreto del presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n.1199.
Ha carattere alternativo rispetto ai ricorsi giurisdizionali, e può essere esperito nelle sole materie devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo, da chi intenda tutelare un proprio diritto (nelle sole materie di giurisdizione esclusiva) o interesse legittimo, contro atti della pubblica amministrazione.
I caratteri strutturali dell’illecito erariale.
Dall'ottemperanza al rito elettorale, vediamo le peculiarità di alcuni riti speciali del processo amministrativo.
La lezione sarà incentrata sullo studio delle fonti del diritto privato distinguendo tra fonti di cognizione e fonti di produzione.
Le singole fonti verranno poi analizzate in base al principio gerarchico spiegando quando l'una prevale rispetto all'altra. Al riguardo si terrà conto anche della impossibile contrarietà di una data fonte rispetto a quella ad essa gerarchicamente sovraordinata e, in particolare, analizzando il controllo di legittimità costituzionale pevisto dall'ordinamento.
In ultimo, a completamento della lezione, si accennano i limiti posti dai vincoli derivanti da obblighi internazionali e comunitari.
In questa lezione si affronta il tema dei soggetti di diritto partendo dalle definizioni di capacità giuridice e capacità di agire, spiegando i relativi modi di acquisto e le tipologie di atti che presuppongono requisiti e condizioni determinate dalla legge. La lezione prosegue poi sul'analisi della disciplina prevista in materia di capacità di agire del minore, illustrando quali sono le autorizzazioni necessarie al compimento di negozi giuridici, tenendo conto delle modifiche apportate dalla Riforma Cartabia sul processo civile.
La lezione è incentrata sul tema, iniziato in quella precedente, dei soggetti di diritto. In particolare si analizzeranno le disposizioni previsti dal codice civile per quanto concerne la capacità di agire del minore emancipato, interdetto, inabilitato e beneficiario dell'amministrazion di sostegno. Si illustreranno le procedure e le autorizzazioni richieste dalla legge al fine di compiere atti giuridici da parte di tali soggetti, tenendo conto delle modifiche apportate dalla Riforma Cartabia in materia.
In questa lezione si analizzerà la capacità delle persone giuridiche, in particolare quella degli enti distinguendoli in base ai criteri previsti dalla legge: presenza della struttura associativa, tipo di scopo perseguito, tipo di autonomia patrimoniale.
La lezione verà sulla spiegazione della distinzione tra fatto ed atto giuridico. Proseguendo si illustreranno le classificazioni dei vari negozi giuridici, distinguendo tra fattispecie semplici e complesse, fattispecie collegate, negozi inter vivos e mortis causa, negozi a titolo gratuito e a titolo oneroso, unilaterale e bilaerali e/o plurilaterali. In conclusione si analizzerà il negozio giuridico dal punto di vista sia spaziale che temporale, con un collegamento all'istituto della prescrizione e della decadenza.
La lezione verte sulla materia dei beni e dei diritti reali. In particolare si analizza la definizione fornita dal legislatore circa la qualificazione dei beni che possono formare oggetto di diritto. Proseguendo si illustreranno le classificazioni giuridiche dei beni fornite dal codice civile, in paricolare distinguendo tra beni immateriali e materiali, generici o specifici, fungibili e infungibili, divisibili e indivisibili, produttivi e non produttivi. Oltre alla classificazioni si avrà modo di analizzare le universalità di beni sia mobili che immobili, concludendo – sui beni che possono formare oggetto di diritto– con la definizione di pertinenza.
Proseguendo lo studio sarà incentrato sui diritti che nel dettaglio possono essere vantati sui beni, partendo dal diritto di proprietà, per poi seguire con l'analisi del modi di acquisto a titolo originario di questo stesso diritto.
La lezione prosegue nella trattazione iniziata con quella precedente concernente i beni e i diritti reali. In particolare si conclude l'argomento dei modi di acquisto della proprietà a titolo originario spiegando l'istituto dell'usucapione.
Per concludere lo studio circa il diritto di proprietà si esamineranno le azioni a difesa di tal diritto distinguendo tra a) azione revocatoria, b) azione negatoria, c) azione di regolamento dei confini e d) azioni per l'apposizione dei termini. Di queste si studieranno i requisiti, i termini di prescrizione e i relativi effetti seguendo le norme previste dal codice civile.
Proseguendo la lezione verterà sullo studio del diritto di possesso distinguendolo dalla detenzione e spiegando la particolare ipotesi di interversione. Anche per tal diritto si procederà successivamente allo studio delle azioni a sua difesa distinguendo tra a) azioni di reintegrazione, b) azione di manutenzione e c) azione di nunciazione.
A conclusione dello studio circa i diritti che possono vantarsi sui beni giuridicamente intesi, si analizzeranno quelli reali di godimento.
La lezione è incentrata sul diritto di famiglia. In particolare si spiegheranno i requisiti stabiliti dalla legge in virtù dei quali venga a configurarsi un nucleo familaire suscettibile di validi rapporti giuridici. Proseguendo si analizzerà il matrimonio, spiegando la differenza tra quello regolato dal diritto civile e quello invece regolato dal diritto canonico; si analizzerà altresì la struttura dell'atto, illustrando le tesi sulla natura giuridica di questo stesso. Proseguendo si spiegherà l'istituto della filiazione, quali sono i diritti dei figli, quali gli obblighi.
La lezione è incentrata sulla disamina del rapporto coniugale. In particolare si spiegheranno gli istituti della seprazione e dell'accordo di separazione, e lo scioglimento del matrimonio la cui causa è il divorzio. Nel dettaglio si illustrano quali sono i requisiti e le condizioni richieste dalla legge per poter addivenire all'uno o all'altro modo di estinzione del rapporto coniugale e, in particolare, quali sono gli effetti che ne derivano –sia per quanto riguarda i diritti personali che i diritti ti tipo patrimoniale.
In questa lezione si analizzerà il regime patrimoniale della famiglia, illustrando quale è quello previsto dalla legge, in mancanza di convenzioni matrimoniali, e come questa si sia evoluta nel tempo passando dalla seprazione dei beni alla comunione legale. Nel dettaglio poi si prosegue con l'analisi del fondo patrimoniale e della comunione dei beni per quanto concerne gli effetti sui diritti che competano ai titolari del rapporto coniugale, nonchè quelli spettanti ai propri discendenti.
In questa lezione si affronterà il tema di una particolare tipologia contrattuale a titolo gratuito quale quella delle donazioni. Anzitutto si spigheranno i criteri distintivi in base ai quali essa può essere individuata, in particolare partendo dalla definizione giuridica di liberalità e gratuità; gratuità che non sempre determina la qualificazione di un negozio come donazione, pertanto, si avrà modo di illustrare in quali casi nonostante la ricorrenza di tale requisito si è in presenza di contratti del tutto differenzi e non assimilabili a delle liberalità. Proseguendo la lezione si incentrerà sulla disciplina dettata dal codice, partendo dalla capacità di donare e di ricevere per donazione; quale può essere l'oggetto della donazione, distinguendo dal caso in cui essa consista in un dare o nell'assunzione di un obbligo; quale la forma richiesta per l'atto. In conclusione si analizzeranno particolari tipi di donazione regolati in modo differenziato dal codice civile, quale quella abnuziale, modale, il negozio misto con donazione e la donazione indiretta.
In questa lezione si inizierà lo studio delle obbligazioni. In particolare si analizzeranno i requisiti del rapporto giuridico dal quale possa desumersi la nascita di un obbligazione, ciò spiegando l'importanza della relizzazione dell'interesse altrui e la necessaria bilateralità del rapporto stesso– quali elementi essenziali della fattispecie in esame. Proseguendo si analizzeranno, in particolare, i tipi di interesse che le diverse tipologie di obbligazioni previste dall'ordinamento mirano a comporre e cosa possa formare oggetto di obbligazione– inteso come il comportamento che l'obbligato è tenuto ad avere. L'oggetto della prestazione e, quindi, dell'obbligo verrà poi analizzato in base alle classificazioni emerse: nel dettaglio si spiegherà in cosa consiste l'obbligo di un fare, o di un non fare, l'obbligo di un dare e la necessaria patrimonialità della prestazione, comune a tutti i tipi di obbligazioni assunte.
In questa lezione si analizzano le vicende che interessano il rapporto obbligatorio. Anzitutto si illustreranno ed esamineranno i modi di estinzione dell'obbligazione, partendo dall'adempimento. Al riguardo si analizzeranno le disposizioni del codice civile che regolano il comportamento che il debitore è tenuto ad avere nell'adempiere alla prestazione oggetto dell'obbligo da lui assunto; nel dettaglio si spiegherà cosa si intende per diligenza e correttezza e, come questi criteri debbano essere valutati al fine di decretarne il rispetto da parte del debitore. Si analzizeranno altresì i requisiti dell'adempimento, quali l'esattezza e l'integralità, spiegando quando il creditore possa o non possa ritenere sufficiente un adempimento soltanto parziale. Al riguardo si avrà modo di spiegare l'istituto della datio in solutum che consente al debitore di eseguire una prestazione diversa da quella dovuta con il consenso espresso del creditore. In ultimo si analizzeranno le disposizioni del codice civile per quanto concerno il tempo e il luogo dell'adempimento.
In questa lezione si esamineranno i modi di estinzione del rapporto obbligatorio diversi dall'adempimento, distinguendo tra i modi satisfattori e i modi non satisfattori– a seconda che all'estinzione del rapporto si accompagni o non il contestuale soddisfacimento dell'interesse del creditore. Si avrà modo pertanto di spiegare l'istituto della compensazione e della confuzione, quali modi satisfattori di estinzione dell'obbligazione, e l'istituto della novazione, della remissione del debito e dell'impossibilità sopravvenuto, quali modi non satisfattori di estinzione dell'obbligazione. Gli istituti, nel dettaglio, verranno analizzati sulla base dei requisiti richiesti dalle norme dettate dal codice civile e delle teorie eleborate dalla dottrina e dalla giurisprudenza in ordine alla loro natura giuridica, la quale, si riflette sulla strutturazione del tipo di negozio giuridico utilizzabile e, di conseguenza, sui suoi effetti.
In questa lezione si analizzeranno le possibili modificazioni del rapporto obbligatorio, distinguendo tra i tipi di modificazione oggettiva-soggettiva, e le modifificazioni che riguardano il lato attivo e passivo del rapporto obbligatorio. Nel dettaglio, per quanto concerne le modificazioni soggettive attinenti al lato attivo del rapporto si analizzerà il contratto di cessione del credito e, segnatamente, la natura giuridica dello stesso, i requisiti richiesti dalle norme del codice civile e le diverse tipologie di cessione a cui è possibile ricorrersi. In particolare, poi, si spiegheranno quali sono gli effetti per quanto riguarda sia il rapporto tra cedente e cessionario sia il rapporto tra debitore ceduto e terzo cessionario. A completamento della lezione si analizzerà l'istituto della surrogazione per pagamento, che è il secondo modo attraverso il quale è possibile realizzare una modificazione soggettiva del lato attivo di un rapporto obbligatorio.
In questa lezione si analizzeranno le modificazioni soggettive del lato passivo. Anzitutto si partirà dall'istituto della delegazione spiegando che con questo stesso l'ordinamento giuridico permette di estinguere con un unico adempimento due distinti rapporti obbligatori, quale quello intercorrente tra delegante e delegato e, quello esistente tra delegante e delegatario. A tal riguardo si distinguerà tra delegatio promittendi, quando il delegato assume soltanto l'obbligazione del delegante, e delegatio solvendi, cioè quando il delegato estingue direttamente l'obbligazione del delegante. Ancora, si terrà conto dei diversi tipi di delegazione distinguendo tra quella titolata e astratta, al coperto e allo scoperto, liberatoria e cumulativa. La lezione prosegue poi con l'analisi dell'espromissione e l'accollo seguendo gli stessi criteri adottati per la spiegazione dell'isituto della delegazione, pertanto, si illustreranno quali sono i requisiti richiesti dalle norme del codice civile, quali sono le teorie elaborate dalla dottrina e giurisprudenza in ordine alla loro struttura dal punto di vista negoziale e quali sono gli effetti che ne derivano in termini di rapporti tra le parti.
La lezione è incentrata sul fenomento dell'inadempimento. Nel dettaglio si analizzeranno i requisiti richiesti dalle norme del codice civile al fine di poter decretare il mancato adempimento da parte del debitore della prestazione da lui dovuta e l'imputabilità dello stesso inadempimento ad un suo comportamento. A tal riguardo di spiegherà l'importanza della valutazione circa la diligenza utilizzata dal debitore, spiegando in quali casi e per quali motivi il debitore, quandanche inadempiente, non è tenuto al risarcimento del danno o, comunque, il creditore non può più pretendere l'adempimento. Tutto quanto spiegato sarà poi cordinato con le norme dettate in tema di colpa e dolo: si spiegherà quando la valutazione della colpevolezza e dell'intenzionalità possa condurre all'imputabilità dell'inadempimento al debitore, quando invece non rileva in ogni caso tale valutazione. Proseguendo la lezione continua sull'analisi del tipo di risarcimento dovuto al creditore distinguendo tra il danno causato da un illecito aquiliano (o extracontrattuale) e il danno come conseguenza diretta dell'inadempimento. La lezione si conclude con la spiegazione degli istituti a cui le parti di un rapporto obbligatorio possono ricorrere, al fine di evitare le conseguenze dell'inadempimento, quali la clausola penale e la caparra confirmatoria.
La lezione si incentra sull'analisi dei requisiti essenziali di un contratto, che sono fondamentali per la sua validità– quali la volontà delle parti, la causa, l'oggetto del contratto e la forma quando richiesta dalla legge a pena di nullità. Nel dettaglio si analizzano i tipi di accordi dai quali possa sorgere l'esistente di un contratto tra le parti che lo hanno raggiunto, spiegando in quali casi, e in quali invece non, rileva al tal fine la volontà –e quindi lo scopo– voluto dalle parti. Proseguendo si spiegherà in particoalre cosa si intende per causa del contratto, illustrando al riguardo le teorie elaborate dalla dottrina in ordine alla sua natura giuridica. Dalla causa del contratto si avrà modo di analizzare altresì la possibilità per i privati, ad espressione dell'autonomia negoziale, di concludere negozi cd. atipici e negozi cd. misti o collegati. A conclusione della lezione si spiegheranno quali sono i requisiti richiedi dalle norme del codice civile in ordine all'oggetto del contratto.
In questa lezione, continuando con gli argomenti spiegati nella precedente, si analizzerà l'ultimo requisito richiesto dalle norme del codice civile in ordine alla validità di un contratto e, segnatamente della forma– quando questa sia richiesta a pena di nullità. Si spiegherà qual è, in generale, la funzione a cui puo assurgere la forma di un negozio giuridico, quale quella di esteriorizzazione dell'atto umano, rendere possibile la pubblicità del negozio stesso, dirimere controversie. Al riguardo si terrà conto della distinzione tra la forma richiesta ad substantiam e quella richiesta ad probationem, spiegando gli effetti che derivano dall'uno e dall'altro tipo. Proseguendo si analizzeranno altresì gli elementi accidentali del contratto, quindi quelli che dalle norme del codice civile non risultano essere essenziali– in particolare per quanto concerne la condizione, il termine ed il modus.
La lezione è incentrata sullo studio delle ipotesi di invalidità del contratto quali la nullità e l'annullabilità. Anzitutto si partirà dalla definizione del concetto di nullità, illustrando quali sono le teorie elaborate dalla dottrina al riguardo– in particolare si distinguerà dall'ipotesi in cui il contratto nullo tolleri delle eccezioni per quanto riguarda la produzione di un qualche suo effetto e le ipoteci in cui, invece, non si ammette nessuna eccezione. Proseguendo si esporranno le diverse classificazioni della nulità eleborate da dottrina e giurisprudenza e si analizzeranno, poi, nello specifico le singole cause di nullità. In ultimo si analizzerà l'azione di nullità, nel dettaglio per quanto riguarda i soggetti che possono esperirla, se vi sono termini per il suo esercizio e se sia possibile sanare in qualche modo la nullità di un negozio giuridico.
Per quanto concerne l'annullabilità, allo stesso modo, si spiegherà anzitutto qual è il suo fondamento e la sua natura giuridica. Proseguendo si analizzeranno anche per tale vizio le singole ipotesi di annullabilità previste dalle norme del codice civile e, in conclusione, si illustreranno i modi attraverso i quali è possibile rimediare all'annullabilità di un contratto.
Seconda parte
Sul corretto uso delle risorse finanziarie pubbliche (controlli di gestione e responsabilità amministrativo-contabile), nonché l'attività principale con la quale la P.A. provvede ad impegnare le spese previste in bilancio, ossia la stipulazione di contratti passivi...
parte prima
I fallimenti di mercato: Le esternalitá
parte seconda
I fallimenti di mercato: Le esternalità
i fallimenti del mercato: I beni pubblici.
I fallimenti del mercato: il monopolio naturale.
I fallimenti di mercato: Asimmetrie informative e comportamenti opportunistici
Roberto Bin è stato Professore Ordinario di Diritto costituzionale presso l´Università di Ferrara. Formatosi nell’Università di Trieste, è stato anche professore di Diritto costituzionale a Macerata. È co-autore di alcuni fortunati manuali di Diritto costituzionale e di Diritto pubb...
chi è Roberto Bin ?Il Comitato Scientifico di Formazione Cammino Diritto è composto da professori universitari, magistrati, notai, avvocati e dirigenti pubblici di consolidata preparazione ed esperienza, capaci di accompagnare gli iscritti ai Corsi online in un percorso innovativo ed unico nel panorama nazionale. Il coinvolgimento di num...
chi è Formazione Cammino Diritto ?Dott. Gianluca Dente è Dirigente del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento delle Finanze è attualmente direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Pesaro-Urbino. Servizio affari generali, contenzioso, antiriciclaggio Servizio riscontro e vigilanza su enti, uffici e altre g...
chi è Gianluca Dente ?Laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Parthenope con votazione 110/110 con lode discutendo una tesi sulle partecipazioni rilevanti nelle società per azioni quotate. Svolge la pratica notarile e frequenta Corsi di aggiornamento in ambito notarile. ...
chi è Aurora Di Maio ?Alessio Giaquinto è Avvocato, fondatore e direttore responsabile della Rivista scientifica ANVUR Cammino Diritto. È iscritto nell'Elenco speciale dell'Ordine dei Giornalisti della Campania. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno con una tesi in diritto processual...
chi è Alessio Giaquinto ?Formazione: Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Messina (2012 - 2017) Dottore di ricerca in diritto internazionale e della concorrenza presso l'Università degli studi di Enna "Kore" (2019 - 2022) Esperienze lavorative: Abilitato all'esercizio della ...
chi è RICCARDO SAMPERI ?Saverio Setti è Dirigente presso il I Reparto Reclutamento, Affari Giuridici ed Economici del Personale dello Stato Maggiore, oltre ad essere consulente esterno per la Procura Generale militare presso la Suprema Corte di cassazione e professore a contratto di diritto militare presso l'Università Link Campus di ...
chi è Saverio Setti ?Dipartimenti e settori d'interesse dai corsi ai concorsi
Concorsi pubblici ed esami.