È stato indetto il concorso per la carriera prefettizia per la copertura di 158 posti di lavoro.
I vincitori del concorso per l’accesso alla carriera prefettizia saranno nominati Consiglieri e ammessi al corso di formazione iniziale. Una volta superato il corso, saranno inseriti nel ruolo di Viceprefetto Aggiunto.
Le domande di partecipazione devono essere inviate entro il 10 luglio 2025.
Come si deve inviare la domanda di partecipazione?
Il candidato deve produrre la domanda di partecipazione al concorso esclusivamente, a pena di irricevibilità, in via telematica accedendo all'apposita procedura informatizzata mediante l'utilizzo delle credenziali del Sistema pubblico di identità digitale (SPID).
Per partecipare è necessario pagare la tassa di concorso pari a Euro 10,00.
Quali sono i requisiti per partecipare?
Per essere ammessi al concorso per diventare prefetti è necessario che i candidati siano in possesso del seguente titolo di studio:
- Laurea magistrale in LMG/01 giurisprudenza, LM-62 scienze della politica, LM-52 relazioni internazionali, LM-63 scienze delle pubbliche amministrazioni, LM-56 scienze dell’economia, LM-77 scienze economico-aziendali, LM-88 sociologia e ricerca sociale, LM-87 servizio sociale e politiche sociali, LM-90 studi europei, LM-84 scienze storiche;
- oppure laurea specialistica in 22/S giurisprudenza, 102/S teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica, 70/S scienze della politica, 60/S relazioni internazionali, 71/S scienze delle pubbliche amministrazioni, 64/S scienze dell’economia, 84/S scienze economico-aziendali, 89/S sociologia, 57/S programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, 94/S storia contemporanea, 99/S studi europei;
- oppure diplomi di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, scienze dell’amministrazione, economia e commercio, economia politica, economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali, sociologia, storia, nonché altri titoli equipollenti.
Inoltre è necessario essere in possesso dei requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici, e in particolare:
- cittadinanza italiana;
- godimento dei diritti civili e politici;
- possesso delle qualità morali e di condotta di cui all’articolo 26 della legge 1° febbraio 1989, n. 53;
- età non superiore a 35 anni;
- idoneità fisica all’impiego;
- non essere stato destituito o dispensato o licenziato dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
- non essere stato dichiarato decaduto da un impiego statale per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
- posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
- non aver riportato condanne con sentenza passata in giudicato per reati che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione.
Come si articola la procedura concorsuale e su cosa vertono le prove?
- una prova preselettiva;
- cinque prove scritte;
- una prova orale.
La prova preselettiva consiste nella risoluzione di quesiti a risposta multipla relativi ad argomenti che potranno essere scelti tra le seguenti discipline:
- diritto costituzionale;
- diritto amministrativo;
- diritto civile;
- diritto dell’Unione Europea;
- economia politica;
- storia contemporanea.
Le prove scritte consistono:
- nello svolgimento di 3 elaborati, rispettivamente, su diritto amministrativo e/o diritto costituzionale; diritto civile; storia contemporanea e della pubblica amministrazione italiana; la prova avrà una durata massima di 8 ore;
- nella risoluzione di un caso in ambito giuridico-amministrativo o gestionale-organizzativo, al fine di verificare l’attitudine del candidato all’analisi ed alla soluzione di problemi inerenti alle funzioni dirigenziali; la prova avrà una durata massima di 7 ore;
- nella traduzione, con l’uso del vocabolario, di un testo o nella risposta ad un quesito nella lingua inglese o francese scelta dal candidato; la prova avrà una durata massima di 4 ore.
La prova orale concerne, oltre alle materie indicate per le prove scritte, le seguenti materie:
- nozioni generali di sociologia e di scienza dell’organizzazione; diritto dell’Unione Europea;
- scienza delle finanze;
- diritto penale (codice penale libro I; libro II, titoli II e VII);
- legislazione speciale amministrativa riferita alle attività istituzionali del Ministero dell’interno;
- elementi di amministrazione del patrimonio e di contabilità generale dello Stato.
Nel corso della prova orale è accertata, inoltre, la conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse da realizzarsi anche mediante una verifica applicativa, nonché la conoscenza delle potenzialità organizzative connesse all’uso degli strumenti informatici.
Formazione Cammino Diritto
Aggiornato: mercoledì 18 giugno 2025