Concorso 50 dirigenti tecnici Ministero della cultura

Non sei ancora iscritto o non hai effettuato l'accesso.
Per seguire tutte le attività iscriviti senza impegno.




Versione 1.1.23 (Build ufficiale) (a 64 bit)
Copyright 2024 Cammino Diritto Srl Tutti i diritti riservati.

WebMaster Raffaele Giaquinto





CONCORSO 50 DIRIGENTI TECNICI MINISTERO DELLA CULTURA

Condividi questa pagina

Aggiornato: giovedì 4 agosto 2022

Aggiornamento: Le due prove scritte si svolgeranno a Roma, il 5 e il 6 luglio 2022.

Nella Gazzetta Ufficiale del 7 dicembre 2021 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» n. 97 è stato pubblicato il concorso 75 allievi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di 50 dirigenti di seconda fascia del Ministero della cultura per le seguenti professionalità:

Area A - Archivi e biblioteche: 24 allievi ammessi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di sedici dirigenti di seconda fascia;

Area B - Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio: 36 allievi ammessi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di ventiquattro dirigenti di seconda fascia;

Area C - Musei: 15 allievi ammessi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento dieci dirigenti di seconda fascia.

AVVISO PROVE SCRITTE:

Le due prove scritte si svolgeranno a Roma, il 5 e il 6 luglio 2022.

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» – n. 48 del 17 giugno 2022, l’avviso con diario e modalità di svolgimento.

La sede di svolgimento delle prove scritte è, per entrambe le giornate, l’Ergife Palace Hotel, in Largo Lorenzo Mossa n. 8.

  • Martedì 5 luglio 2022 si svolge la prima prova scritta, prova comune alle tre aree
  • Mercoledì 6 luglio 2022 si svolge la seconda prova scritta, per ciascuna delle tre aree

Il tempo a disposizione dei candidati, per lo svolgimento di ciascuna prova, è pari a tre ore (180 minuti). Le prove si svolgono in modalità cartacea.

AVVISO PROVA PRESELETTIVA:

La prova preselettiva si è svolta nelle giornate 14 e 15 aprile 2022 secondo il seguente calendario:

per i candidati iscritti al corso-concorso per l’Area A - Archivi e biblioteche la prova preselettiva si è svolta in un’unica sessione nella giornata del 14 aprile 2022 a Roma;

per i candidati iscritti al corso-concorso per l’Area B - Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio la prova preselettiva si è svolta in un'unica sessione nella giornata del 15 aprile 2022 presso due sedi distinte e sarà contestuale per tutti i candidati. La distribuzione dei candidati nelle sedi decentrate è la seguente:

i candidati che nella domanda di partecipazione hanno dichiarato di essere residenti nelle Regioni Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria ed Emilia-Romagna hanno effettuato la prova a Torino;

i candidati che nella domanda di partecipazione hanno dichiarato di essere residenti nelle Regioni Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna o di essere residenti all’estero hanno effettuato la prova a Roma;

per i candidati iscritti al corso-concorso per l'Area C – Musei la prova preselettiva si è svolta in un’unica sessione nella giornata del 14 aprile 2022 a Roma.

La prova preselettiva consiste in un test composto da 60 quesiti a risposta multipla comprendenti:

quesiti tecnici di ruolo, differenziati per ciascuna delle tre aree del corso-concorso, sui seguenti temi: principi, storia e politiche della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale di settore, anche in riferimento alle convenzioni internazionali; organizzazione e processi di lavoro caratterizzanti degli istituti di settore; principi e contesti operativi per la ricerca, la formazione e l'educazione al patrimonio culturale di settore (14);

quesiti di logica (10);

quesiti di diritto amministrativo (5);

quesiti di diritto del patrimonio culturale (5);

quesiti di diritto dell'Unione europea (2);

quesiti di diritto privato (4);

quesiti di economia delle amministrazioni pubbliche (5);

quesiti di management pubblico (6);

quesiti di trasformazione digitale della pubblica amministrazione (4);

quesiti di lingua inglese - livello B2 QCER (5).

Con avviso da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 22 del 18 marzo 2022 saranno fornite ulteriori comunicazioni relative allo svolgimento delle prove preselettive.

Quali sono i requisiti per l’ammissione al concorso?

Titolo di studio:

1) Area A - Archivi e biblioteche:

È richiesto il possesso dei requisiti previsti da una delle seguenti alternative A) o B):

alternativa A):

1.1.1 laurea magistrale in archivistica e biblioteconomia (LM-5) ovvero laurea specialistica o diploma di laurea, conseguito secondo l'ordinamento didattico previgente al regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, equiparati dal decreto ministeriale 9 luglio 2009 alla laurea magistrale in archivistica e biblioteconomia (LM-5) ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero;

e, in aggiunta, uno tra i seguenti due requisiti:

1.1.2 a) dottorato di ricerca, o master universitario di secondo livello (120 CFU conseguiti al termine di un master universitario di secondo livello di durata biennale o di due master universitari di secondo livello di durata annuale), o diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 aprile 2018, n. 80, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero; oppure, se dipendente di ruolo delle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 alla data di scadenza del termine stabilito dall'art. 4, comma 2, del presente bando per la presentazione delle domande di ammissione al concorso: cinque anni di servizio maturati nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea;

alternativa B):

1.2.1 laurea specialistica o magistrale, ovvero diploma di laurea conseguito secondo l’ordinamento didattico previgente al regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero;

e, in aggiunta, uno tra i seguenti due requisiti:

1.2.2a) dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello (120 CFU conseguiti al termine di un master universitario di secondo livello di durata biennale o di due master universitari di secondo livello di durata annuale) in materie attinenti all'archivistica, alla biblioteconomia, ai beni archivistici e librari, ovvero diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione in beni archivistici e librari, ovvero diploma rilasciato dalle scuole di archivistica, paleografia e diplomatica istituite presso gli Archivi di Stato, ovvero diploma rilasciato dalla Scuola Vaticana di paleografia, diplomatica e archivistica al termine del corso biennale di paleografia, diplomatica e archivistica o al termine del corso annuale di archivistica o dalla Scuola Vaticana di biblioteconomia, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero; oppure,

1.2.2b) se dipendente di ruolo delle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 alla data di scadenza del termine stabilito dall'art. 4, comma 2, del presente bando per la presentazione delle domande di ammissione al concorso: cinque anni di servizio maturati nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, svolti in posizioni funzionali attinenti all'ambito dei beni archivistici e librari per l’accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea.

L'attinenza delle mansioni in concreto svolte all’ambito dei beni archivistici e librari deve essere comprovabile con idonea documentazione (contratto di lavoro, ordini di servizio, etc.).

2) Area B - Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio:

È richiesto il possesso dei requisiti previsti da una delle seguenti alternative A) o B):

alternativa A):

2.1.1. laurea magistrale appartenente a una delle seguenti classi:

LM-1 - Antropologia culturale ed etnologia;

LM-2 - Archeologia;

LM-3 - Architettura del paesaggio;

LM-4 - Architettura e ingegneria edile-architettura;

LM-48- Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;

LM-89 - Storia dell'arte;

LM-10 - Conservazione dei beni architettonici e ambientali;

LM-11 - Scienze per la conservazione dei beni culturali;

LMR-02 - Conservazione e restauro dei beni culturali,

ovvero laurea specialistica o diploma di laurea, conseguito secondo l'ordinamento didattico previgente al regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, equiparati dal decreto ministeriale 9 luglio 2009 alle lauree magistrali sopra elencate ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici, ovvero diploma rilasciato dalle scuole di alta formazione e di studio dell'Istituto centrale per il restauro, dell'Opificio delle pietre dure, della Scuola per il restauro del mosaico di Ravenna e dell'Istituto centrale per la patologia del libro equiparato al diploma di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (LMR-02) dal decreto ministeriale 21 dicembre 2017, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero; e in aggiunta, uno tra i seguenti due requisiti:

2.1.2a) dottorato di ricerca, o master universitario di secondo livello (120 CFU conseguiti al termine di un master universitario di secondo livello di durata biennale o di due master universitari di secondo livello di durata annuale), o diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 aprile 2018 n. 80, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero;

oppure:

2.1.2b) se dipendente di ruolo delle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 alla data di scadenza del termine stabilito dall'art. 4, comma 2, del presente bando per la presentazione delle domande di ammissione al concorso: cinque anni di servizio maturati nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea;

alternativa B):

2.2.1. laurea specialistica o magistrale, ovvero diploma di laurea conseguito secondo l’ordinamento didattico previgente al regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero;

e, in aggiunta, uno tra i seguenti due requisiti:

2.2.2a) dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello (120 CFU conseguiti al termine di un master universitario di secondo livello di durata biennale o di due master universitari di secondo livello di durata annuale) in materie attinenti al patrimonio culturale, ovvero diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione di cui al decreto ministeriale 31 gennaio 2006 n. 147, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero; oppure,

2.2.2b) se dipendente di ruolo delle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 alla data di scadenza del termine stabilito dall'art. 4, comma 2, del presente bando per la presentazione delle domande di ammissione al concorso: cinque anni di servizio maturati nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, svolti in posizioni funzionali attinenti all’ambito del patrimonio culturale per l’accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea.

L’attinenza delle mansioni in concreto svolte all'ambito del patrimonio culturale deve essere comprovabile con idonea documentazione (contratto di lavoro, ordini di servizio, etc.).

3) Area C – Musei:

È richiesto il possesso dei requisiti previsti da una delle seguenti alternative A) o B):

alternativa A):

3.1.1. laurea magistrale appartenente a una delle seguenti classi:

LM-1 - Antropologia culturale ed etnologia;

LM-2 - Archeologia;

LM-3 - Architettura del paesaggio;

LM-4 - Architettura e ingegneria edile-architettura;

LM-76 - Scienze economiche per l'ambiente e la cultura;

LM-89 - Storia dell'arte,

ovvero laurea specialistica o diploma di laurea, conseguito secondo l'ordinamento didattico previgente al regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, equiparati dal decreto ministeriale 9 luglio 2009 alle lauree magistrali sopra elencate ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero; e, in aggiunta, uno tra i seguenti due requisiti:

3.1.2a) dottorato di ricerca, o master universitario di secondo livello (120 CFU conseguiti al termine di un master universitario di secondo livello di durata biennale o di due master universitari di secondo livello di durata annuale), o diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 aprile 2018, n. 80, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero; oppure,

3.1.2b) se dipendente di ruolo delle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 alla data di scadenza del termine stabilito dall'art. 4, comma 2, del presente bando per la presentazione delle domande di ammissione al concorso: cinque anni di servizio maturati nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea;

alternativa B):

3.2.1. laurea specialistica o magistrale, ovvero diploma di laurea conseguito secondo l’ordinamento didattico previgente al regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente anche conseguito all'estero; e, in aggiunta, uno tra i seguenti due requisiti:

3.2.2a) dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello (120 CFU conseguiti al termine di un master universitario di secondo livello di durata biennale o di due master universitari di secondo livello di durata annuale) in materie attinenti al patrimonio culturale, ovvero diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione di cui al decreto ministeriale 31 gennaio 2006, n. 147, ovvero titolo di studio equivalente o equipollente conseguito all'estero; oppure,

3.2.2b) se dipendente di ruolo delle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 alla data di scadenza del termine stabilito dall'art. 4, comma 2, del presente bando per la presentazione delle domande di ammissione al concorso: cinque anni di servizio maturati nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, svolti in posizioni funzionali attinenti all’ambito del patrimonio culturale per l’accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea. L’attinenza delle mansioni in concreto svolte all'ambito del patrimonio culturale deve essere comprovabile con idonea documentazione (contratto di lavoro, ordini di servizio, etc.).

In cosa consistono le prove selettive?

Gli esami consistono in due prove scritte e una prova orale.

È prevista una prova preselettiva?

Sì, è prevista una prova preselettiva che si svolgerà nelle giornate del 14 e del 15 aprile 2022 presso sedi decentrate attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e digitali, una prova preselettiva per determinare l'ammissione dei candidati alle prove scritte.

Sono ammessi alle prove scritte:

per l'Area A - Archivi e biblioteche: i candidati classificati nella graduatoria relativa alla medesima area entro il centoquarantaquattresimo posto (corrispondente a sei volte il numero degli allievi ammessi al corso-concorso per l'Area A) e i candidati che riportano lo stesso punteggio del candidato collocatosi al centoquarantaquattresimo posto;

per l’Area B - Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio: i candidati classificati nella graduatoria relativa alla medesima area entro il duecentosedicesimo posto (corrispondente a sei volte il numero degli allievi ammessi al corso-concorso per l'Area B) e i candidati che riportano lo stesso punteggio del candidato collocatosi al duecentosedicesimo posto;

per l’Area C - Musei: i candidati classificati nella graduatoria relativa alla medesima area entro il novantesimo posto (corrispondente a sei volte il numero degli allievi ammessi al corso-concorso per l'Area C) e i candidati che riportano lo stesso punteggio del candidato collocatosi al novantesimo posto.

In cosa consiste la prova scritta?

La prima prova scritta, comune alle tre aree, è diretta a verificare le conoscenze e le competenze dei candidati:

nelle materie giuridiche ed economiche applicate all'ambito del patrimonio culturale (diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del patrimonio culturale, diritto dell'Unione europea, economia politica, politica economica, economia delle amministrazioni pubbliche, management pubblico, analisi delle politiche pubbliche) e alle relative procedure, l'attitudine al ragionamento giuridico, la capacità di impostare analisi critiche di problemi complessi e la capacità di sintesi nel proporre soluzioni argomentate, sulla base di un dossier distribuito ai candidati.

Il dossier contiene documenti in lingua italiana e in lingua inglese e potrebbe riferirsi a casi di studio; la traccia prevede anche una specifica domanda a cui deve essere fornita risposta in lingua inglese (livello atteso B2 QCER).

È facoltà della commissione definire le dimensioni massime dell'elaborato.

La seconda prova scritta è volta a verificare le conoscenze e le competenze dei candidati negli ambiti che caratterizzano ciascuna delle tre aree e la loro capacità di formulare valutazioni e proposte argomentate, in un'ottica di raggiungimento dei risultati complessivi, in relazione a problemi e processi attinenti alle attività proprie di ciascuna delle tre aree, come di seguito specificato:

Area A - Archivi e biblioteche: tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, del patrimonio bibliografico, dei beni librari e dei beni archivistici, nonché' degli archivi, correnti e di deposito, dello Stato;

Area B - Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio: tutela e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, dei beni di interesse archeologico, dei beni storici, artistici, demoetnoantropologici, sia materiali che immateriali, dei beni architettonici e del paesaggio;

Area C - Musei: tutela e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, di musei, parchi archeologici, aree archeologiche e altri luoghi della cultura.

La prova consiste nella redazione di un elaborato, sulla base di un dossier distribuito ai candidati. Il dossier contiene documenti in lingua italiana e in lingua inglese e la traccia prevede anche una specifica domanda a cui deve essere fornita risposta in lingua inglese (livello atteso B2 QCER).

È facoltà della commissione definire le dimensioni massime dell'elaborato.

Superano le prove scritte e sono ammessi alla prova orale i candidati che riportano un punteggio di almeno settanta centesimi in ciascuna prova scritta.

In cosa consiste la prova orale?

La prova orale può essere svolta anche in videoconferenza e consiste in un colloquio diretto ad accertare nel candidato:

a) il possesso di adeguate conoscenze nelle discipline indicate nell'art. 8 del bando e afferenti all'area professionale prescelta;

b) il possesso di adeguate conoscenze in tema di tecnologie digitali, competenze in ordine all'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione ai fini gestionali e competenze digitali volte a favorire processi di innovazione amministrativa e di trasformazione digitale della pubblica amministrazione;

c) le capacità organizzative e manageriali in rapporto a specifiche situazioni proprie del ruolo dirigenziale.

La verifica della conoscenza della lingua inglese avviene attraverso una conversazione che ne accerti il livello (B2 QCER).