In arrivo il nuovo bando per DSGA

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IN ARRIVO IL NUOVO BANDO PER DSGA

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Aggiornato: domenica 31 dicembre 2023

Slitta al 2024 il nuovo bando di concorso per Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA).

AGGIORNAMENTO

Il nuovo bando per DSGA, la cui uscita, prevista inizialmente nel 2022 e poi slittata al 2023, è slittato nuovamente. Il concorso per Direttori dei servizi generali e amministrativi potrebbe uscire, dunque, nei prossimi mesi del 2024.

Il Ministero dell’istruzione ha già pubblicato il regolamento per la procedura concorsuale, con tutte le informazioni sullo svolgimento, chi può accedere, le prove d’esame, cosa studiare e le graduatorie.


È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 Ottobre 2022 il Decreto con il Regolamento del Concorso DSGA. Il provvedimento sarà in vigore dal 18 Ottobre 2022, dunque l’uscita del bando di concorso è prevista entro la fine dell’anno.

Quali sono i requisiti di ammissione?

Nella bozza si legge che sono ammessi a partecipare alle procedure concorsuali coloro che sono in possesso della cittadinanza italiana, o di uno degli Stati membri dell’Unione europea, oppure cittadinanza di uno Stato diverso da quelli appartenenti all’Unione europea, qualora ricorrano le condizioni di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Si deve essere in possesso dei diplomi di laurea, delle lauree specialistiche e delle lauree magistrali elencate nell’allegato A parte integrante del decreto.

Quanti saranno i posti a disposizione?

La bozza del decreto non fa riferimento al numero di posti disponibili per il nuovo Concorso per Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA).

Quale titolo di studio bisognerà possedere per partecipare?

Per poter accedere al concorso sarà probabilmente necessario uno dei seguenti titoli:

  • LMG/01 Giurisprudenza;
  • LM-87 Servizio sociale e politiche sociali;
  • LM-52 Politiche internazionali;
  • LM-56 Scienze dell’economia;
  • LM-62 Scienze della politica;
  • LM-63 Scienze della pubblica amministrazione;
  • LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo;
  • LM-88 Sociologia e ricerca sociale;
  • LM-90 Studi europei;
  • LM-77 Scienze economico-aziendali.

Saranno ammessi anche titoli equipollenti.

In quante prove sarà articolato il concorso?

A differenza del precedente Concorso DSGA 2018, il nuovo concorso non prevede né la prova preselettiva né la prova teorico pratica. In particolare, l’iter di selezione prevede:

  • una prova scritta;
  • una prova orale;
  • la valutazione titoli.

In cosa consiste la prova selettiva scritta?

La prova scritta computer based è unica in tutto il territorio nazionale si svolgerà nelle sedi individuate dagli uffici scolastici regionali.

La prova scritta consiste nella risoluzione di 60 quesiti con quattro opzioni di risposta di cui una sola corretta nelle seguenti materie:

  • Diritto Costituzionale e Diritto Amministrativo con riferimento al diritto dell’Unione europea n. 5 quesiti;
  • Diritto civile n. 4 quesiti;
  • Contabilità pubblica con particolare riferimento alla gestione amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche n. 18 quesiti;
  • Diritto del lavoro, con particolare riferimento al pubblico impiego contrattualizzato, n. 10 quesiti;
  • Legislazione scolastica n. 8 quesiti;
  • Ordinamento e gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche autonome e stato giuridico del personale scolastico n.12 quesiti;
  • Diritto penale con particolare riguardo ai delitti contro la Pubblica Amministrazione n. 3 quesiti.

Sarà pubblicata una banca dati?

No, non è prevista la pubblicazione della banca dati nella bozza del decreto.

Quanto durerà la prova?

La prova scritta durerà 120 minuti fermo restando i tempi aggiuntivi previsti dall’art. 20 L. 5 febbraio 1992, n. 104.

In cosa consiste la prova orale?

La prova orale consiste in:

  • un colloquio sulle materie d’esame di cui all’allegato B, che accerta la preparazione professionale del candidato sulle medesime e verifica la capacità di risolvere un caso riguardante la funzione di DSGA;
  • una verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle TIC di più comune impiego;
  • una verifica della conoscenza della lingua inglese attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla Commissione.

La prova orale avrà una durata massima di 40 minuti fermo restando i tempi aggiuntivi previsti dall’art. 20 L. 5 febbraio 1992, n. 104.

In cosa consiste la valutazione dei titoli?

Le commissioni giudicatrici dispongono di centocinquanta (150) punti, di cui sessanta (60) per la prova scritta, sessanta (60) per la prova orale e trenta (30) per i titoli.

Alla prova scritta di cui all’articolo 4 è assegnato un punteggio massimo di 60 punti. A ciascuno dei 60 quesiti a risposta multipla è attribuito un punteggio pari a 1 punto, per ogni risposta esatta, e 0 punti per ogni risposta non data o errata. Accedono alla prova orale i candidati che abbiano conseguito un punteggio di almeno 42/60.

La commissione assegna alla prova orale di cui all’articolo 5 un punteggio massimo complessivo di 60 punti. La prova è superata dai candidati che conseguono un punteggio non inferiore a 42 punti.

I candidati che superano la prova orale accedono alla valutazione dei titoli. La commissione assegna ai titoli culturali e professionali di cui all’allegato C, un punteggio massimo complessivo di 30 punti.

Il punteggio finale è dato dalla somma del voto conseguito nella prova scritta, della votazione conseguita nella prova orale e del punteggio attribuito nella valutazione dei titoli.

Continua a seguirci per aggiornamenti relativi alla pubblicazione del bando di concorso.

Formazione Cammino Diritto