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Questo Corso è stato specificatamente realizzato per la prima prova selettiva a risposta multipla.
Gli Allievi di Cammino Diritto seguiranno lezioni su tutte le materie concorsuali, tenute da professori universitari di grande esperienza o da esperti delle singole materie, che saranno disponibili a supportare la preparazione con chiarimenti o brevi approfondimenti tramite messaggistica riservata disponibile in ogni modulo del corso.
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Introduzione al Diritto costituzionale
Il Presidente della Repubblica, nel sistema politico italiano, è il capo dello Stato italiano, rappresentante dell'unità nazionale. Il Presidente della Repubblica si configura come un potere «neutro», ovvero posto al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo o giudiziario). Svolge una funzione di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla Costituzione italiana, di cui è garante.
Prima parte
Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio di separazione dei poteri: il potere legislativo è attribuito al Parlamento, al governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura, indipendente dall'esecutivo e dal potere legislativo, esercita invece il potere giudiziario; il presidente della repubblica è la massima carica dello Stato e ne rappresenta l'unità.
Seconda parte
La legge fondamentale della Repubblica è la Costituzione, ossia il codice che indica i principi fondamentali, i diritti e i doveri dei cittadini e ne fissa l'ordinamento. Il potere legislativo statale spetta al Parlamento ai sensi dell'art. 70 della Costituzione, suddiviso in due camere: il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati.
parte prima
Per pubbliche amministrazioni si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, le Città metropolitane, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
parte seconda
Il Governo è a capo della Pubblica Amministrazione e risponde dell'operato di questa di fronte al Parlamento.
prima parte
I maggiori strumenti di tutela previsti dalla costituzione a garanzia dei diritto e libertà sono: riserva di legge, riserva di giurisdizione, tutela giurisdizionale, responsabilità del funzionario, sindacato di legittimità costituzionale.
seconda parte
La garanzia dei diritti costituzionali viene assicurata, a monte degli strumenti di protezione predisposti, entro il quadro della legalità ordinaria (principio di legalità), nei confronti dell’azione illegittima dei poteri pubblici (e delle autorità amministrative in particolare), dalla posizione di supremazia delle norme costituzionali nell’ordinamento (principio di costituzionalità).
In questa lezione si inizierà lo studio delle obbligazioni. In particolare si analizzeranno i requisiti del rapporto giuridico dal quale possa desumersi la nascita di un obbligazione, ciò spiegando l'importanza della relizzazione dell'interesse altrui e la necessaria bilateralità del rapporto stesso– quali elementi essenziali della fattispecie in esame. Proseguendo si analizzeranno, in particolare, i tipi di interesse che le diverse tipologie di obbligazioni previste dall'ordinamento mirano a comporre e cosa possa formare oggetto di obbligazione– inteso come il comportamento che l'obbligato è tenuto ad avere. L'oggetto della prestazione e, quindi, dell'obbligo verrà poi analizzato in base alle classificazioni emerse: nel dettaglio si spiegherà in cosa consiste l'obbligo di un fare, o di un non fare, l'obbligo di un dare e la necessaria patrimonialità della prestazione, comune a tutti i tipi di obbligazioni assunte.
In questa lezione si analizzano le vicende che interessano il rapporto obbligatorio. Anzitutto si illustreranno ed esamineranno i modi di estinzione dell'obbligazione, partendo dall'adempimento. Al riguardo si analizzeranno le disposizioni del codice civile che regolano il comportamento che il debitore è tenuto ad avere nell'adempiere alla prestazione oggetto dell'obbligo da lui assunto; nel dettaglio si spiegherà cosa si intende per diligenza e correttezza e, come questi criteri debbano essere valutati al fine di decretarne il rispetto da parte del debitore. Si analzizeranno altresì i requisiti dell'adempimento, quali l'esattezza e l'integralità, spiegando quando il creditore possa o non possa ritenere sufficiente un adempimento soltanto parziale. Al riguardo si avrà modo di spiegare l'istituto della datio in solutum che consente al debitore di eseguire una prestazione diversa da quella dovuta con il consenso espresso del creditore. In ultimo si analizzeranno le disposizioni del codice civile per quanto concerno il tempo e il luogo dell'adempimento.
In questa lezione si esamineranno i modi di estinzione del rapporto obbligatorio diversi dall'adempimento, distinguendo tra i modi satisfattori e i modi non satisfattori– a seconda che all'estinzione del rapporto si accompagni o non il contestuale soddisfacimento dell'interesse del creditore. Si avrà modo pertanto di spiegare l'istituto della compensazione e della confuzione, quali modi satisfattori di estinzione dell'obbligazione, e l'istituto della novazione, della remissione del debito e dell'impossibilità sopravvenuto, quali modi non satisfattori di estinzione dell'obbligazione. Gli istituti, nel dettaglio, verranno analizzati sulla base dei requisiti richiesti dalle norme dettate dal codice civile e delle teorie eleborate dalla dottrina e dalla giurisprudenza in ordine alla loro natura giuridica, la quale, si riflette sulla strutturazione del tipo di negozio giuridico utilizzabile e, di conseguenza, sui suoi effetti.
In questa lezione si analizzeranno le possibili modificazioni del rapporto obbligatorio, distinguendo tra i tipi di modificazione oggettiva-soggettiva, e le modifificazioni che riguardano il lato attivo e passivo del rapporto obbligatorio. Nel dettaglio, per quanto concerne le modificazioni soggettive attinenti al lato attivo del rapporto si analizzerà il contratto di cessione del credito e, segnatamente, la natura giuridica dello stesso, i requisiti richiesti dalle norme del codice civile e le diverse tipologie di cessione a cui è possibile ricorrersi. In particolare, poi, si spiegheranno quali sono gli effetti per quanto riguarda sia il rapporto tra cedente e cessionario sia il rapporto tra debitore ceduto e terzo cessionario. A completamento della lezione si analizzerà l'istituto della surrogazione per pagamento, che è il secondo modo attraverso il quale è possibile realizzare una modificazione soggettiva del lato attivo di un rapporto obbligatorio.
In questa lezione si analizzeranno le modificazioni soggettive del lato passivo. Anzitutto si partirà dall'istituto della delegazione spiegando che con questo stesso l'ordinamento giuridico permette di estinguere con un unico adempimento due distinti rapporti obbligatori, quale quello intercorrente tra delegante e delegato e, quello esistente tra delegante e delegatario. A tal riguardo si distinguerà tra delegatio promittendi, quando il delegato assume soltanto l'obbligazione del delegante, e delegatio solvendi, cioè quando il delegato estingue direttamente l'obbligazione del delegante. Ancora, si terrà conto dei diversi tipi di delegazione distinguendo tra quella titolata e astratta, al coperto e allo scoperto, liberatoria e cumulativa. La lezione prosegue poi con l'analisi dell'espromissione e l'accollo seguendo gli stessi criteri adottati per la spiegazione dell'isituto della delegazione, pertanto, si illustreranno quali sono i requisiti richiesti dalle norme del codice civile, quali sono le teorie elaborate dalla dottrina e giurisprudenza in ordine alla loro struttura dal punto di vista negoziale e quali sono gli effetti che ne derivano in termini di rapporti tra le parti.
La lezione è incentrata sul fenomento dell'inadempimento. Nel dettaglio si analizzeranno i requisiti richiesti dalle norme del codice civile al fine di poter decretare il mancato adempimento da parte del debitore della prestazione da lui dovuta e l'imputabilità dello stesso inadempimento ad un suo comportamento. A tal riguardo di spiegherà l'importanza della valutazione circa la diligenza utilizzata dal debitore, spiegando in quali casi e per quali motivi il debitore, quandanche inadempiente, non è tenuto al risarcimento del danno o, comunque, il creditore non può più pretendere l'adempimento. Tutto quanto spiegato sarà poi cordinato con le norme dettate in tema di colpa e dolo: si spiegherà quando la valutazione della colpevolezza e dell'intenzionalità possa condurre all'imputabilità dell'inadempimento al debitore, quando invece non rileva in ogni caso tale valutazione. Proseguendo la lezione continua sull'analisi del tipo di risarcimento dovuto al creditore distinguendo tra il danno causato da un illecito aquiliano (o extracontrattuale) e il danno come conseguenza diretta dell'inadempimento. La lezione si conclude con la spiegazione degli istituti a cui le parti di un rapporto obbligatorio possono ricorrere, al fine di evitare le conseguenze dell'inadempimento, quali la clausola penale e la caparra confirmatoria.
La lezione si incentra sull'analisi dei requisiti essenziali di un contratto, che sono fondamentali per la sua validità– quali la volontà delle parti, la causa, l'oggetto del contratto e la forma quando richiesta dalla legge a pena di nullità. Nel dettaglio si analizzano i tipi di accordi dai quali possa sorgere l'esistente di un contratto tra le parti che lo hanno raggiunto, spiegando in quali casi, e in quali invece non, rileva al tal fine la volontà –e quindi lo scopo– voluto dalle parti. Proseguendo si spiegherà in particoalre cosa si intende per causa del contratto, illustrando al riguardo le teorie elaborate dalla dottrina in ordine alla sua natura giuridica. Dalla causa del contratto si avrà modo di analizzare altresì la possibilità per i privati, ad espressione dell'autonomia negoziale, di concludere negozi cd. atipici e negozi cd. misti o collegati. A conclusione della lezione si spiegheranno quali sono i requisiti richiedi dalle norme del codice civile in ordine all'oggetto del contratto.
In questa lezione, continuando con gli argomenti spiegati nella precedente, si analizzerà l'ultimo requisito richiesto dalle norme del codice civile in ordine alla validità di un contratto e, segnatamente della forma– quando questa sia richiesta a pena di nullità. Si spiegherà qual è, in generale, la funzione a cui puo assurgere la forma di un negozio giuridico, quale quella di esteriorizzazione dell'atto umano, rendere possibile la pubblicità del negozio stesso, dirimere controversie. Al riguardo si terrà conto della distinzione tra la forma richiesta ad substantiam e quella richiesta ad probationem, spiegando gli effetti che derivano dall'uno e dall'altro tipo. Proseguendo si analizzeranno altresì gli elementi accidentali del contratto, quindi quelli che dalle norme del codice civile non risultano essere essenziali– in particolare per quanto concerne la condizione, il termine ed il modus.
La lezione è incentrata sullo studio delle ipotesi di invalidità del contratto quali la nullità e l'annullabilità. Anzitutto si partirà dalla definizione del concetto di nullità, illustrando quali sono le teorie elaborate dalla dottrina al riguardo– in particolare si distinguerà dall'ipotesi in cui il contratto nullo tolleri delle eccezioni per quanto riguarda la produzione di un qualche suo effetto e le ipoteci in cui, invece, non si ammette nessuna eccezione. Proseguendo si esporranno le diverse classificazioni della nulità eleborate da dottrina e giurisprudenza e si analizzeranno, poi, nello specifico le singole cause di nullità. In ultimo si analizzerà l'azione di nullità, nel dettaglio per quanto riguarda i soggetti che possono esperirla, se vi sono termini per il suo esercizio e se sia possibile sanare in qualche modo la nullità di un negozio giuridico.
Per quanto concerne l'annullabilità, allo stesso modo, si spiegherà anzitutto qual è il suo fondamento e la sua natura giuridica. Proseguendo si analizzeranno anche per tale vizio le singole ipotesi di annullabilità previste dalle norme del codice civile e, in conclusione, si illustreranno i modi attraverso i quali è possibile rimediare all'annullabilità di un contratto.
In questa lezione, per proseguire poi nella successiva, si analizzeranno le vicende che interessano il contratto. Nel dettaglio si spiegheranno gli istituti della risoluzione, della rescissione e della cessione. Partendo dalla rescissione si illustreranno i requisiti richiesti dalle norme del codice civile affinchè il contratto possa essere rescisso, distinguendo tra l'ipotesi di rescissione perchè si è contratti in stato di pericolo e, l'ipotesi, invece, in cui si è contratti in stato di bisogno. Proseguendo si esaminerà l'azione di rescissione in termini di soggetti che possano esercitarla, tempi richiesti, e possibilità di rimediare allo squilibrio contrattuale verificatosi. A seguire si analizzerà l'istituto della risoluzione del contratto, in particolare, per quanto concerne quella per inadempimento. Al riguardo si avrà modo di illustrare quali sono i rimedi esperibili dalle parti al fine di evitare l'esercizio dell'azione di risoluzione, la quale, richiede certamente tempi notamente lunghi. In particolare si inizierà a trattare, per poi proseguire nella successiva lezione, delle ipotesi di risoluzione di diritto.
La lezione continua sulla trattazione delle vicende del contratto, affrontata nella lezione precedente. Nel dettaglio si esaminano le altre due ipotesi di risoluzione di diritto quali il termine essenziale e la clausola risolutiva espressa. Al riguardo si avrà modo di illustrare quali sono i requisiti richiesti quali, invece, gli effetti dell'uno e dell'altro. Proseguendo la lezione sarà incentrata sugli altri due tipi di risoluzione e, cioè, quella per impossibilità sopravvenuta della prestazione ed eccessiva onerosità della stessa. In conclusione al tema trattato si analizzerà l'istituto della cessione del contratto, spiegando la sua natura giuridica –in base alle teorie elaborate in dottrina– e di conseguenza, la struttura richiesta per il negozio; quali sono gli effetti, in particolare, per quanto concerne i rapporti tra ceduto e cedente, ceduto e cessionario e tra cedente e cessionario.
In questa lezione si esaminerà l'istituto della rappresentanza. L'analisi verte anzitutto sulla distinzione tra rappresentanza diretta e indiretta, spiegando quali sono gli effetti prodotti nell'uno e nell'altro caso, quali sono i poteri riconosciuti al rappresentante e quali sono le fonti. Ulteeriore distinzione che sarà affrontata nel prosieguo della lezione è quella tra rappresentanza legale e volontaria. Per quella legale si rinvia alle lezioni precedenti sulle autorizzazioni necessarie, al fine di compiere negozi giuridici, nei casi in cui il rappresentato sia un incapace; pertanto, in particolare, l'esame verterà sul tipo di rappresentanza volontaria con espresso riferimento alla procura. Si analizzeranno i requisiti richiesti dal codice civile affinchè questa possa essere valida, quando non è possibile conferirla, quali tipologie si distinguono. In ultimo si esamineranno i vizi che possono inficiare il negozio di rappresentanza e l'ipotesi di conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato.
In questa lezione si esaminerà il contratto di compravendita. Uno dei contratti più ricorrenti nell'attività negoziale di diritto privato dei singoli. Anzitutto si partirà dall'analisi della sua natura giuridica, dei requisiti richiesti per esso dalle norme, e sulle caratteristiche del negozio che si riflettono sui relativi suoi effetti. Proseguendo si distinguerà tra i diversi tipi di vendita quali a) la vendita di cosa generica, b) la vendita alternativa, c) la vendita di cosa futura e d) la vendita di cosa altrui. Si analizzeranno poi, nel dettaglio, le obbligazioni gravanti in capo al venditore con riferimento alla particolare garanzia per evizione e garanzia per i vizi; in cocnlusione si esamineranno gli obblighi invece gravanti in capo al compratore.
In questa lezione si analizzeranno gli altri contratti di tipo traslativo, diversi dalla vendita, quali a) il riporto, b) la permuta e c)la somministrazione.
Per tutte e tre le tipologie contrattuali si esamineranno anzitutto i requisiti richiesti dalle norme del codice civile per quanto concerne, in particolare, la forma, i soggetti, l'oggetto e gli effetti. Ogni singolo contratto sarà spiegato dal punto di vista dei suoi elementi essenziali, così da fornire le competenze necessarie al fine di poter comprenderli e capire come essi vengano utilizzati nell'attività contrattuale dei privati.
In questa lezione si esamineranno i contratti di godimento e i contratti di prestito.
Per i contratti di godimento, in particolare, si studieranno a) la locazione e b) l'affitto.
Per i contratti di prestito, in particolare, si studieranno a) il comodato e b) il mutuo.
Per ogni tipologia contrattuale esaminata si spiegheranno i requisiti richiesti dal codice civile per quanto riguarda la loro struttura, la capcità dei soggetti, l'oggetto delle prestazioni. L'analisii sarà arricchita dagli orientamenti giurisprudenziali circa la loro natura giuridica e le possibili fattispecie atipiche che potrebbero configurarsi.
In questa lazione si tratteranno i contratti per la prestazione di servizi, in particolare del contratto di appalto e del contratto di mandato.
Le due tipologie contrattuali saranno esaminate in relazione alle norme previste dal codice civile per quanto riguarda i loro requisiti, i soggetti che possono stipularli, l'oggetto della prestazione e i relativi effetti.
In particolare per quanto riguarda l'appalto si esamineranno gli obblighi e i diritti in capo all'appaltatore e il committente; cosa comportano le modifiche apportare al progetto inizialmente pattuito, distinguendo tra quelle necessarie, non necessarie volute dall'appaltatore e non necessarie volute dal committente. L'analisi conclude con i tipi di responsabilità previsti in capo all'uno e l'altra parte del rapporto,
In particolare per il mandato, essendo esso convenuto finalizzato al compimento di attività giuridica per conto di un soggetto, si studieranno gli atti che possono essere compiuti dal mandatario e quali sono gli effetti che si producono nella sfera giuridica del mandante.
In questa lezione si esamineranno i contratti aleatori e i contratti di garanzia.
Partendo dai contratti aleatori si spiegheranno anzitutto i requisiti in base ai quali un contratto può definirsi tale. In particolare analizzando il concetto di alea la cui definizione non è stata fornita dal legislatore; si esporranno pertanto le teorie elaborate dalla dottrina sul tema. Proseguendo, si distinguerà tra i contratti che sono aleatori per legge e quelli che invece sono tali per volontà delle parti. Al riguardo si concluderà con lo studio del contratto di assicurazione.
Passando all'esame dei contratti di garanzia si esaminerà a) la fideiussione e b) l'anticresi. Entrambi saranno esaminati in base ai criteri stabiliti dal codice civile per quanto concerne i requisiti, i soggetti, l'oggetto e i relativi effetti. L'esame è arricchito dall'esposizione delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali.
In questa lezione si esamineranno i contratti nelle liti. In particolare a) la transazione, b)la cessione dei beni ai creditori, c) il compromesso e d) il sequestro convenzionale. La lezione sarà inizialmente incentrata sulla disamina dei caratteri generali del contratto stipulabile al fine di risolvere una controversia. L'esame verterà sulla causa del contratto che è determinante ai fini della configurazione di siffatto tipo contrattuale se la risoluzione della controversia è elemento essenziale del contratto. Al riguardo si esporranno le teorie dottrinali e giurisprudenziali prevalenti elaborate sul tema. Le suddette tipologie contrattuali, nel dettaglio, verranno esaminate in base alle norme previste dal codice civile– talvolta anche del codice di procedura civile– per quanto concerne i requisiti, i soggetti, l'oggetto e i relativi effettivi. I contratti nelle liti non costituendo una categoria unitaria e circoscritta, richiederanno altresì l'esposizione, durante il corso della lezione, degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in ordine alle singole caratteristiche previste per essi.
In questa lezione si esamineranno i contratti che hanno un contenuto socialmente tipico, i quali, hanno avuto origine e diffusione negli ordinamenti giuridici di stampo anglosassone. In particolare si esamineranno tre figure contrattuali particolarmente diffue nell'ambito dell'attività negoziale dei privati (anche del pubblico).
In particolare si studieranno a) il contratto di leasing, b) il contratto di factoring, c) di brokeraggio e d) di sponsorizzazione. Essendo contratti atipici si ricostruiranno le prevalenti tesi dottrinali e giurisprudenziali in ordine ai loro requisiti, carattere essenziali e capacità dei soggetti stipulanti. L'analisi è arricchita dall'individuazione degli schemi contrattuali tipici che ad essi sono assimilabili, fornendo le competenze necessarie al fine di individuarne la disciplina applicabile
L'integrazione europea è il processo di integrazione industriale, politico, legale, economico (e in alcuni casi anche sociale e culturale) di tutti o alcuni ...
I trattati dell'Unione europea sono l'insieme di trattati internazionali, stipulati tra gli Stati membri, che pongono le basi dell'ordinamento giuridico ...
Le fonti del diritto e i principi generali
Il principio di sussidiarietà e il principio di proporzionalità
Le fonti del diritto dell'Unione Europea
L'interpretazione delle norme e i principi generali del diritto
Il diritto derivato vincolante: i regolamenti e le direttive
Il diritto derivato non vincolante: le raccomandazioni e i pareri
Differenza tra diretta applicazione ed effetti diretti
Le direttive e gli effetti diretti
Principi alla base delle competenze del diritto dell'Unione Europea
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: il Consiglio europeo
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: il Consiglio
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: il Coreper
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: la Commissione europea
La struttura istituzionale dell'Unione Europeo: l'Alto rappresentante per gli affari esteri
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: il Parlamento Europeo
La struttura istituzionale dell'Unione Europea: la Corte di giustizia
La struttura giurisdizionale dell'Unione Europea
La Costituzione Italiana all'articolo 32 sancisce il diritto alla salute come diritto fondamentale e inderogabile. In materia di sicurezza sul lavoro, il Testo Unico n. 81/2008 rappresenta la legge quadro di riferimento, delineando i principi e le responsabilità per la tutela dei lavoratori.
Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. n. 81/2008) rappresenta la legge quadro in materia di sicurezza e salute dei lavoratori in Italia. Si tratta di un corposo documento composto da 306 articoli e 51 allegati, che disciplina organicamente tutti gli aspetti della prevenzione nei luoghi di lavoro.
I compiti di vigilanza e controllo in materia di sicurezza sul lavoro sono affidati a diversi enti, tra cui:
La lezione ha ad oggetto l'analisi degli avvenimenti immediatamente successivi all'instaurazione del Regno d'Italia (1861), con particolare riferimento all'annosa questione del consolidamento dell'unità nazionale. Dopo aver riunificato il Regno, infatti, si pose la questione di «fare gli italiani» e ciò, anche a causa della prematura scomparsa di Camillo Benso Conte di Cavour, risultò alquanto difficoltoso, stante l'arretratezza del sistema economico e la lacunosità di quello amministrativo. La prima Costituzione del Regno fu lo Statuto albertino, a dimostrazione di un processo di unificazione da taluno definito di “piemontesizzazione”.
La lezione è incentrata sull'analisi delle principali vicende storico-politiche che connotarono l'epoca della c.d. Destra storica, espressione parlamentare di un determinato gruppo politico-sociale che guidò saldamente il Regno d'Italia dal 1861 al 1876. Particolarmente rilevanti furono l'annessione del Veneto a seguito della terza guerra d'indipendenza e quella di Roma dopo la breccia di Porta Pia (1870). La Destra storica si caratterizzò per l'introduzione di un elevata tassazione e per la ricerca di una completa attuazione della laicità dello Stato, perseguita anche mediante la c.d. eversione dell'asse ecclesiastico.
Incentrata sulla disamina delle principali vicende politico-economico-sociali che caratterizzarono il periodo della c.d. Sinistra storica, la lezione si dipana attraverso l'analisi di importanti innovazioni giuridico-sociali (la legge Coppino e la legge Zanardelli,oltre alle estese codificazioni di epoca crispina) sino a lambire la problematica gestione dei moti di piazza che incendiarono la fine del XIX secolo, anticipando i tragici avvenimenti che condurranno la “vecchia” Europa al primo conflitto mondiale.
La lezione analizza la c.d. età giolittiana, estesa grosso modo dal 1901 al 1914. Abile statista, “maestro” del trasformismo parlamentare, Giolitti seppe parlamentarizzare la protesta socialista e nazionalizzare le infrastrutture ferroviarie e le assicurazioni. Tuttavia, anche per i suoi rapporti con i grandi latifondisti, Giolitti non riuscì a far approvare la tanto agognata riforma agraria. In ambito internazionale, i Governi guidati dal Giolitti proseguirono le politiche coloniali avviate dai loro predecessori.
Obiettivo precipuo della lezione è quello di analizzare le principali vicende politico-sociali che indussero l'Italia a scendere nel primo conflitto armato mondiale, nonostante l'esteso fronte neutralista. La sopraggiunta dichiarazione di guerra dimostrò la debolezza intrinseca dello Statuto albertino (che consentiva al sovrano di prendere importanti decisioni scavalcando il Parlamento) e la profonda spaccatura presente nel tessuto sociale italiano, mai come allora dilaniato tra interventisti e neutralisti. La dichiarazione di guerra segnerà anche il tramonto dell'età giolittiana.
La lezione è incentrata sull'analisi delle vicende che connotarono il primo conflitto mondiale a seguito della fuoriuscita della Russia a causa della rivoluzione dell'ottobre del 1917. L'esercito italiano, inizialmente travolto a Caporetto, si riorganizzò sotto la guida del generale Armando Diaz e vinse un'importante battaglia a Vittorio Veneto. Da lì a poco, si giunse all'armistizio di Villa Giusti: l'Italia uscì vittoriosa dal primo conflitto mondiale e ottenne l'annessione del Trentino e dei territori oggi ricompresi nel Friuli-Venezia Giulia. La situazione economico-social-politica era tuttavia drammatica e pronta ad esplodere.
Lezione dedicata ai fattori che favorirono l'avvento del fascismo, con particolare attenzione al rapporto che il "movimento" fascista ebbe con le classi dominanti del Paese, della monarchia e della classe dirigente italiana
Lezione dedicata al dibattito storiografica circa la qualificazione del fascismo come autoritarismo;
Indagine del rapporto tra fascismo e Chiesa Cattolica;
Leggi fascistissime
Lezione dedicata all'antifascismo, con particolare attenzione ai partiti politici italiani che si organizzarono nella lotta contro il regime; focus sulle dinamiche della Resistenza italiana
Lezione dedicata agli esiti del referendum istituzionale del 1946, con particolare attenzione alle scelte della classe dirigente italiana in merito; esiti della Costituente; esclusione delle sinistre dal governo De Gasperi (1947)
Lezione dedicata alle scelte della Democrazia Cristiana all'indomani della vittoria del 1948, con particolare riferimento alle modalità con cui vennero affrontate la "vicenda comunista" e la "questione dell'estrema destra"
Lezione dedicata alle riforme approvate durante la fase del centrismo; attenzione particolare al tentativo (fallito) di approvazione della legge "Truffa" del 1953
Lezione dedicata al periodo di "costituzionalizzazione" dello Stato italiano; panoramica generale circa le più importanti riforme approvate
Lezione dedicata alla prima esperienza di centro-sinistra della Repubblica, attraverso l'analisi del graduale avvicinamento tra DC e PSI fino alla formazione del governo "di centro sinistra organico"
Lezione dedicata alla strategia della tensione italiana ed alla risposta immaginata da DC e PCI per la salvaguardia democratica del Paese (c.d. compromesso storico)
Lezione dedicata all'ascesa del Partito Comunista Italiano degli anni '70, al compromesso storico tra DC e PCI, alla rottura del patto tra i due partiti a seguito del "caso Moro"
La lezione è dedicata all'analisi delle principali vicende storico-politiche che hanno connotato un periodo cruciale nella storia della Repubblica, gli anni '80. Dalla strage di Bologna all'attentato a Papa Giovanni Paolo II, dall'ascesa di Bettino Craxi e del PSI alla caduta del muro di Berlino. Nel 1984 muore Enrico Berlinguer e il Partito comunista, nei cui confronti ancora operava la conventio ad excludendum per il Governo nazionale, si ritrova privato del suo leader politico.
La lezione ha ad oggetto le principali vicende storico-politiche che connotarono gli anni '90, decennio particolarmente rilevante e critico per le sorti della Repubblica. Non solo per le stragi mafiose a danno dei giudici Falcone e Borsellino, ma anche per le conseguenze politico-sociali dischiuse dall'inchiesta Manipulite, con lo scioglimento della DC e del PSI e la formazione di Forza Italia. Da ultimo, poi, con la Bicamerale si tenterà un'ampia modifica della Costituzione, fallita a causa di sopraggiunte divisioni in seno alle forze politiche.
La lezione è incentrata sui principali avvenimenti che hanno caratterizzato gli anni 2000, a partire dalla vittoria del centrodestra alle elezioni politiche del 2001. Dal 2008 si affaccia lo spettro della recessione economica e della crisi finanziaria globale, il quale, come si vedrà nella prossima lezione, avrà importanti effetti sulla stessa stabilità politica italiana. Nel 2007 nascono il PD e il Popolo delle Libertà.
Dal 2010 ad oggi, diverse sono state le vicende che hanno segnato la storia d'Italia: dalla crisi economico-finanziaria che ha condotto alle dimissioni del Governo Berlusconi ed alla nomina del prof. Mario Monti a Presidente del Consiglio dei ministri, all'ascesa di Matteo Renzi; dalla formazione del c.d. Governo Conte I (Lega-M5S) alla formazione del c.d. Governo Conte II (M5S-PD), per arrivare alla nomina ed alle dimissioni del Governo Draghi ed alla vittoria elettorale della coalizione di centrodestra il 25 settembre 2022. Sono questi gli avvenimenti al centro di questa ultima lezione di Storia d'Italia.
La lezione affronta la complessa tematica del sistema delle fonti del diritto parlamentare, branca dell'ordinamento giuridico in cui più intensa è la capacità derogatoria delle prassi e dei precedenti. In particolare, oggetto di analisi saranno le previsioni costituzionali in materia parlamentare e i Regolamenti di Camera e Senato.
La lezione è incentrata sull'analisi, anche in chiave storica, della fonte precipua del diritto parlamentare: i Regolamenti. In particolare, oggetto d'analisi sono le principali differenze intercorrenti tra i due Regolamenti di Camera e Senato e la traduzione da essi offerta ai principi sanciti nella Carta repubblicana.
La lezione è incentrata sull'analisi dei gruppi parlamentare quali soggetti necessari della rappresentanza politica sul piano costituzionale. In particolare, oggetto di appronfondimento sono la loro natura giuridica, i requisiti per la loro costituzione nelle Camere e la loro rilevanza per i lavori interni delle Camere. Si approfondisce la divergente disciplina dei gruppi nei due Regolamenti delle Camere.
La lezione affronta la complessa disamina del sistema delle commissioni parlamentari, a partire dalla possibile istituzione di commissioni bicamerali per giungere all'esame di quelle permanenti specializzate per materia. Sono queste, infatti, a razionalizzare i lavori delle Camere e, per tal motivo, devono formarsi sulla base della regola della proporzionalità rispetto ai gruppi che albergano nel Plenum.
La lezione affronta il tema delle giunte parlamentari, organo centrale per l'espletamento di alcune rilevanti funzioni all'interno delle Camere. Le giunte parlamentari elaborano proposte di provvedimenti che dovranno poi tuttavia essere approvati dall'Assembelea. Sono formate sulla base della regola della proporzionalità, pur se mitigata con il criterio della rappresentatività
La lezione analizza la figura ed i poteri del preisdente d'Assemblea, organo centrale e decisivo per il buon andamento dei lavori parlamentari. Il presidente presiedi infatti organi rilevantissimi nello svolgimento dei lavori delle Camere e, soprattutto nella Camera dei deputati, è depositario di importanti poteri in materia di approvazione - e non solo proposta - del programma e dal calendario dei lavori.
Al centro della lezione odierna è la Conferenza dei Presidenti dei gruppi parlamentari, organo che, anche a causa dell'assenza di pubblicità con cui si svolgono i suoi lavori, ha conosciuto una costante espansione del proprio ambito operativo nelle procedure parlamentari. Si tratta di un organo decisivo per la definizione del programma e del calendario dei lavori.
La lezione è incentrata sulla ricostruzione e l'analisi critica dell'organo Ufficio di presidenza, svolgente rilevanti funzioni soprattutto all'interno della Camera dei deputati, sol che si pensi all'autorizzazione alla costituzione di gruppi in deroga al prescritto requisito numerico da esso rilasciata. La sua composizione rispecchia la proporzione tra i gruppi parlamentari, cercando al contempo di soddisfare l'esigenza di rappresentatività di tutti i gruppi.
La lezione principia l'analisi della parte c.d. dinamica del diritto parlamentare, una volta conclusa la disamina di quella c.d. statica (organi e loro composizione). In particolare, oggetto di analisi è la disciplina delle sedute e delle discussioni, nel cui alveo non mancherà un approfondimento sul numero legale e sui quorum richiesti per le deliberazioni parlamentari, oltre che sulle modalità di espressione del voto.
Lezione dedicata alla fase iniziale del procedimento legislativo ordinario.
Dopo una panoramica sui soggetti dell'iniziativa parlamentare, con particolare attenzione al governo, la lezione si dedica al giudizio di ammissibilità di ogni progetto di legge.
La lezione è dedicata alla seconda e alla terza fase del procedimento legislativo ordinario. Dapprima attraverso l'analisi della fase costitutiva e, successivamente, alla fase integrativa dell'efficacia (promulgazione, pubblicazione, entrata in vigore).
La lezione è dedicata all'analisi dettagliata delle commissioni riunite in sede referente, legislativa-deliberante, redigente. In conclusione, vi sono brevi accenni anche alla commissione in sede consultiva.
Lezione dedicata alla tecnica degli emendamenti.
Focus sulle tipologie e sull'ordine di discussione e votazione degli emendamenti (soppressivi, sostitutivi, modificativi, aggiuntivi etc.), approfondimento circa i vizi di ammissibilità degli emendamenti
La lezione affronta il tema decisivo della manovra di bilancio, centro gravitazionale dell'attività parlamentare contemporanea eterodiretta dalle previsioni normative europee e dalla legislazione in materia di compatibilità pubblica. La legge di bilancio rappresenta, per certi aspetti, la legge più politica approvata dei Parlamenti, dacché essa programma gli investimenti e prefigura le entrate dell'anno finanziario.
Roberto Bin è stato Professore Ordinario di Diritto costituzionale presso l´Università di Ferrara. Formatosi nell’Università di Trieste, è stato anche professore di Diritto costituzionale a Macerata. È co-autore di alcuni fortunati manuali di Diritto costituzionale e di Diritto pubb...
chi è Roberto Bin ?Laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Parthenope con votazione 110/110 con lode discutendo una tesi sulle partecipazioni rilevanti nelle società per azioni quotate. Svolge la pratica notarile e frequenta Corsi di aggiornamento in ambito notarile. ...
chi è Aurora Di Maio ?Mirko Forti è attualmente ricercatore in Diritto dell'Unione europea presso l'Università degli Studi della Tuscia. Ha conseguito la Laurea Magistrale con lode in Giurisprudenza presso l'Università di Pisa (2014) e il Dottorato di Ricerca in Diritto Internazionale ed Europeo presso l'Universit...
chi è Mirko Forti ?Alessio Giaquinto è Avvocato, fondatore e direttore responsabile della Rivista scientifica ANVUR Cammino Diritto. È iscritto nell'Elenco speciale dell'Ordine dei Giornalisti della Campania. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno con una tesi in diritto processual...
chi è Alessio Giaquinto ?Istruzione e formazione - Diploma di maturità classica conseguito con il massimo dei voti (100/esimi) presso il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Castellaneta (TA); - Laurea Magistrale in Giurisprudenza conseguita cum laude e plauso della commissione nell’Università degli Studi di Bar...
chi è Franco Sicuro ?Dottorando di ricerca in diritto costituzionale comparato presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"; Master di II livello in Istituzioni parlamentari "Mario Galizia" per consulenti d'Assemblea presso Università Sapienza di Roma; Già consulente presso l'Ufficio ...
chi è Piercarlo Melchiorre ?Il Comitato Scientifico di Formazione Cammino Diritto è composto da professori universitari, magistrati, notai, avvocati e dirigenti pubblici di consolidata preparazione ed esperienza, capaci di accompagnare gli iscritti ai Corsi online in un percorso innovativo ed unico nel panorama nazionale. Il coinvolgimento di num...
chi è Formazione Cammino Diritto ?In qualità di Direttore, ad oggi, è responsabile delle attività di sviluppo software e gestione del portale Cammino Diritto e Formazione FCD. Si occupa, inoltre, del controllo del centro dati, della ServerFarm e la verifica delle funzionalità per le attività di pubblicazione degli articoli i...
chi è Raffaele Giaquinto ?Dipartimenti e settori d'interesse dai corsi ai concorsi
Concorsi pubblici ed esami.