Concorso per 350 Magistrati Ordinari

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CONCORSO PER 350 MAGISTRATI ORDINARI

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Aggiornato: martedì 17 dicembre 2024

È indetto un concorso, per esami, a 350 posti di magistrato ordinario.

È indetto un concorso, per esami, a 350 posti di magistrato ordinario.

È possibile inoltrare la domanda di partecipazione entro il 17 gennaio 2025.

Quali sono i requisiti per partecipare al concorso?

Per essere ammesso al concorso è necessario che il candidato:

  • sia cittadino italiano;
  • abbia l'esercizio dei diritti civili;
  • sia di condotta incensurabile;
  • sia fisicamente idoneo all'impiego a cui aspira;
  • sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;
  • non sia stato dichiarato per quattro volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  • rientri, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:
    • magistrati amministrativi e contabili;
    • procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
    • dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • abilitati all’esercizio della professione forense anche se non iscritti all’albo degli avvocati e, se iscritti all’albo degli avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni.
      Resta ferma la legittimazione alla partecipazione al concorso dei
      • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modificazioni;
      • laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162;
      • laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato, ai sensi dell’art. 73 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo vigente a seguito dell’entrata in vigore del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114;
  • sia in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.

Come si articola la procedura concorsuale?

L'esame consiste in:

  • una prova scritta
  • una prova orale.

La prova scritta consiste nello svolgimento di tre elaborati teorici vertenti su:

  • diritto civile;
  • diritto penale;
  • diritto amministrativo.

Gli elaborati devono essere presentati nel termine di otto ore dalla dettatura della traccia.

La prova orale verte su:

  • diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
  • procedura civile;
  • diritto penale;
  • procedura penale;
  • diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
  • diritto commerciale e fallimentare;
  • diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  • diritto comunitario;
  • diritto internazionale pubblico e privato;
  • elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
  • colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Quando si svolgerà la prova scritta?

Le prove di esame si svolgeranno nelle date, nella sede o nelle sedi di cui al diario contenente la disciplina della prova scritta che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4ª serie speciale, concorsi ed esami – n. 20 dell’11 marzo 2025, nonché sul sito del Ministero della Giustizia, www.giustizia.it.

Nella stessa Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero della Giustizia verrà data notizia di eventuali differimenti e/o prescrizioni attinenti alla partecipazione alle prove di esame.

Come si inoltra la domanda di partecipazione?

La domanda di partecipazione al concorso deve essere inviata esclusivamente per via telematica; il canddiato deve collegarsi al sito internet del Ministero della Giustizia, www.giustizia.it, alla voce Strumenti/Concorsi, esami, selezioni ed assunzioni, ed autenticarsi tramite SPID di secondo livello, ovvero Carta di Identità Elettronica, ovvero Carta Nazionale dei Servizi.

Il candidato, inoltre, deve procedere, tramite il servizio PagoPA, nei termini di vigenza del bando, al versamento della somma di euro 50,00, quale contributo per la copertura delle spese della procedura concorsuale anno 2024.


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