Concorso 38 dirigenti MEF

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CONCORSO 38 DIRIGENTI MEF

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Aggiornato: martedì 10 maggio 2022

Le prove scritte per i profili A e B si svolgeranno a Roma nei giorni 26 e 27 aprile 2022

È stato pubblicato un concorso pubblico per il reclutamento di complessive 38 unità, a tempo indeterminato, di personale dirigenziale di seconda fascia, in prova, nel ruolo dei dirigenti del Ministero dell’economia e delle finanze, da destinare agli Uffici ubicati nelle sedi centrali di Roma, come di seguito specificato:

Profilo A – n. 20 posti da assegnare a funzioni di consulenza, studio e ricerca, con specifiche competenze in materia di programmazione e valutazione degli impatti economici e finanziari degli investimenti pubblici nonché con specifiche competenze in materia di valutazione della fattibilità e della rilevanza economico finanziaria dei provvedimenti normativi e della relativa verifica della quantificazione degli oneri e della loro coerenza con gli obiettivi programmatici in materia di finanza pubblica;

Profilo B – n. 18 con competenze giuridiche ed economico-finanziarie riferibili a funzioni istituzionali del Ministero dell’economia e delle finanze. Il 30% dei suddetti posti è riservato al personale di ruolo del Ministero dell’economia e delle finanze. I posti riservati, ove non utilizzati, sono conferiti agli idonei secondo l’ordine di graduatoria.

AGGIORNAMENTO: Le prove scritte si terranno a Roma secondo il seguente calendario:

26 aprile : mattina - 1^ prova commissione A – pomeriggio - 1^ prova commissione B
27 aprile : mattina 2^ prova commissione B – pomeriggio 2^ prova commissione A

La prova preselettiva per i profili A e B, si è svolta in un’unica sessione il giorno 9 marzo 2022, ore 10,00 presso NUOVA FIERA DI ROMA - Viale Alexandre Gustave Eiffel, 00148 - ROMA - INGRESSO EST - Padiglioni 5 e 6.

Quali sono i requisiti per partecipare?

- essere dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea, che hanno compiuto almeno cinque anni di servizio o, se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione (DS) conseguito presso le Scuole di specializzazione individuate con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’Università e della ricerca, almeno tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del dottorato di ricerca o del diploma di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni statali che siano stati reclutati a seguito di corsoconcorso, il periodo di servizio è ridotto a quattro anni;

- essere in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione dell’art. 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, muniti del diploma di laurea, che abbiano svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali;

- aver ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni, purché muniti del diploma di laurea;

- essere cittadini italiani che hanno svolto servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali in posizioni funzionali apicali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea:

- essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:

per il Profilo A: Laurea Magistrale (LM) in Giurisprudenza LMG 01; Scienze economicoaziendali LM-77; Scienze dell’economia LM-56; Matematica LM-40; Scienze Statistiche LM 82; Scienze della politica LM-62; Relazioni internazionali LM-52; Scienze delle pubbliche amministrazioni LM-63; Scienze per la cooperazione allo sviluppo LM-81; Studi europei LM-90; o titoli equiparati ed equipollenti ai titoli equiparati secondo la normativa vigente;

per il Profilo B: Laurea Magistrale (LM) in Giurisprudenza LMG 01; Scienze economicoaziendali LM-77; Scienze dell’economia LM-56; Ingegneria gestionale LM-31; Ingegneria informatica LM-32; Matematica LM-40; Scienze Statistiche LM 82; Scienze della politica LM-62; Relazioni internazionali LM-52; Scienze delle pubbliche amministrazioni LM-63; Scienze per la cooperazione allo sviluppo LM-81; Studi europei LM-90; o titoli equiparati ed equipollenti ai titoli equiparati secondo la normativa vigente.

In cosa consistono le prove concorsuali?

Le prove del concorso consistono in due prove scritte e in una prova orale. Le prove sono valutate in centesimi e si intendono superate con un punteggio non inferiore a settanta centesimi. Pertanto, alla prova orale sono ammessi i candidati che avranno riportato nelle prove scritte una votazione minima, in ciascuna prova, di 70/100 (settanta/centesimi).

I candidati ammessi alla prova orale sono avvertiti almeno venti giorni prima della data fissata per sostenere le prove stesse.

Ai medesimi è contemporaneamente comunicato il voto riportato nella valutazione dei titoli ed il voto riportato in ciascuna prova scritta. La votazione complessiva è determinata dalla somma dei voti riportati nelle prove scritte, nella prova orale e del punteggio conseguito nella valutazione dei titoli.

In cosa consiste la prova preselettiva?

La prova preselettiva, della durata di 60 minuti, da effettuarsi anche con l’ausilio di sistemi computerizzati, consiste in complessivi 60 quesiti a risposta multipla di cui n. 20 volti alla verifica delle abilità logiche, matematiche, numeriche, deduttive e di ragionamento e n. 40 dirette alla verifica del possesso di conoscenze nelle seguenti materie: diritto amministrativo; diritto costituzionale; diritto dell’Unione europea; contabilità di Stato e degli enti pubblici; economia politica; politica economica; scienza delle finanze; diritto dei contratti e delle obbligazioni; diritto societario; elementi di statistica; lingua inglese (livello atteso B2 QCER). Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta.

Il punteggio conseguito nella prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale di merito e viene determinato con le seguenti modalità: attribuzione di 1 punto per ogni risposta esatta; sottrazione di 0,35 per ogni risposta errata o plurima; 0 punti per ogni risposta omessa.

Alle prove scritte sarà ammesso alle prove scritte un numero di candidati pari a dieci volte i posti messi a concorso. Tale numero potrà essere superiore in caso di candidati collocatisi ex aequo all’ultimo posto utile in ordine di graduatoria.

In cosa consistono le prove scritte?

Le prove scritte sono volte ad accertare la preparazione del candidato sia sotto il profilo teorico sia sotto quello applicativo-operativo. La prima prova scritta consiste:

per il Profilo A nella redazione di un elaborato anche nella forma di risposta sintetica a una pluralità di quesiti di carattere teorico sulle materie di seguito indicate: diritto amministrativo, con particolare riferimento ai contratti pubblici; valutazione delle politiche pubbliche; diritto dell’Unione europea; contabilità di Stato e degli enti pubblici; economia politica; politica economica; scienza delle finanze, diritto dei contratti e delle obbligazioni; diritto societario; elementi di statistica. La prova prevede documenti in lingua italiana e in lingua inglese, nonché una specifica domanda a cui deve essere fornita risposta in lingua inglese (livello atteso B2 QCER).

per il Profilo B nella redazione di un elaborato anche nella forma di risposta sintetica a una pluralità di quesiti di carattere teorico sulle materie di seguito indicate: diritto amministrativo, con particolare riferimento ai contratti pubblici e all’ordinamento dell’impiego presso le amministrazioni pubbliche; diritto dell’Unione europea; contabilità di Stato e degli enti pubblici; economia politica; politica economica; scienza delle finanze; diritto dei contratti e delle obbligazioni; economia delle amministrazioni pubbliche; diritto societario; disciplina dei mercati finanziari.

La prova prevede documenti in lingua italiana e in lingua inglese, nonché una specifica domanda a cui deve essere fornita risposta in lingua inglese (livello atteso B2 QCER). La seconda prova scritta, a contenuto pratico, è diretta ad accertare l’attitudine del candidato all’analisi e alla riflessione critica con riferimento agli ambiti di competenze di cui all’art. 1 e alle materie indicate nel presente bando di concorso nonché le capacità organizzative, gestionali nonché a verificarne l’attitudine manageriale.

In cosa consiste la prova orale?

La prova orale mira ad accertare la preparazione e la professionalità del candidato nonché l’attitudine all’espletamento delle funzioni dirigenziali e consiste in un colloquio sulle materie previste nelle prove scritte nonché sulle seguenti aree di competenza: - il possesso di adeguate conoscenze in tema di tecnologie digitali e informatiche anche ai fini gestionali; - capacità, attitudini e motivazioni individuali, anche attraverso prove, nell’ambito della prova orale, finalizzate alla loro osservazione e valutazione comparativa, definite secondo metodologie e standard riconosciuti; - capacità organizzative e manageriali in rapporto a specifiche situazioni proprie del ruolo dirigenziale; - ordinamento e attribuzioni del Ministero dell’economia e delle finanze; codice di comportamento del Ministero dell’economia e delle finanze; normativa in materia trasparenza e prevenzione della corruzione; - il possesso di adeguata conoscenza della lingua inglese.

La prova orale è valutata in centesimi e si intende superata con un punteggio non inferiore a settanta/centesimi.